Ogni momento è buono per gustarsi una buona fetta di salame al cioccolato, dalle feste dei bambini, alle ricorrenze familiari. Un dolce da tenere sempre pronto in freezer anche per occasioni improvvisate.
Salame al cioccolato, tradizione italiana
Un dolce che fa parte della tradizione italiana, tutti noi abbiamo preparato almeno una volta un salame al cioccolato.
Gli ingredienti del salame al cioccolato, tradizionale, sono i biscotti secchi che vanno spezzati grossolanamente, il cacao, spesso sostituito dal cioccolato, uova, burro, zucchero e rum. Ovviamente questa è la versione classica!
Io vi propongo, invece, una versione light, una ricetta realizzata in collaborazione con le mie amiche nutrizioniste Paola&Paola del blog “qb: 2 nutrizioniste in cucina“, con cui ogni mese condividiamo un post che tenga d’occhio la nostra salute.
Questi i valori nutrizionali per porzione, di questa versione:
Calorie: 140 Kcal
Proteine: 1,9 gr. (5,4%)
Grassi: 3,6 gr. (23,1%)
Carboidrati: 26,8 gr. (71,5%)
Normalmente una porzione di salame dolce (con uova, burro e liquore) ha circa 290 kcal con 18 grammi di grassi a porzione… direi che non c’è paragone!
Il cioccolato è poi ricco di moltissime virtù: è in grado di abbassare la pressione, regolare i livelli di colesterolo, migliorare l’elasticità dei vasi e la fluidità del sangue. Per saperne di più leggete questo articolo di Paola.
Salame al cioccolato (light)
Ingredienti
- 250 g di biscotti secchi (senza glutine se richiesto)
- 70 g di cioccolato fondente (io aromatizzato all’arancia)
- 70 g di zucchero
- 50 ml di latte parzialmente scremato (o altri latti se intolleranti)
- mezza tazzina di caffè (a gusto)
Istruzioni
- Sbriciolate i biscotti grossolanamente, ma comunque a pezzetti piccoli (potete metterli in un sacchetto per alimenti e aiutarvi con un mattarello).
- Sciogliete a bagnomaria il cioccolato ed intanto preparate il caffè, se volete aggiungerlo.
- Mettete i biscotti sbriociolati in una ciotola e mescolateli con lo zucchero.
- Aggiungete il cioccolato fuso e lavorate l’impasto versando il latte freddo e il caffè.
- Mettete l’impasto sulla carta da forno, e cercate di compattarlo al meglio. Chiudete la carta su se stessa per dare la forma al salame.
- Eventualmente con un cordino potete fare la tipica chiusura dell’insaccato.
- Mettete il salame in freezer (soprattutto se lo volete conservare più a lungo) per alcune ore.
- Toglietelo dal freezer 10 minuti prima di servirlo per tagliarlo meglio, meglio se su un tagliere come fosse un “salame”.
Note
Il salame al cioccolato, tra tradizioni regionali e letteratura
Ma ve lo ricordate come veniva chiamato il salame al cioccolato nel “Manuale di Nonna Papera“?
Ammetto che non lo ricordavo nemmeno io, ma avendolo di nuovo visto tra le mani della piccola di casa, ho avuto modo di rinfrescare la memoria.
È chiamato Salame Vichingo! Nonna Papera ci racconta che i Vichinghi amavano esporre sui fianchi delle proprie navi scudi di colore nero e giallo: la colorazione degli scudi ha ispirato la presenza nel dolce del cioccolato (nero) e dei biscotti (gialli).

In Sicilia il Salame di Cioccolato prende il nome di Salame Turco, anche in questo caso per il colore che ricorda quello della pelle dei Mori.
Anche in Sicilia, il Salame Turco si differenzia a seconda della zona della zona, aggiungendo ai biscotti secchi Mandorle di Avola IGP o Pistacchi di Bronte DOP e sostituendo il rum con il Marsala.
I pasticceri piemontesi lo avvolgono nella rete elastica per renderlo più simile all’insaccato a cui fa riferimento il nome, ed aggiungono ai biscotti anche Nocciole del Piemonte IGP e Gianduja, rendendolo un dolce di qualità elevata. In Piemonte è conosciuto anche con il nome di Salame del Papa.
In ogni caso il nome “salame” accomuna questi dolci delle diverse regioni.

La relazione tra cioccolato e maiale è ricordata nel saggio “Storia e Storie di cioccolato” di Tommaso Lucchetti del 2011.
Si scrive che già nel ricettario di Pellegrino Artusi c’è il Migliaccio di Romagna, il cui ingrediente principale è il sangue di maiale mescolato con il dolcificante che si aveva a disposizione, miele, frutta fresca o secca, canditi, aromi e liquori dolci, vinsanto, ed appunto la cioccolata.
Anche lo scrittore inglese Paul Richardson in un suo saggio sulle delizie al cioccolato, sottolinea che in molte regioni si trovano ricette con sangue di maiale mescolato al cioccolato, tra cui il famoso “Sanguinaccio” napoletano.
Con il passare del tempo, però, il maiale è stato “sconfitto” (cit.) lasciando il campo al solo cioccolato.
Il “salame al cioccolato” porta ancora con sé l’immagine golosa del maiale, ed il richiamo irresistibile ad uno dei suoi prodotti più ghiotti, il salame, anche se in questo caso del maiale non c’è più niente.

Fonti:
Alba Allotta – La Cucina Siciliana – Newton & Compton Editori, 2003
Luciano Budigna, Antonino Uccello – Del Mangiar Siracusano, 1969
Manuale di Nonna Papera, I Ed. 1975, Arnoldo Mondadori Editore
Disciplinare P.A.T. Siciliani http://www.prodottitipici.com/prodotto/5984/Salame-Turco.htm
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2 comments
Ciao cara, ho appena fatto il salame, grazie per la ricetta! L’ho messo in congelatore, e tra due settimane vorrei portarlo da mia cugina che fa un brunch. Ho letto che basta toglierlo 10 minuti prima. È sufficiente? Pensavo di più ?. Quindi, quando lo mangeremo, cosa devo fare? Quel giorno, la mattina, h.7.00, lo tolgo dal congelatore, lo porto a destinazione, e lì lo taglio? Grazie ciao Bea
Ciao Bea, direi che lo togli dal congelatore la mattina e cerchi comunque di tenerlo al fresco, in un frigorifero fino al momento di servirlo. Con questo caldo vedrai che diventerà morbido subito.
ciao e buon brunch!