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Sabato sera amici a cena!
Avevo voglia di fare una cenetta di pesce.
Sono partita prendendo come spunto proprio un libro che
mi aveva regalato a Natale la mia amica ospite: Ricette di Osterie del
Veneto di Slow food Editore, un libro
molto interessante a cui dedicherò presto un post.
mi aveva regalato a Natale la mia amica ospite: Ricette di Osterie del
Veneto di Slow food Editore, un libro
molto interessante a cui dedicherò presto un post.
A questo ho aggiunto qualche ricetta trovata sul
volume del La grande cucina regionale-Veneto del Corriere della Sera.
volume del La grande cucina regionale-Veneto del Corriere della Sera.
Dicono che ne sia uscita una buona cena…. “dicono” perché io, da una
settimana, ho un gran bel raffreddore e non mi sono gustata nulla, non ho sentito
un solo sapore e non ce n’erano pochi.
settimana, ho un gran bel raffreddore e non mi sono gustata nulla, non ho sentito
un solo sapore e non ce n’erano pochi.
Non è stato facile nemmeno cucinare, senza sentire un
profumo, senza potere regolare il sale.
profumo, senza potere regolare il sale.
Mi sono fidata di qualche assaggio di mio marito.
Dovrò sicuramante riprovare tutto!
Ecco il mio menù:
Cicchetti di acciuche
Seppia essenziale in un mare di zucca
Noce di capasanta gratinata su crema di peperoni
Sformato di polenta e baccalà
Risotto di canocce e radicchio trevigiano
Insalata fresca di radicchio trevigiano, finocchi e arancia
… il dolce (ottimo) lo hanno portato loro!!!
Andiamo alle fonti e alle variazioni.
CICCHETTI DI ACCIUGHE
Ecco qui la ricetta.
A differenza di quantro scritto io non ho fatto delle palline con le olive e i capperi tritati. Esperimento già provato ma non ben riuscito perché le “palline” non stavano granché in forma.
Ho trovato delle ottime olive taggiasche snocciolate sott’olio e ho infilato all’interno dell’oliva stesso un cappero intero..
SEPPIA ESSENZIALE IN UN MARE DI ZUCCA
Trovate a questo link la ricetta.
Mi sono permessa di fare una variazione alla ricetta dello chef Riccardo De Prà.
La seppia sarebbe dovuta essere cotta al vapore…
Io ho preferito scottarla sulla piastra all’ultimo momento, con un filo d’olio…direi che era abbastanza essenziale lo stesso!
Ottima con la cremina di zucca.
NOCE DI CAPASANTA GRATINATA SU CREMA DI PEPERONI
Ci è piacito molto anche l’abbinamento proposto da chef Giancarlo Perbellini.
Ricetta seguita alla lettera.
RISOTTO DI CANOCCE E RADICCHIO DI TERVISO
Ho preso spunto dalla ricetta trovato nel libro Ricette di Osterie del
Veneto.
Veneto.
Mi aveva stuzzicato l’idea di mettere un pezzo di radice di zenzero nel brodo e una grattuggiata nel piatto.
Ho preparato un brodo con carota, cipolla, radice di zenzero, code, teste e carapaci delle conocce, dopo averle sbollenatte e svuotate, e un paio di filetti di gallinella.
La polpa delle canocce l’ho fatte poi saltare in padella con uno spicchio di aglio e un bicchiere di prosecco.
Ho tostato il riso e l’ho tirato con il brodo di pesce filtrato.
A metà cottura ho aggiunto la polpa di cannocce e a fine cottura il radicchio di treviso che avevo tagliato a listarelle e poi spadellato.
Impiattato e guarnito con una canoccia intera scottata sulla piastra e una grattata di zenzero.
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