Era l’anno dei Mondiali, quelli che tutti ricordiamo, e ogni volta che ci sentivano parlare in italiano, o vedevano la targa dell’auto, ci gridavano “Pablito, Pablito Rossi!!! Campioni del mundo”…. e che orgogliosa che ero!
Ho avuto la fortuna di girare tanto fin da piccola, con i miei, ogni estate, un mese in giro per l’Europa, prima con la tenda, poi con la roulotte.
Quel viaggio in Spagna è la primo di cui conservo veramente tanti ricordi, non di tutte la tappe, purtroppo, ma di molte sì.
Come delle cartoline, delle istantanee ben fissate nei cassettini dei ricordi, i ricordi di una bambina.
Barcellona, ricordo quella chiesa immensa incompiuta che mi sembrava fatta con la sabbia bagnata, come io facevo i castelli in spiaggia, per poi trovarmi a studiarla molti anni più tardi, tra le grandi opere di Guadì; e poi in volo, sospesa su un piccolo aereo giallo, al parco dei divertimenti sulle colline Tibidabo.
Quelle conchiglie grossissime che ci battevano suoi piedi, sulla spiaggia di Gibilterra, battuta dalle onde e dal vento dello stretto.
Di Madrid lo spettacolo delle fontane colorate e i coltelli e le spade di Toledo.
Granada, la spettacolare Alhambra, con quei giardini, fontane e, soprattutto, le decorazioni arabeggianti delle costruzioni che mi sembravano dei pizzi di pietra.
E poi… Siviglia… la città che mi è rimasta più nel cuore; ogni volta che sono tornata, o passata, per la Spagna ho sempre voluto ritornarci.
Di Siviglia ricordo il caldo torrido, che ci faceva muovere solo nel tardo pomeriggio… ma poi lo spettacolare Barrio di Santa Cruz, con queste case di calce bianca e cascate di buganvillee rosse, fucsia, rosa… i musicisti e le ballerine di flamenco lungo la strada…. la bellissima e, ai miei occhi di bambina, enorme piazza de Espana…. il toro alla corrida che non ne voleva sapere di “dar spettacolo” e venne fatto gentilmente uscire dall’Arena da decine e decine di mucche….
E proprio a Siviglia mangiai la mia prima Paella.
La Spagna, il bel paese del vino e delle canzoni.
Un piatto sì della tradizione spagnola, ma che, ovviamente benissimo si adatta ai prodotti della nostra terra… e mare!
Non è un piatto difficile di per sé, lungo da preparare perché richiede molto tempo per la preparazione e pulizia di tutti gli ingredienti, frutti di mare, verdure…
La Paella
Ingredienti
- 320 gr di riso Baldo o meglio bomba
- 1 petto di pollo
- 1 peperone rosso
- 1 peperone verde
- 200 g di piselli fini (anche congelati)
- 4 pomodori ramati
- 1 manciata di fagiolini
- 1 kg di cozze
- 6 scampi
- 400 g di calamari a pezzetti
- 400 g di code di mazzancolle o gamberoni
- 2 bustine di zafferano
- 1 spicchio di aglio
- 1 cipolla
- prezzemolo
- 600 ml brodo vegetale
- vino bianco secco
- olio EVO
- limone
Istruzioni
- Lava le verdure; taglia a fettine i peperoni, a pezzi di circa 4 centimetri i fagiolini, a cubetti i pomodori. Tieni le verdure separate.
- Pulisci bene le cozze e falle solo aprire, senza cuocerle troppo, in un tegame, o anche già nella paellera, con mezzo bicchiere di vino bianco e un cucchiaio di olio di oliva extravergine. Togli il mollusco dai gusci e lasciane alcuni con mezza valva; filtra il sughetto.
- Taglia a pezzetti il petto di pollo e falli rosolare con 3 cucchiai di olio e un pizzico di sale. Poi mettili da parte su un piatto.
- Prendi la paellera e fai rosolare la cipolla e l'aglio tritati. Unisci i pomodori a cubetti (io li lascio con la buccia), unisci i piselli, i fagiolini a pezzi, le code di mazzancolle. Fai cucinare 5 minuti, poi unisci il prezzemolo.
- Unisci le cozze, i peperoni a fettine, il pollo e i calamari a pezzetti. Regola di sale e pepe.
- Ora cospargi su tutta la paellera il riso.
- Profuma con il succo di 1/2 limone e bagna con un po' di succo filtrato delle cozze. Unisci 4 mestoli di brodo bollente e cuoci a fuoco medio.
- La Paella, a differenza di un classico risotto, va lasciata cucinare senza mescolare!
- A metà cottura metti lo zafferano, che avrai sciolto in un goccio di acqua.
- Quando il riso sarà pronto, fai riposare 5 minuti prima di servire.
- Completa con zeste di limone fresco.
Per me la paella deve essere bella ricca, di tutto!
La difficoltà sta solo nella cottura. Quando il riso è cotto, la paella deve essere della giusta “consistenza”, né troppo secca, né brodosa.
Il riso perfetto sarebbe la varietà Bomba, un riso spagnolo, perfetto per la paella.
16 comments
Ciao Elisa! io adoro la paella e l'ho appena gustata anche a Valencia,la classica valenciana.. anche se preferisco la "mia" versione come te mista
Ma tu la mescoli come un risotto? perché io ho letto che una volta aggiunto il brodo al riso (o il riso al brodo!) va lasciata fermissima finche non si forma la crosticina in superficie e il riso alla fine risulta piuttosto asciutto..io faccio cos”.. e un'altra cosa,il riso uso il parboiled!! un bacio
assolutamente non va mescolata la paella!!
e giusto come dici… anzi ora lo specifico nel post!
l'ho dato per scontata, ma scontata non é!
io preferisco al paella con un riso da "risotto"…
ciao
elisa
Di buona lavorazione e di qualit‡ nel risultato, ottima paella.
Grazie mille Lorenzo!
ciao
elisa
ciao Elisa!!! e dopo la bellissima giornata di ieri passata in compagnia scopro che la nostra prima volta in Spagna è stata per entrambe nel 1982 e che entrambe abbiamo gustato la nostra prima paella!!!! solo che io ero decisamente più grande di te, gi‡ sposata, e mi trovavo a Gran Canaria dove appunto ho conosciuto questo meraviglioso risotto e visto più volte fare direttamente dallo chef dell'albergo dove alloggiavamo in una maxi paellera nel giardino a bordo piscina! che bei ricordi mi hai risvegliato!
Praticamente la paella che ho imparato anch'io poi a cucinare era più o meno come la prepari tu, ricca di frutti di mare ma anche con carne e verdure! Eppoi come non ricordare la fantastica Barcellona e la surreale cattedrale sempre incompiuta di quel genio di Gaud”, in fondo anche lui la progettò giocando con la sabbia e le catenelle….pure io uso il carnaroli o il roma, variet‡ che preferisco in assoluto.
Grazie di questi meravigliosi scatti, mi sembra di poterla mangiare !
baci
Grazie Rita!!!
son felice di averti fatto ricordare una bella vacanza!
a presto cara!
elisa
Ho vissuto 6 mesi a Madrid e girato la Spagna in lungo e in largo….la Paella è semplicemente un piatto adorabile!!
sono d'accortissimo con te!
ciao
Non mangio la paella da tantissimo tempo e non la preparo da ancora più tempo. Ricordo che l'unica volta che l'ho preparata è stato quando ancora non avevo il blog, ma scrivevo su un forum di cucina. Poi in un viaggio a Valencia ho comprato la paellera e non l'ho mai utilizzata. Sarò stupida?
Vabbé mi consolo gustandomi con gli occhi la tua
avrei un altro suggerimento… consolati facendola!!!!
ciao
grazie!!!
elisa
Spettacolo Elisa!!!! Amo da impazzire sia la Spagna che la paella!!!
Hai fatto un piatto meraviglioso, e mi slavo pure la tua ricetta!!!
Bravissima, le foto sono davvero belle, mi sembra di poter allungare la mano e potermene prendere una cucchiaiata!!!
Baci!!! Roby
grazie Roberta!!!
fammi sapere che ne pensi!
e magari una volta la cuciniamo insieme!!!
ciao
elisa
elisa….che colori….hai portato la tua passione per la spagna qua!!! da noi….grazie!!!
ehi, grazie!!!
ola!!!!!
elisa
Una bella coincidenza Ely, io sono nata nel 1982 e adoro la Spagna, sono stata solo a Barcellona, ma spero di andare a Madrid il prima possibile perché è sempre stato uno dei miei pallini. La paella sono sincera io non l'ho mai preparata, ma quando c'é e so che è fatta bene ne faccio una bella scorpacciata, la tua è sicuramente ottima e fatta a regola d'arte. Complimenti per le foto sempre meravigliose e grazie tanto per la tua partecipazione al mio contest! in bocca al lupo
Grazie Maddalena!
ti consiglio di provarla!!
magari una serata con qualche amico, vedrai… farai un figurone!
ciao
elisa