Uno dei dolci delle feste natalizie in Veneto è la Fregolotta.
E’ un dolce tipico della marca trevigiana, presente anche in altre regioni del Nord con altri nomi altrettanto suggestivi, come la “Sbrisolona” di Mantova o la “Rosegota“. L’ingrediente principale di questa torta è tipicamente mediterraneo, ed è la mandorla, un frutto carico di significati simbolici, ovvero la luce, la rinascita.

La fregolotta, dolce dagli ingredienti poveri
In Veneto l’origine dei dolci è spesso legata a ricorrenze festive e religiose. Alcuni sono nati nelle tavole più benestanti, che disponevano di ingredienti più costosi e pregiati, nelle quali, ad esempio, è nato il Pandoro, altre in tavole più povere. La vera tradizione della cucina veneta è fatta di ingredienti poveri e comuni, dolci nati nelle campagne, fortemente legati ai prodotti che la terra offriva.
Quindi, nella tavola delle feste “dei più” si trovavano prevalentemente dolci secchi, accompagnati da un bicchiere di grappa o, in altre speciali occasioni, da una semplice crema. Come ad esempio questa torta, le cui prime annotazioni risalgono al ‘500.
Originariamente realizzata solo con farina di mais, lo strutto al posto del burro, e le più economiche nocciole al posto delle mandorle.
La fregolotta è caratterizzata da una inconfondibile friabilità, e la tradizione vuole che venga portata a tavola intera e rotta con un cucchiaio o spaccandola con le mani (anche perché non si riuscirebbe a tagliare in maniera regolare!). Il suo nome deriva dalla parola dialettale “fregola”, “sbrisa”, “rosegar”, a ricordare il suo aspetto “rosicchiato”, “sbriciolato”.
I pezzi di torta, le fregole, vengono poi gustati “pociandoli” in un bicchierino di grappa o di buon passito o moscato veneto.
Fregolotta per tutte le occasioni
E’ un dolce che io amo molto, e che trovo veramente irresistibile. Una fregola tira l’altra!!
L’idea a miniporzione me l’ha suggerita la mia amica Cristina del blog Galline Padovane, con cui ho condiviso la bellissima esperienza (nonché vittoria) al concorso di Inalpi #sarannofamosiconInalpi, dove questo dolce é stata la sua proposta.
La fregolotta comunque nasce come una grande torta da rompere con le mani una volta a tavola. Oppure valutata anche queste mini fregolotte che si possono prestare a situazioni differenti, come un buffet o da legare con un nastrino e regalare ai vostri amici: potrebbe benissimo diventare un dolce dono da fare durante le feste.
La torta fregolotta
Ingredienti
- 250 g mandorle
- 200 g farina di mais fioretto
- 200 g farina tipo 0 o di riso
- 200 g burro morbido
- 180+ 30 g zucchero semolato
- 2 tuorli d’uovo
- qb buccia di limone bio
Istruzioni
- Fate bollire l'acqua in un pentolino e sbollentate per un minuto metà delle mandorle. Scolatele e spellate. Fatele asciugare bene (potete mettere in una teglia in forno caldo per qualche minuto).
- Tritare grossolanamente le mandorle sbucciate e quelle con la pelle e, se volete, tenetene qualcuna intera per decorare la torta.
- Mescolate con le mani, molto velocemente, le farine, con il burro, le mandorle e la scorza di limone grattugiata.
- Unite lo zucchero e i tuorli leggermente sbattuti. Mescolate il tutto: dovete tenere un impasto granuloso, a grosse briciole.
- Imburrate una teglia o degli stampini per mini tortine e mettetevi l’impasto senza schiacciarlo troppo, con uno spessore di 1,5/2 centimetri.
- Spolverizzate le tortine con un po' di zucchero semolato e potete decorarle con le mandorle intere messe da parte, schiacciandole bene nell'impasto.
- Infornate a 180°C, forno ventilato, per circa 25′-35′ (dipenderà dalla dimensione delle vostre tortine).
- Fate raffreddare, sformate e servitele, o regalatele!Potete anche congelarle per averne sempre un pezzo a disposizione, da offrire dopo una cena improvvisata o da accompagnare con un caffè.
La storia
Sembra che la paternità della “Fregolotta”, come dicevo prima dolce molto simile alla mantovana “sbrisolona”, appartenga alla Trattoria “Zizzola” di Salvarosa di Castelfranco (Treviso) e che sia stato Giuseppe Maffioli a scrivere la storia di questo dolce.
“Angelo Zizzola – raccontava Maffioli – arrivò a Salvarosa (in comune di Castelfranco Veneto) nel 1924 e vi aprì un forno “pompeiano”, come dire “a legna”, venendo da Piombino Dese (Padova) per fare il pane per la gente del paese, e gestire insieme anche una trattoria, che gli dette molta soddisfazione, per via di un apprezzato “mangiar genuino” cotto da lui stesso e da una sua sorella nubile: zia Evelina.”
Sembrerebbe che zia Evelina, precedentemente cuoca presso una nobile famiglia con villa nel Terraglio (la strada statale che da Mestre arriva a Treviso), avesse ricevuto da una amica la ricetta di una gradevolissima torta, o meglio “crostata”, detta “fregolotta”. La “fregolotta” era inizialmente confezionata per i clienti della trattoria, ma visto il successo iniziarono la vendita al minuto, di questo dolce cotto forno a legna. La richiesta divenne tale che fu necessario creare un piccolo laboratorio e la “fregolotta”, che aveva tra i suoi fans i raffinati del “Toulà” di Alfredo Beltrame, divenne il dolce veneto più popolare e diffuso dopo il Pandoro.
L’Italia nel piatto
Questa è la mia proposta per “L’Italia nel piatto” per questo mese, il cui tema è, “Natale: doni di gusto”. Se siete curiosi di vedere le altre specialità regionali da poter dotare, a qui di seguito trovate tutti i link.
Questo mese diamo il benvenuto nel nostro bellissimo progetto a tre nuove amiche Gilda del blog “Donne pasticcione” che rappresenta il Molise, Antonella del blog “La lucana in cucina” per la Basilicata, e Gabriella autrice del blog “Zucchero and cannella” per il Friuli Venezia Giulia…. e ora ci siamo tutti! L’Italia nel piatto è fatta!
14 comments
Troppo belle e troppo buone! Un bacio Elisa e tantissimi auguri 🙂
Buone buone buone!
Auguri anche a te!
E’ un dolce che non conoscevo, tanto che dal titolo mi aspettavo una preparazione salata… Comunque leggendo gli ingredienti questi dolcetti devono essere proprio buoni. E segno anche questi. Grazie e buona domenica.
Veramente la pensavi salata? No, dolce dolce! Provala, ti conquisterà nella sua semplicità!!!
non conoscevo questo dolce, ma assomiglia molto alla sbrisolona lombarda e quindi non può assolutamente non piacermi, aziiiiii…meraviglioso!!!
Assolutamente simile! Se piace la sbrisolona, la fregolotta non ti deluderà!
Ciao Simona!
Elisa
La conosco perché in Trentino si chiama Torta de’ fregoloti e mi sembra sia molto simile. la Sbrisolona mantovana è la mia preferita ma anche questa è davvero ottima.
bravissima come sempre Elisa
Penso anch’io che sia molto simile a quella trentina….dal nome!
Grazie
Mi piace la sbrisolona e quindi anche questo. C’è lo zucchero che non posso ma un biscottino una tantum ci va… segnato tutto troppo buoni. Buona giornata e settimna un bacione.
Si, dai, un biscottino, una fregola ogni tanto si può!
Ciao
Elisa
Bellissima la storia di questo dolce e quando ci sono dei biscotti da pucciare nella grappa o in un buon vino io ci sono sempre! Mi segno la ricetta! Baci
e fai bene!!!
grazie
elisa
E’ un dolce che non conosco ma sono sicura mi farebbe impazzire! Sempre bellissime ricette, complimenti Elisa!
dovresti conoscere la sbrisolona.. è molto molto simile!!
prova!