Il far breton alle prugne è un dolce francese, della Bretagna ad essere precisi, una bellissima zona a nord-ovest della Francia che visitai tanti tanti anni fa.

La Bretagna
Fu il primo “lungo” viaggio da morosi, allora venticinquenni. Più di 5000 km in auto (io guidai per circa 80 km, mio marito me lo rinfaccia ancora!!! ahahaha), visitando tutta la costa bretone, da Carnac, tra i complessi megalitici più estesi e spettacolari al mondo, a Pont-Aven, rifugio di Paul Gauguin.
Da Quimper che conserva ancora quel fascino antico e suggestivo dato dalle vie acciottolate e contorte, a Pont du Raz la punta più a ovest di Francia.
Poi ancora Locronan, bellissimo borgo con le sue case di granito, Point de Penhir, Pointe de Dinar affacciati sull’oceano e i fari di Pointe St. Mathieu, Pointe du Petit Minor e Aber Wrac’h.
Poi il nord con le sue spiagge di sabbia bianca e le sue rocce pittoresche a Brignogan e quelle in granito rosa di Tregastel e Ploumanach. Ancora le città di Treguier, che conserva tutto il fascino di capitale vescovile, e Morlaix con la città vecchia attraversata dalle sue stradine medievali e le chiese gotiche.
E Saint-Malo che si erge orgogliosa con le sue mura che sovrastano le spiagge e il porto.
Per finire Le Mont St. Michel, al confine con la Normandia, un luogo magico per me, un’isolotto roccioso, una gran monastero, circondato da una magnifica baia, scenario delle più belle maree d’Europa.
Il far breton alle prugne
Il Far breton alle prugne è un flan di latte con prugne secche, che vi posso assicurare è molto più buono di quanto può sembrare solo leggendo. Ma veramente molto buono!
Un dolce morbido, rustico ma secondo me anche chic, ottimo se profumato al rum, come da tradizione, o al cognac come piace a me, molto simile al claufoutis, un comfort food francese che non vi lascerà indifferenti e si prepara in un batter d’occhio!

Come sempre mille le correnti di pensiero sulla cottura del far Breton alle prugne: molto lunga a bassissima a temperatura, o a temperature più alte e tempi più ragionevoli (quella che ho sposato io), chi lo preferisce alto e chi basso, ovviamente anche su questo i tempi di cottura incidono molto.
A me piace servire il far breton alle prugne tagliato a cubetti con zucchero a velo, oppure a spicchi come ho fatto questa volta. Perfetto se un po’ tiepido, ma ottimo anche freddo.

Far breton alle prugne
Ingredienti
- 500 ml di latte intero
- 150 g di farina 00 (per versione senza glutine 130 g farina di riso + 20 g amido di mais)
- 120 g di zucchero anche di canna
- 200 g di prugne secche e denocciolate
- 3 uova
- 20 g di burro preferibilmente leggermente salato
- 2 cucchiai di cognac
- 1 baccello di vaniglia
- zucchero a velo
Istruzioni
- Metti le prugne a bagno nel cognac (questa operazione la si può fare anche la sera precedente)
- Accendi il forno a 220°C.
- Fai scaldare a fuoco molto basso il latte, senza portarlo ad ebollizione, con i semi estratti dalla bacca di vaniglia.
- Aggiungi la farina setacciata, mescolando, e cucina per circa 5 minuti a fuoco basso. Si formerà una “palla”: sarà pronta quando si staccherà dalle pareti. Togli dal fuoco e lavoralo per un paio di minuti con una frusta, meglio se in una planetaria con frusta a foglia.
- In una ciotola monta le uova con lo zucchero, fino ad avere un composto spumoso e poi versalo pian piano nel composto di latte e farina.
- Mescola bene e versa tutto in uno teglia (senza cerniera) imburrata (da 20 cm). Aggiungi le prugne scolate e i fiocchetti di burro.
- Metti in forno per 10 minuti, fino a che la superficie non inizia a scurirsi, poi abbassa a 200°C e proseguì per altri 30/40 minuti la cottura. Il dolce dovrà essere morbido ma asciutto.
- Se si scurisce troppo copri con della carta stagnola negli ultimi minuti di cottura.
- Fai raffreddare: si serve direttamente dalla tortiera, tagliato a cubetti e con dello zucchero a velo.
Io preferisco creare una pastella di latte e farina, un composto simile a quello della pasta choux, a cui poi unisco le uova e zucchero. Altra variante, molto diffusa, e anche più semplice e veloce, è quella di preparare un composto con uova, zucchero e farina e unire a questo il late tiepido. Poi si procede alla stessa maniera.
Provate le due procedure e scegliete quella che fa per voi!
ciao
6 comments
che belle le tue foto della bretagna! mi fanno venir voglia di tornarci… anch’io ci sono stata, come te, durante un lungo viaggio in macchina e pensa che non ho guidato mai! dillo a tuo marito, che poteva andargli peggio 😉
adoro il clafoutis ma il far breton non l’ho mai preparato, e direi che con questo post mi hai proprio convinta a provare!
buona giornata, a presto 🙂
ahahaha! glielo dio senz’altro!!!!
rova il far breton, sono certa che ti piacer‡!
ciao
elisa
La Bretagna è bellissima. Ci sono stata anni fa ed è stata davvero una bella vacanza. Ma mi sono persa questo dolce mannaggia. Sembra ottimo, amo i dolci un po’ scioglievoli tipo questo. Mi ispira molto e sembra anche veloce da fare. Mi sa che finir‡ presto nel mio forno 🙂
allora sono certa che ti piacere!!!
E ora hai anche un motivo in più per tornare in quella bellissima terra!!!
ciao
elsa
L’ho mangiato l’estate scorsa in Normandia e l’ho trovato delizioso!
Grazie per la ricetta, me la salvo subito! :o)
Le diverse procedure le hai provate tutte? Che differenza c’é nel prodotto finale?
io faccio sempre il procedimento con la pastella di latte e farina, una sola volta l’altro. la differenza non è cos” sostanziale ma secondo me ha una cremosit‡ diversa. Poi magari è stato un caso!
ciao
elisa