I Sugoli, o sughi come vengono chiamati in altre zona della Pianura Padana, sono dei budini realizzati con il mosto d’uva e si mangiano, quindi, solo nel periodo delle Vendemmia, tra settembre e ottobre.
Molti anni fa, in Veneto, ma anche nel mantovano e ferrarese, quando la vendemmia era una festa per tutta la famiglia, i sugoli venivano preparati con il mosto d’uva freschissimo derivato dal proprio vigneto. Non c’era casa in cui non ribolliva il mosto in questo periodo.
Non posso certo dire che questa dolce budino sia un ricordo dell mia infanzia… E’ la prima volta che lo preparo e la prima volta che lo assaggio.
L’occasione è il tema di questo mese del progetto L’italia nel piatto: “La frutta di settembre“. E ancora una volta ringrazio di avere queste occasioni per andare a ricercare ricette del passato, ricette della tradizione della mia regione, spesso dimenticate.
I sugoli sono, quindi, un dolce veneto, dall’irresistibile profumo d’uva, di colore viola acceso; di origine antichissima, caratteristico della storia contadina.
Il mosto si può trovare direttamente nelle cantine o nei negozi specializzati durante il periodo della vendemmia.
Se non si riesce a reperire il mosto si può anche partire dall’uva, come fanno ad esempio a Mantova: la sgranate e la fate macerare a fuoco lentissimo e poi la passate al passaverdura, per ottenerne il succo. Il succo ottenuto lo dovete poi, quindi, legare con farina e zucchero e poi far cucinare fino ad ottenere una consistenza più densa. Si può anche procedere a schiacciare l’uva a freddo con uno schiacciapatate o con le mani. Una pigiatura vera e propria.
Sugoli, budini d'uva
Ingredienti
- 1 l mosto d’uva rossa (anche bianca)
- 120 g farina bianca
- 50 g zucchero*
- 1 stecca di cannella (facoltativa)
- 3 chiodi di garofano (facoltativi)
- 1 scorza di limone (facoltativa)
Istruzioni
- Versare il mosto d'uva in una casseruola in acciaio dal fondo pesante, con glia aromi e spezie, se volete metterli, e portate a bollore per qualche minuto. Eliminate gli aromi e fate raffreddare.
- In un contenitore versare a pioggia la farina bianca setacciata e aggiungete pian piano il mosto, continuando a mescolare molto bene per evitare la formazione di grumi. Se questo dovesse succedere un mini-pimer può venirvi in soccorso oppure passate il tutto in un colino a maglie molto fini.
- Rimettete tutto sul fuoco e portate ad ebollizione, mescolando di continuo con una frusta, per evitare che il composto si attacchi sul fondo.
- Aggiungete lo zucchero regolandovi in base alla dolcezza della vostra uva. (un tipo di uva molto dolce non richiede zucchero ulteriore).
- Si formerà inizialmente una schiuma superficiale, per poi assorbirsi totalmente durante la cottura.
- Continuare la cottura a fuoco basso per circa 20 minuti, fino ad aver ottenuto la giusta consistenza: durante l’intera cottura, la pentola deve rimanere scoperta.
- Spegnete il fuoco e versare i sugoli in in uno stampo da budino oppure in tanti stampini monoporzione bagnati, e lasciare raffreddare.
- Servite in tavola a temperatura ambiente all'interno degli stampini oppure sformandoli su dei piatti.
Note
Questo dessert ha la vendemmia dentro! Colori, profumi, sapori!
La ricetta base prevede solo l’utilizzo di 3 (poveri ) ingredienti: il mosto, farina e zucchero. In un libretto dell’associazione Terranostra “Tradizione di sapori vicentini” , il mosto viene fatto ribollire con della cannella in stecca, chiodi di garofano e scorza del limone.
Altra variante alla ricetta, che si trova spesso, è l’aggiunta della farina su mosto freddo, anziché sul mosto già portato ed ebollizione.
Un tempo si conservava due-tre giorni, poi cristallizzava in superficie, ottimo segno di qualità. Qualche giorno ancora e compariva un po’ di muffetta, e secondo alcuni così era pure più buono. Con i frigoriferi riusciamo conservarlo anche un settimana.
Questa è la mia proposta per “L’Italia nel piatto” per questo mese, il cui tema è il “Frutta di settembre“. Di seguito quelle delle altre regioni, tutte da gustare!
16 comments
Sai che non li conoscevo assolutamente ^_^ mi hai tentato :))) quasi quasi ci provo :)))
Io li conoscevo ma sinceramente mai fatti e mai assaggiati prima! sono buoni e piacciono anche i bimbi!!!
ciao
ellisa
Non li conosco neanche io e non sai quanto mi tentano! Un abbraccio
da provare!!
Ricordi d’infanzia!
La mia nonna me lo preparava come merenda 🙂 Lo adoro!
Un bacio
beata!!!!!
Da noi i budini con il mosto d’uva si chiama “mostarda”, nulla a che vedere con quella che invece qui al nord si chiama cosi. Mia nonna e le mie zie lo preparavano tutti gli anni… con noci e cannella… io l’amavo dovevano nasconderlo per non farmene mangiare troppo e leggere la ricetta mi ha fatto venire un pò di nostalgia della mia infanzia e della mia terra. Grazie a presto LA
quanti bei ricordi che leggo legati a questo dolce!
grazie
elisa
Nei paesini montanari qua vicino si prepara una cosa simile, ma più liquida, tipo crema. A me piace molto, sopratutto fatta con ‘uva fragola. Carinissimo lo stampo che hai usato.
con l’uva fragola … buonissima!!!!
elisa
Ps: grazie, per gli stampi! 😉
Non conoscevo questi budini, peccato non avere più la vigna, partirò dall’uva, ma vorrei provarli, m’incuriosiscono parecchio.
Miria
parti dall’uva, fragola magari, e via!!!!
ciao
elisa
Ciao,in questi giorni ho preparato la Cugnà : una marmellata di mosto d’uva con frutta e nocciole e con il rimanente mosto ho preparato oggi i sugoli. ..l’odore è invitante..Grazie della ricetta!
brava!! spero ti siano piaciuti!
La cugnà non la conosco!!!
elisa
Ho stato navigando 4 ore di oggi, eppure non ho mai trovato alcun articolo interessante come
la tua. E’ piuttosto la pena abbastanza per me. A mio parere, se tutti i proprietari di siti
web e blogger fatto buon contenuto come avete fatto, il rete sarà molto più
utile che mai. – facebook.com/CalatorPrinRomaniaTuristica/
Grazie mille.
a presto
elisa