Dico piadina e penso ai weekend al mare in Romagna!
La scusa era quella di andare a trovare i suoceri che sistematicamente, da sempre, trascorrono lì le loro vacanze. Per mio marito era un modo per tornare nei luoghi dove aveva passato più di vent’anni delle sue estate, il piacere di ritrovare il bagnino Peppino, suo figlio, compagno di lunghe sfide a ping pong.
(English recipe here)
Per me…
lunghe passeggiate sul bagnasciuga super affollato facendo slalom tra i banchetti dei “vu cumprà”…
la spiaggia gremita di ombrelloni appiccicati e tutti che ascoltano i discorsi di tutti…
radio-spiaggia che continua a sparare musica e appuntamenti per le serate tanto da non riuscire a leggere una pagina di libro…
un mare che proprio azzurro non é…
Beh, ecco tutte cose a cui si può fare anche a meno, direte voi!!! Certo, ma in realtà ci sono sempre andata volentieri!! Eccome!!!!
Oltre al piacere di un weekend fuori casa, di stare in spiaggia fino a tardi, quando si svuota, (visto che vanno tutti a prepararsi per la cena alla pensione completa), al piacevolissimo aperitivo sulla sabbia, allo struscio del sabato sera per viale II giugno e poi la piadina!
Io la giro, e le attizzo con le molle il fuoco sotto, finché stride invasa dal color mite e si rigonfia in bolle; e l’odor di pane empie la casa…. (…)
Giovanni Pascoli, La piada, dai “i nuovi poemetti”
A pranzo, in spiaggia, nonostante il gran caldo.
E poi quella della domenica sera, prima di partire per tornare a casa, al baracchino della piadina romagnola, quello a righe bianche e rosse.
Con la piada in mano, seduti sulle seggiole bianche di plastiche. Ma che buona…
Io vado sempre sul classico! La mia preferita? Squacquerone, rucola e prosciutto crudo!!!!
Le origini della piadina
La piadina romagnola è conosciuta e amata in tutto il mondo, è la sfoglia che accontenta sempre tutti.
Giovanni Pascoli chiamava il “pane rude di Roma” questa schiacciata di farina di cereali azzima, condita con strutto di maiale, cotta su una lastra di pietra refrattaria o di coccio, il cosiddetto testo.
Piada, pieda, pida, pié, si chiama dai romagnoli la spianata di grano o di granoturco o mista, che è il cibo della povera gente; e si intride senza lievito; e si cuoce in una teglia di argilla, che si chiama testo, sopra il focolare, che si chiama arola…
Giovanni Pascoli, La piada, dai “i nuovi poemetti”
Le sue origini sono antichissime, risalgono agli Etruschi, che usavano una pastella con i cereali; poi venne tramandata agli antichi Romani, che la servivano negli ambienti più raffinati.
Sopravvisse al medioevo, ma ebbe un declino nel Rinascimento, a causa delle nuove tendenze culinarie. Il rilancio avvenne nel ‘900, grazie anche all’introduzione della farina di mais che, insieme a quella di grano tenero, rendeva l’impasto più economico.
Negli anni ’40-’50 il boom!
Inizia a conquistare i turisti della Romagna che si recavano al mare, proprio con quei chioschetti che attirano anche me, oggi, e che a poco prezzo offrivano una fragrante bontà preparata dalle mani di madre e figlia, fatte con la loro ricetta di famiglia.
E così, visto che quest’anno altri programmi ci faranno saltare il weekend romagnolo, alla piadina non voglio rinunciare e così me la son preparata io!
E ho avuto, anche, l’occasione di utilizzare il mio “pressa-tortillas” preso in Messico!!!
La Piadina romagnola
Ingredienti
- 500 g di farina 00
- 125 g di acqua
- 125 g di latte parzialmente scremato fresco
- 100 g di strutto
- 15 g di lievito per torte salate (va bene anche quello per dolci)
- 10 g di sale fine
- 1 pizzico di bicarbonato di sodio
Istruzioni
Prima fase, l'impasto:
- Fai scaldare al microonde il latte e l’acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi.
- Lascia ammorbidire lo strutto mezz'ora circa fuori dal frigorifero.
- Su una spianatoia disponi la farina e fai un buco al centro con la mano. All'interno metti lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiaccialo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungi l'acqua e il latte. La consistenza, inizialmente, potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al piano ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po' dura (io ho impastato con la planetaria e viene benissimo: metti tutti gli ingredienti assieme e lavorali con il gancio impastatore per 7/8 minuti fin quando il composto risulterà omogeneo).
Seconda fase, il riposo:
- Metti l'impasto in una ciotola e coprilo con la pellicola per alimenti. La ricetta sarà speciale se la lascia riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo puoi lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell'uso. Se, invece,hai deciso di fare la piadina all'ultimo momento, non ti preoccupare, fai riposare comunque almeno 1-2 ore l'impasto. Però di consiglio di provare, prima o poi, con il riposo lungo, sentirai la differenza.
Terza fase, la cottura:
- La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividila in 6 pezzi da 140 grammi circa e forma delle palline; lasciale riposare almeno mezz'ora.
- Infarina appena il piano e disponici una pallina d'impasto; schiacciala con la punta delle dita, stendi la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
- Scaldate il testo o l'apposita teglia di terracotta, su un fornello a doppia fiamma, con sotto uno spargifiamma. Se non hai nessuna di queste teglie utilizzate una padella antiaderente piuttosto larga. La temperatura non dovrà essere troppo alta altrimenti la piadina si brucia fuori e rimane cruda all'interno, ma nemmeno troppo bassa. Puoi fare una prova con un piccolo pezzetto di pasta per regolare la giusta temperatura.
- Cuoci pochi minuti per lato, controlla sempre alzando la piadina con una paletta.Disponi le piadine una sull'altra in modo che rimangano calde mentre le cucini.
Piadina con prosciutto crudo, crema di formaggi al pesto, pomodori confit
Ingredienti
- 6 piadine
- 12 fette Prosciutto di Parma
- 300 g di crema di formaggio al pesto *
- 2 mazzetti di rucola
- qwb pomodorini confit**
* Per la crema di formaggio al pesto:
- 150 g robiola
- 150 g caprino fresco spalmabile
- 1 spicchio aglio (facoltativo)
- qb pinoli tostati
- qb basilico
- qb olio extra vergine di oliva
Istruzioni
Per la crema di formaggi al pesto:
- Prepara un pesto con il basilico, un pezzettino di spicchio d’aglio tritato e i pinoli tostati. Amalgama bene il pesto ai formaggi e unisci un po’ di olio di oliva.
Preparazione piadina:
- Stendi la crema di formaggi su una metà delle piadine, aggiungi pomodorini confit, un paio di fette di prosciutto crudo di Parma e rucola a piacere.
- Ripiega sopra l’altra metà della piadina e servi calda.
Note


36 comments
Allora cara Elisa, mi stai dicendo che mi tocca andare in Messico perché l” vendono il pressa-tortillas?! E' cos”?! Come posso cavarmela senza?!
😀
Bellissima proposta, quei pomodorini confit mi ispirano tantissimo!
esatto!!! io l'ho presa in baja california!!! consiglio vivamente!!!!
vabbé con un matterello si fa lo stesso, ma vuoi mettere!!??
pensa che io, pur di usarlo, prima ho pressato e poi ho usato pure matterello per fare un po' più grandi!! 😉
ciaoooop
Hai detto proprio bene, buonissima questa piadina, grazie della ricetta!!
a te di passare sempre di qui!!!
ciao
elis
Elisa le tue ricette sono sempre meravigliose!
Questa piadina è spettacolare, e ora voglio anch'io l'aggeggio per schiacciarla!
Provo sicuramente a farla, ma domani, non ho strutto in casa.
Grazie anche a TIziana per la ricetta.
buona giornata
Sara
la ricetta di Tiziana è veramente favolosa!!
l'aggeggio è interessante… soprattutto il viaggio per andarlo a comprare!!! 😉
grazie Sara!!
ciao
Ora non so se lo sai ma adesso andremo tutte alla ricerca di questa fantastica piastra per tortillas, hai creato un mood props secondo me 😉 Le estati cos” è vero, sembrano niente di che e invece sono bellissime, chiss‡ come mai. Una piada favolosa
ahahhaha, un mood-props!!!
e no.. non ci avevo mica pensato!!!!
caspita, se venivi a Vicenza te lo facevo provare!!!!
ciao cara!!
Wow come te la invidio la piastra schiaccia-tortillas!!!!! La voglio pure io :)))
La tua piadina è strepitosa! Mi appunto tutti gli ingredienti per il prossimo piada-day a casa mia 😀
Ciao!!!!!!
bella vero??? ahaah!
felice che ti sia "piaciuta" anche la piadina!!!! devi passare alla prova assaggio!
a presto
Elisa che meraviglia, posso invitarmi a cena, che voglia di piada, di mare, di sole,di vacanza… un bacio Miria
ma volentieri Miria!!!
ciao
quella crema di formaggi al pesto …beh credo me la sognerò anche di giorno, perché di notte è sicuro ahahah, ciao Flavia
sai che buona!!???!!
provala!!
ciao
brva brava e ancora brava tesoro!!! stupenda atmosfera e stupenda piadina…MI HA COMMOSSA ahahahahahahaa ma è na roba bella eh!!!
ahahhaha… non è una cosa brutta allora!!
grazieeeeee
<3
…fantastica questa piadina!!! Ci sono le foto che dicono "mangiami mangiami" 🙂 bravissima Elisa.
Baciuzzi Carmen
grazie mille Carmen!!
ciao
elisa
Eli se ci venite anche quest'anno fammi un fischio che io abito a mezz'ora di Mi.Ma!!! ;-)))
Dai!!??
quest'anno non so se ce la facciamo… magari all'ultimo momento!!!
ti faccio sapere sicuramente!!!
ciao
La riviera romagnola mi son resa conto ha davvero un gran fascino, un classico estivo!! La piada rucola squacquerone e crudo è l'altro classico che non manca mai in nessun chioso, tu ne hai dato un'interpretazione originale e personale senza stravolgerla. Ottimi i pomodorini confit agli agrumi, io li adoro ma con limone e arancia non li ho mai provati, ottima anche la crema di formaggi!!!
Grazie mille Tiziana!
resta il fatto che mi ha fatto provare una ricetta da favola!!!
grazie
Elisa è un capolavoro. Fantastica. Mi piace.
Sei riuscita a farmi ammutolire.
Un bacione, vado a vedere la ricetta dei pomodorini che non ho ancora avuto modo..
Un abbraccio,
Ileana
Ehi Ileana….. addirittura!!!
Beh, grazie!!!!
vai vai anche dai pomodorini che sono 'na bont‡!!
ciao
Ciao Elisa, che meraviglia di post è questo?! 🙂 Io Adoro la piadina!!! E la tua sembra essere fantastica!! Foto bellissime!
Un abbraccio!
Ila
grazie mille Ila!
buona lo era sul serio… credimi!!
ciao
bellisisma ricetta pensa che ieri l'abbiamo cucinata al corso del Gambero Rosso con Silvia, ma quell'arnese è meraviglioso noi hai voglia a stendere e tirare e girala di qua… certi cibi ci trasportano in un luogo e in un tempo precisi, non c'é niente da fare, basta addentarne un morso e ci ritroviamo catapultati l‡ come fosse una macchina del tempo! In bocca al lupo cara Elisa, a presto Monica
Chiss‡ quanto vi siete divertite!!!!
Hai ragione sai… Vi sino certi sapori, certi profumi che ci restano legati ad un luogo o ad una situazione per sempre!
Grazie Monica, a presto
Lo sai cosa ci trattiene dal prepararla? Lo strutto! Ma secondo te se lo sostituissimo con il burro o olio? Ma si può fare senza questo attrezzo? Comunque la tua è golosissima 🙂
Si… Certo che si può fare senza strutto… Ma lo strutto fa la vera piadina, è inutile!!!
Mentre quell'attrezzo si può assolutamente non avere!! Basta un mattarello ed è fatta!!!
Ciao
Ti ho scoperta dal Contest Expo 2015 al quale partecipo anch'io. Volevo farti i complimenti! La tua piadina è bellissima e sicuramente anche strepitosa
Grazie mille Marilena!
Grazie di essere passata!
Ciao
Io potre” scambiare il pressa tortillas da una moka italiana. Sono messicana, stava cercando una ricetta di piadina, mi piace un sacco…mi ricordava le belle vacanze in Italia, eccola una piadina fatta con la prensa de tortillas, che bello!!
Ciao bibelula!!!!
che bello scambio di ricordi!!!
vai tranquilla con questa ricetta perché è veramente speciale!!!
fammi sapere!
ciao
elisa
Ciao, che bello questo articolo e queste foto. Complimenti davvero.
grazie mille!!!!! ciao