ll mandorlato veneto è un tradizionale dolce del periodo natalizio, croccante e goloso, che non manca mai nella nostra tavola di Natale, noto sin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia.
Si tratta di un particolare composto di mandorle, miele, albume e zucchero che si trasformano in qualcosa di veramente unico e irresistibile.
Un piacere offrirlo durante il periodo di Natale (ma anche per tutto l’anno!!) e può essere anche un’idea super golosa, e originale se preparato da voi, anche da regale, da mettere nel vostro cesto di leccornie natalizie.
Questo è proprio il tema del mese di dicembre di L’Italia nel piatto “Il cesto di Natale“, preparazioni fatte in casa da regalare. Alla fine dell’articolo troverete, quindi, tantissime altre idee e suggerimenti, uno per ogni rappresentante di regione d’Italia, che potrete sfruttare per i vostri pensieri home made di Natale.
Il mandorlato veneto nasce a Cologna Veneta
Cologna Veneta è un piccolo comune situato nella bassa pianura veronese, conosciuto ormai in tutto mondo proprio per il mandorlato.
E’ il particolare processo di lavorazione del mandorlato di Cologna Veneta che fa sì che questo mandorlato sia differente da quello di altre località.
La differenza sembra essere, in particolare, per una precisa sequenza di inserimento e miscelazione degli ingredienti nell’impasto e per essere tradizionalmente mescolato a mano, nonostante negli ultimi anni si stia procedendo, anche per questa specialità, ad una produzione industriale più moderna.
Il risultato è un prodotto dal sapore sublime e consistenza particolarissima.
Il mandorlato non è da confondersi con il torrone, che ha all’interno anche altri tipi di frutta secca e può essere morbido o duro, mentre il mandorlato è solo di mandorle e non è morbido.
Il mandorlato veneto si prepara tra settembre e dicembre con le mandorle fresche di raccolto.
L’8 dicembre, il giorno dell’Immacolata, si svolge, proprio nel comune scaligero di Cologna Veneta, la tradizionale Festa del Mandorlato di Cologna Veneta.
La lunga storia del mandorlato veneto
Del mandorlato se ne hanno riferimenti a partire dal 1500 a Venezia e a Vicenza, per essere poi sempre più diffuso nel Settecento, ma solo alla fine dell’Ottocento diventa famoso anche fuori dal territorio veneto.
Nel Cinquecento c’erano altri doni consuetudinari: la focaccia del giorno di Pasqua, il Mandorlato e la mostarda di Natale, i marroni e la cotognata del giorno di S. Martino.
Alvise Zorzi, scrittore e studioso veneziano del ‘900 nel suo libro “La vita quotidiana a Venezia nel secolo di Tiziano”
La ricetta sembra sia stata elaborata dallo speziale di una farmacia veronese, Antonio Finco, attorno al 1840, che ebbe l’idea di amalgamare insieme quello che gli antichi chiamavano il cibo degli dei, cioè il miele, con albume e mandorle.
A questi ingredienti semplici ma preziosi si aggiunse la tecnica, la creatività e la pazienza dell’inventore.
Ma fu Italo Marani nel 1852 ad iniziare la produzione del mandorlato perfezionando l’originale ricetta di Finco. Marani iniziò a vendere il mandorlato nella sua farmacia, ma ben presto dovette aumentare la produzione per accontentare le numerose richieste, dopo la pubblicazione di un articolo che ne lodava la bontà.
Pare che anche papa Pio X assaggiò il mandorlato veneto e ne fu molto sodisfatto.
Agli inizi degli anni ‘60 iniziarono a nascere delle piccole attività artigianali dedicate alla produzione di questa specialità, nel periodo natalizio. Poi dagli anni ’90 la produzione ha iniziato ad essere continuativa per tutto l’anno.
E’ senza dubbio uno dei dolci di rifermento del Natale nelle tavole venete.


Il mandorlato veneto, ecco come si fa
Il mandorlato veneto non è complicato da preparare a casa, ci vuole solo un po’ di pazienza. Gli ingredienti sono solo 4:
- mandorle
- zucchero
- miele
- ostie
Il colore è bianco, la consistenza dev’essere croccante, ma ottimo anche da mettere in bocca e far sciogliere lentamente. Una volta che il guscio più duro di zucchero e albume si scioglie, restano le mandorle leggermente tostate da sgranocchiare.
Ecco quindi la ricetta per preparalo a casa, per offrirlo ai vostri ospiti durante le feste, ma anche come dolce pensiero da regalare.
Mandorlato veneto
Ingredienti
- 500 g mandorle pelate
- 250 g miele millefiori
- 1 albume
- 1 pizzico cannella
- 1 pizzico sale
- qb cialde bianche, ostie (non obbligatorie)
Istruzioni
- Versate il miele in una casseruola e fate sciogliere* a bagnomaria, per circa 30 minuti, a fuoco basso, facendo attenzione che il miele non si attacchi.Lasciare poi intiepidire fuori del fuoco per circa 30 minuti.
- Montate l’albume a neve ben ferma con un pizzico di sale.
- Unite lentamente e poco per volta metà dell’albume al composto di miele, che nel frattempo avremo messo nuovamente a scaldare, fino ad incorporarlo, facendo attenzione a non smontarlo.
- Mescolate in questo modo per altri 30 minuti poi fare riposare per altri 30 minuti lontano dal fuoco.
- Intanto tostate le mandorle in forno a 120°C per alcuni minuti. Le mandorle non devono imbrunire, ma solo tostare leggermente ed asciugare.
- Riportate il miele sul fuoco nuovamente ed aggiungete piano piano il restante albume, sempre con delicatezza (ora sarà più facile).
- Aggiungete un pizzico di cannella, che darà l’aroma caratteristico al mandorlato, e le mandorle leggerete tostate. Mescolare per alcuni minuti: le mandorle dovranno inglobarsi per bene al composto di miele ed albumi. Ottenuto un composto omogeneo lasciare riposare 10/15 minuti.
- Adagiate le cialde** in una teglia, poi versate il mandorlato che non sarà ancora indurito, ma malleabile.Se non avete le cialde versate il composto su della carta forno.
- Lasciate raffreddare e solidificare velocemente il mandorlato in frigorifero.
- Tagliate il mandorlato solidificato in pezzi di dimensioni che preferite e conservatelo con carta lucida per alimenti in frigo.
Note
Un dono prezioso e ricco di simbologia
ll mandorlato evoca tantissime simbologie legate ai suoi ingredienti principali: miele e mandorle.
Il miele è da sempre sinonimo di dolcezza, ma anche il nutrimento per eccellenza dei saggi e dei filosofi: si racconta che Pitagora si nutrisse solo di miele.
Gli antichi romani per festeggiare il solstizio d’inverno erano soliti scambiarsi miele, datteri e fichi secondo un rito il cui significato augurale è, come scrive Orazio: “l’anno qual cominciò sia dolce”.
Il mandorlo, invece, nella tradizione ebraica è simbolo di vita, il primo albero che fiorisce all’arrivo della primavera.
Regalare il mandorlato è un, quindi, un gesto con il quale si auspica serenità e sapienza per l’anno nuovo.
Preparatelo e tagliatelo a pezzettini da mettere poi in un sacchettino per alimenti o in una bella scatoletta di latta.
Oppure fate delle mono porzioni, dei bocconi di mandorlato utilizzando delle mini cialde: potete metterle solo sotto, come tradizione, in modo da lasciare in vista il mosaico di mandorle oppure realizzare una sorta di “panino” con il mandorlato tra le due cialde, per un dolce boccone.
L’Italia nel Piatto
“Il cesto di Natale” è il tema della rubrica de L’Italia nel Piatto per questo mese. Ecco le altre ricette delle Regioni d’Italia.

Liguria: andolcini e mescolanza (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: (blog: Soffici blog)
Trentino Alto Adige: Pomodori piccoli e cipolle in agrodolce (blog: Profumi e colori)
Lombardia: Preparato per torta Sbrisolona in vasetto (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: (Blog: La gallina vintage)
Emilia Romagna: La mostarda bolognese (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Pinolate umbre – Biscotti di Natale (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Biscotti tagliati abruzzesi, con zafferano e cioccolato (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: Copate senesi bianche e nere (blog: Acquacotta e fantasia)
Marche: Composta di mele rosa dei Sibillini (blog: Forchetta e Pennello)
Molise: Pepatelli molisani (blog: Tartetatina)
Lazio: Le nociate di Natale (blog: Meri in cucina)
Puglia: Mandorle atterrate (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Susamielli Napoletani (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: Biscotti tipici lucani di Natale (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Susumelle (blog: Dolcemente inventando)
Sardegna: Golose e casucheddi (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Scorze d’arancia candite (blog: Profumi di Sicilia)
14 comments
Non conoscevo il mandorlato veneto. La trovo una splendida idea regalo, soprattutto nella versione che hai realizzato tu, le ostie rotonde rendono queste monoporzioni davvero eleganti.
Se non lo conosci lo devi assolutamente provare! “mandorlato di Cologna Veneta” o provi a farlo tu, ora hai la ricetta! 🙂
Elisa
davvero deliziose queste ostie di mandorlato veneto, non lo conoscevo, qui abbiamo vicino Cremona che ci offre i suoi torroni…. un abbraccio e buone feste!
Ci sono anche dei torroni ottimi, assolutamente!
ma il mandorlato… eh.. sono un po’ do parte! 😉
ciao,
elisa
Un dolce davvero delizioso! Ciao Eli, buon Natale 🙂
ciao!
grazie,
elisa
Mamma mia che golosità, di questi potrei mangiarne a chili! Un abbraccio
E’ irresistibile, concordo!!
ciao,
elisa
Che buono il mandorlato e fatto in casa ha un gusto in più, quasi quasi quest’anno faccio il tuo
Grazie per averlo proposta
Ciao e auguri Manu
Prova, è una bontà!
elisa
Mia madre andava matta per il mandorlato. Queste belle foto mi hanno rammentato dolci ricordi. Anche il tuo racconto mi è piaciuto, è bello che un dolce sia così di buon auspicio. Buon Natale cara Elisa!
Tua mamma era una vera intenditrice!!
grazie,
elisa
Ma che bontà, ci vuole pazienza, ma ne vale la pena.
Un abbraccio
e’ una delizia!!!