“Ma che ci vai a fare a Panama?” Ve lo dico io!

by Elisa Di Rienzo

Questo post è stato pubblicato originariamente in un altro mio blog “La nostra valigia”. Per comodità di gestione, sto portando tutti i miei  diari di viaggio su “il fior di cappero ”. 

La nostra vacanza in Panama è dell’agosto 2008; è passato qualche anno, ma sono certa che questi appunti possano essere ancora una valida traccia per chi vuole organizzare un viaggio in questa bellissima terra.

 

Tuttora estranee al turismo di massa, le bellezze naturali del Panamà risplendono al sole come pietre preziose. Il Panamà continua a regalare la sensazione, a chi lo visita, di aver scovato  un tesoro nascosto che il resto del mondo deve ancora scoprire.Con i suoi altopiani ricoperti di foreste nebulari, le vaste aree di giungla popolate da una ricca fauna selvatica, una città autenticamente cosmopolita come capitale e due litorali orlati di spiagge incantevoli e magnifiche scogliere coralline, il Panamà offre davvero  molto di più  del suo, seppur celeberrimo, canale.

M.D Firestone, Lonely planet
 

 

Ricordo come fosse ieri.. quando ci chiedevano dove saremmo andati in estate, la prima cosa che ci dicevano era “Panama??!! ma che ci andate a fare a Panama!???”

In effetti era una meta che non avevo mai preso in considerazione, fino che due viaggiatori torinesi conosciuti in Baja california non ci raccontarono di questo bellissimo viaggio a Panama e in particolare dell’esperienza  alle isole  san Blas, con i Kuna Yala.

Avevo subito deciso che quella sarebbe stata la nostra prossima vacanza. E di seguito capirete anche perchè ci è piaciuta moltissimo.
 

IN PILLOLE

dove: Panama, praticamente tutta

quando: agosto 2008 (3 settimane)

con chi: eravamo in 5 adulti

spostamenti interni: abbiamo noleggiato un fuoristrada (consigliabile, perchè al di fuori della interamericana le strade sono abbastanza disastrate …),e  abbiamo attraversato tutto il Paese, puntando soprattutto al mare. 

soggiorni: i più disparati.. dallo spartissimo “B&B” all’hotel boutique! 

clima: la temperatura è fissa sui 30 gradi, si sta veramente bene; le piogge? Sì, bisogna metterle in preventivo; sono comunque piogge caraibiche, vanno e vengono; in compenso Panama è fuori dalla rotta degli uragani!!
 

ITINERARIO

4-5-6 agosto 2008
San Carlo, sulla costa Pacifica: playas S.Clara, Playa Blanca, El Valle, Penonomè

7-8 agosto 2008
Santa Catalina e Isla Coiba

9-10 agosto 2008
Las layas e Boquete

11-12-13 agosto 2008
Bocas del Toro, isla Colon: cayo Zapatilla II, parco nazionale Isla Bastimento

14-15-16 agosto 2008
Bocas del Toro, isla Bastimento: cayo Zapatilla I, playa Larga

17-18-19-10 agosto 2008  San Blas

21-22-23-24-25 agosto 2008
Panama city, Colon, canale di Panama, Gamboa rainforest

 
panama -mappa


DIARIO DI VAGGIO

SANTA CLARA

Da Panama city, recuperata l’auto, ci siamo  subito diretti alle spiagge della costa Pacifica, dove ci siamo fermati 3/4 giorni, che abbiamo vissuto spaparanzati in spiaggia e facendo delle piccole escursioni negli altopiani dell’entroterra, immersi nella foresta pluviale.

 
panama-santa clara
 

SANTA CATALINA E COIBA

Ci siamo poi spostati a S.Catalina, per andare  a fare immersioni (i nostri amici)  e snorkeling (io e mio marito) al Parco nazionale dell’Isola Coiba che, a ragione,  è  ritenuta una meraviglia della natura. 
Bisogna dire che S. Catalina è una delle località più frequentate dai surfisti… ma non in agosto; questo significa  che in questo “paesino”,  costituito da una stradina che finisce in mare, con 4 casette deserte ai lati, abbiamo fatto veramente fatica a trovare da dormire perchè era tutto chiuso!!! Alla fine ci siamo sistemati in due casette spartanissime … ma  per la gita a Coiba ne è valsa la pena!
Abbiamo fatto snorkeling in mezzo a pesci tutti i tipi, avvistato squaletti e tartarughe, e raggiungendo l’isola ci siamo fermati per mezz’ora a contemplare una balena a venti metri da noi! Emozionante!
Credo che da quest’anno (2008 n.d.a.) sia aperto anche una piccola struttura ricettiva, per poter dormire all’interno di questo Parco Nazionale (sicuramente meglio che non a S. Catalina, in  agosto!!!).

 
panama-coiba

BOQUETE

Ci siamo poi fermati per un paio di notti a Boquete, alle pendici del vulcano Barù.  Boquete è ritenuto tra i 4 migliori luoghi dove andare  trascorre la vecchiaia, per il clima sempre fresco da eterna primavera (per me, fin troppo freschino.. 18°-20°C).
Fiori, piantagioni di caffè, agrumi. Una vegetazione anche qui rigogliosissima; si possono fare delle belle escursioni a piedi. 

 
Boquete, il vulcano Barù
Boquete, il vulcano Barù
 
panama-boquete
Boquete, un caffè alla Finca Esquivel
panama-boquete-2
 

BOCAS DEL TORO

Da Boquete ci siamo diretti all’arcipelago di Bocas del Toro; BELLISSIMO, se si è amanti del mare, delle spiagge deserte, del mare cristallino….
Dovevamo fermarci 3 notti, ne abbiamo fatte 6 (nell’isola di Colon e Bastimento); abbiamo avuto sempre giornate bellissime (salvo 2 scrosci serali): ogni giorno in un’isoletta diversa … splendido!  

 
Panama e le sue isole
panama-bocas
Bocas del toro
 
Bocas del Toro
Bocas del toro, isla bastimento, Red frog beach
 
Bocas del toro
Bocas del Toro, isla Bastimento, cayo Zapatillas I
 
panama-zapatillos2
Bocas del Toro, cayo Zapatillos II
 
  

SAN BLAS
La meta successiva è stato l’arcipelgo delle San Blas a est. In una giornata abbiamo attraversato tutta Panama e, all’indomani, preso il volo per le San Blas. Assolutamennte da andare: sia da un punto di vista naturalistico (centinaia di isolette – più o meno piccole!!!- disseminate del mar dei Caraibi, ricoperte di palme) che per l’esperienza di conoscere il popolo dei Kuna Yala, fiero ed orgoglioso della propria storia, cultura e tradizioni… indimenticabile.

 
Panama e le sue isole
San Blas, l’aurora boreale ai caraibi
 
 
San Blas
San Blas, isla Aridup
 
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San Blas, la terra dei Kuna Yala
 

PANAMA CITY
Infine Panama city, una capitale inaspettata, con i suoi grattacieli, centri commerciali, ristoranti, casinò…. e un affascinate e fatiscente casco vejo (sembrava di essera a L’Avana!). Molte le cose da vedere a Panama e nei suoi dintorni a partire dal canale di Panama, che ti lascia senza fiato, e poi le foreste pluviali,  la zona di Colon, ecc…

 
panama city
 
panama-city
 
Panama city, casco vejo
 
Panama city
Panama city, vista su punta Paitilla
 
 

Gamboa rainforest

Gamboa Rainforest

 

Gatun locks, il canale di Panama
Gatun locks, il canale di Panama
 
 

DOVE ABBIAMO DORMITO

San Carlos, “Costazulbeach” 

Nonostante il periodo di bassa stagione in Panamà, abbiamo avuto delle difficoltà a trovare da dormire nei dintorni di Santa Clara, la zone delle spiagge nella provincia di Panama.
Abbiamo percorso  questo tratto di costa più volte nel corso di un pomeriggio, alla ricerca di un “comodo giaciglio” dove trascorrere i nostri primi giorni a PanamA, sempre più demoralizzati  e increduli dal fatto di non riuscire a trovare un paio di camere.
A San Carlo, finalmente,  una freccia ci ha indicato l’hostal “Costazul Beach” una struttura non segnalata in nessuna guida e, a differenza di altre segnalazioni, non in costruzione!!!
Due giovani ragazzi mettono a disposizione la loro casa: ci sono 2 grandi camere con 3/4 letti con bagno, una grande area comune  che si apre anche all’esterno in 2 terrazzamenti, con banco bar  e cucina a vista,  tavolini, poltroncine, biliardo, tv, computer … 
Tutt’attorno un bel giardino che scende al mare: ci sono alberi di mango ovunque (a disposizione un lungo palo con retina per prenderli e mangiarseli!!!).
La spiaggia, invece, è da evitare: poco male visto le spiagge bellissime a pochi km di distanza.
Il servizio è molto… “fai come fossi a casa tua”; la colazione a volte la fanno a volte si prendono a letto; la cena un giorno sì (tra l’altro abbiamo mangiato molto bene) e due no, perche lo “chef” non ce l’ha fatta ad arrivare….

Un posticino, quindi,  molto semplice,  alla mano; ma, con un po’ di spirito  di adattamento, anche confortevole.
Hostal Costazul Beach, costazulbeach@hotmail.com

http://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g1118358-d1116488-Reviews-Costazul_Beach-San_Carlos.html

 

Santa Catalina, “las Palmeras”

Agosto per questa zona non è certo un mese di gran turismo, anzi direi che la situazione è molto molto calma. Abbiamo avuto veramente difficoltà a trovare  da dormire: era tutto chiuso!!
Ma pur di andare a passare una giornata all’isola di Coiba eravamo pronti a tutto.
Unica possibilità di pernottamento alle Cabanas “las Palmeras“…Per raggiungerle una strada completamente infangata e piena di buche ricolme di fango arancione! Un palmeto di 10/15 piante, un prato sofficissimo e una vista sull’oceano impagabile… ma il resto lasciamo molto a desiderare! Quattro spartanissime “casette”, una ricca compagnia di insettini ed un caldo tremendo!!!
Ad all’allietare gli aperitivi e le cene, nella desolazione di S. Catalina, ci ha pensato Bianca nel suo locale “Donde Bianca”. Bianca, una giovane allegra ragazza, con la sua mamma un po’ pazzerella ci hanno preparato delle ottime cene: aragoste, polpi, ceviche freschissimi, tacos  e un’ottima brownies!!

Boquete, “hotel Los Establos”

Bellissimo boutique hotel: un villa in stile rustico elegante immersa in un curatissimo giardino, con vista sul vulcano Barù.

Noi siamo stai benissimo: ci hanno accolto con un buon calice di vino cileno, viziato con  ottime colazioni nel patio.

Le poche stanze sono molto curate, pulite ed accoglienti. Piacevole trascorrere le fresche serate nella dining room, giocando a biliardo e ascoltando musica.

http://www.losestablos.net

 

Bocas del Toro, Isla Bastimento, “El limbo on the beach” 

Abbiamo trascorso 3 notti in questo albergo.

A me è piaciuto molto come location, completamente fuori dal mondo, un luogo dove trascorre qualche giorno in totale relax e silenzio.

Alcuni dettagli, però, hanno un po’ deluso le nostre aspettative:

1- la spiaggia è bella, assolutamente deserta, ma purtoppo invasa da mosquitos. Inoltre non è possibile, o comunque poco piacevole, fare il bagno: l’acqua è fangosa, effetto sabbie mobili (le splendide isole Zapatillos raggiungibili in motoscafo ripagano alla stragrande!!!!!);

2-abbiamo avuto problemi di rifornimenti: un giorno non c’era l’acqua da bere, poi sono finite le birre, poi anche le uova per la colazione …;

3- il personale ha il tipico comportamento panamense: tutti molto carini e gentili, ma estremante pigri;

4- la “sala da pranzo” si sviluppo sulla spiaggia, sotto la struttura (fatta a palafitta): oltre ad essere un covo di mosquitos, non è proprio piacevole mangiare con i tubi dell’acqua (e non solo!!) sopra la testa;

E’ un posto che consiglio a chi ama sentire solo il “rumore” del mare, vuole strare in totale contatto con la natura, ma che sappia adattarsi!

http://www.ellimbo.com/

 

panama-limbo

Panama City,  “Canal house”
Abbiamo trascorso gli ultimi 4 giorni della nostra vacanza a Panama city, pernottando al Canal House.
Le immagini sul loro sito internet ci avevano già fatto immaginare che poteva essere un bella soluzione. Ed in fatti così è stato.
Un bel palazzetto recentemente ristrutturato a due passi da plaza Independencia, nel Casco vejo.
La struttura si sviluppa su 3 piani. Al primo piano, un bellissimo soggiorno con divani e un gran tavolo dove vengono servite le colazioni e una sala tv con mobile bar e biblioteca a disposizione degli ospiti.
Ai piani superiori si sviluppano le 3 suite, con ogni tipo di comfort. Il tutto in un ambiente molto confortevole, e curato nei minimi dettagli. Elegante e rilassante.
Assolutamente da consigliare: lo staff è veramente squisito e disponibile e la posizione è ottima (comoda anche di sera per muoversi a piedi, poiché molti dei locali più rinomati si trovano proprio a casco vejo).
Nella piccola sala libri/tv, una dedica di ringraziamento di Daniel Craig: è stato ospite per un mese al Canal House durante le riprese del film 007 – Quantum of Solace.
http://www.canalhousepanama.com/

San Blas, Yandup Island Lodge
Abbiamo trascorso qui dei giorni veramente rilassanti ed interessanti. 
Il lodge è composto da nove cabanas sull’acqua,  tutt’attorno all’isoletta. Sono molto semplici ma confortevoli e curati. Splendida le amache sul  ballatoio attorno alla cabana!
Le giornate trascorrono tranquille: si passa da una isoletta all’altra dell’arcipelago, alla scoperta di nuove spiagge, sempre in compagnia di simpatici delfini; si passeggia nel villaggio dei Kuna alla scoperta di questa realtà così lontana da noi; si ammirano tramonti mozzafiato; si mangia del pesce freschissimo e dei granchi… indimenticabili!!!!

http://www.yandupisland.com

panama-yandup


LETTURE CONSIGLIATE

Rosa Maria Britton, Il giardino di Fuyang o come si scrive amore a Panama, ed. Estemporanee
Alvaro Mutis, Ilona arriva con la pioggia, Einaudi
Maria Grazia Gallana, Panamà, il bacio degli oceani

 

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