Il Vietnam, un viaggio che mi ha emozionato ed entusiasmato. Una terra stretta e lunga con città caotiche e affascinati, così diverse da nord e sud, e paesaggi mozzafiato.
Dalla capitale Hanoi ancora legata alle tradizioni, a Ho Chi Minh proiettata al futuro, Huè e la sua cittadella imperiale che ancor oggi ti fa rivivere i suoi antichi splendori e Hoi An con la magia delle sue lanterne.
E poi distese di verde, verde, e ancora verde… le risaie a perdita d’occhio e la vegetazione lussureggiante, i canali, i fiumi, le canoe e le barchette di bambù… e poi la baia di Halong, che sognavo da tanti anni e non mi ha deluso!
Abbiamo passeggiato tra antiche rovine, navigato fiumi melmosi, pedalato tra risaie e bufali al pascolo, mangiato ospiti in umili case e sorseggiato cocktail in cima ai grattacieli, visto l’alba in una delle baie più belle del mondo e imparato ad intrecciare stuoie e cucinare piatti tipici vietnamiti.
Il nostro itinerario da nord a sud (abbiamo solo rinunciato a vedere Sapa ma, se potete, aggiungetelo nel vostro itinerario!!) ci ha portato a conoscere le tante facce di questa terra e ci ha arricchito molto.
In pillole
In questo articolo vi presento l’itinerario e qualche informazione (hotel, ristoranti) del nostro viaggio in Vietnam, che spero possano esservi utile nel momento in cui decidiate di visitare questo Paese. Questo in pillole la nostra vacanza, più in basso il day-by-day!
dove: Vietnam, da Nord a Sud
quando: agosto 2017 , 14 giorni effettivi + viaggio
chi: 6 persone (due famiglie: 2 mamme, 2 papà e 2 bambini seienni)
come: volo aereo con Emirates
- andata: VENEZIA-DUBAI- HANOI
- ritorno: HO CHI MING -DUBAI-VENEZIA
spostamenti interni: Viste le distanze abbiamo scelto di muoverci con dei voli interni per passare da nord-centro-sud.
- interno: HANOI -DA NANG
- interno: DA NANG – HO CHI MING
Per gli spostamenti in loco, per le escursioni, ci siamo sempre mossi con mini van con autista e guida, il tutto organizzato da un’agenzia di viaggi locale, partner del tour operator italiano con cui abbiamo organizzato il viaggio.
tour operator: per questo viaggio mi sono appoggiato alla “collaudata” guida di Gorgonia Viaggi, tour operator che ho conosciuto molti anni fa per il nostro viaggio in Malesia e che, da allora, è il nostro riferimento per i viaggi più articolati. Con loro riesco a creare il viaggio a seconda delle mie richieste e ho sempre avuto il supporto di ottime e professionali guide e autisti locali.
clima: siamo partiti consapevoli che agosto non è ritenuto il periodo migliore per visitare questo Paese, anche se da nord a sud la situazione è variabile. Sapevamo di rischiare piogge, magari anche qualche tifone al nord; al centro la situazione in agosto, invece, è generalmente buona per quanto riguarda le piogge, pur con temperature molto alte (tanto che abbiamo deciso di fermarci qualche giorno al mare proprio in questa area) mentre il sud afoso e con rischio piogge.
Bene, alla fine il nostro bollettino meteo è stato del tutto positivo! Decisamente caldo e umido, ma su questo non si scampa. Per quanto riguarda la pioggia: 2 ore di pioggia battente nella baia di Halong, mentre eravamo in navigazione di rientro, che ha reso il paesaggio talmente suggestivo che non potevamo chiedere di più! Quel giorno però le barche in partenza per i tour non hanno lasciato il porto, facendo saltare la crociera ai malcapitati, rischio a cui sapevamo di poter andare incontro.. ma per un giorno c’è andata bene!
Al centro Vietnam un paio di pomeriggi di pioggia, non continuativa, che hanno coomunque portato refrigerio; al sud un temporale di 10 minuti sul delta del Mekong.
curiosità: padroni assoluti i motorini (a Ho chi Ming, Saigon, se ne contano quasi 6 milioni) che trasportano famiglie intere (con i miei occhi ho visto una famiglia di 5 persone su un motorino) e ogni genere di cosa (ancora con i miei occhi… una mucca intera sul portapacchi!!!)
Per loro il peso e la dimensione del carico non è un problema, è solo una questione di equilibrio. È una volta fatto il carico… via!!! Chi li ferma più!!!
Procedono senza mai fermarsi, segnalando la propria presenza con il clacson, superando a destra a sinistra, immettendosi contromano prima di passare nella corsia corretta. Non esistono stop, non esiste “la precedenza”. Un gioco di incastri, un fluire costante e continuo.
Bisogna viverlo, impossibile spiegarlo!
E anche attraversare la strada è un’esperienza!!!! E’ stata la prima cosa che ci ha spiegato la guida, appena atterrati ad Hoi An: “Non aspettate, rischierete di stare in attesa per giorni. Buttatevi. Abbiate fiducia. Non corrette, non fermatevi, andate avanti! Lo sciame di motorini si aprirà e vi farà passare.” Che dire… aveva ragione!
Primo acquisto da fare il tipico cappellino a cono! Sotto al sole, fa le veci di un ombrellino, protezione assicurata e nessuna insolazione, soprattutto in bici!!!
mangiare: la cucina vietnamita è un viaggio nel viaggio. Ritenuta una delle migliori cucine al mondo è stata per me una grande sorpresa. Una cucina fresca, ricca di verdure ed erbe aromatiche. Lasciatevi tentare da tutto.. merita. Le zuppe sono state il nostro filo conduttore da nord a sud; mia figlia, perfettamente presa nella parte di piccola vietamita, si è subito adeguata alle loro tradizioni gustando la zuppa pho fina colazione. (Ho pubblicato qualche ricetta vietamita: involtini primavera vetanmiti e il pho)
dove abbiamo soggiornato: tutte ottime soluzioni, per servizi e comodità logistiche.
Hanoi: Silk Path Luxury Hanoi
Ninh Binh: Emeralda Ninh Binh resort & spa
Baia di Ha Long: in giunca The president
Hoi An : Palm Garden Resort, Hoi An
Huè: Indocine Palace
Hoi Chji Ming : Grand Hotel Saigon
Itinerario in breve
Qui vi indico tutte le tappe e le distanze. Segue poi programma più dettagliato di cosa abbiamo visitato, di dove abbiamo mangiato, tappa per tappa.
Giorno 1: Hanoi
Giorno 2: Hanoi
Giorno 3: Hanoi – Ninh Binh (110 Km–2.5 ore di strada)
Giorno 4 : Ninh Binh – Baia di Ha Long (180 km–4 ore di strada)
Giorno 5 : Baia di Ha Long– Hoi An (180 km – 3,5 ore di strada + volo aereo)
Giorno 6 -11 : Hoi An
Giorno 12 : Hoi An – My Son – Hue (40 km +130 km – 4 ore di strada)
Giorno 13: Hue
Giorno 14 : Hue – Ho Chi Minh (volo aereo)
Giorno 15: Ho Chi Minh – Ben Tre – Ho Chi Minh (90 km – 2 ore di strada e ritorno)
Diario di viaggio
trovate altre foto su IG: #VietnamconilFiordicappero
giorno 1: Hanoi
Siamo arrivati al tramonto, in taxi. Per tutto il trasferimento sono stata con la faccia appiccicata al finestrini, per cercare di iniziare a capire dove mi trovavo, ad ammirare i grandi viali della capitale e il fiume di motorini che ci circondava..
L’hotel scelto era nell’ Old Quarter e per cena ci siamo mossi a piedi tra le viuzze piena di gente (e motorini) e i tantissimi banchetti dallo street food più strano! Hanoi si è subito presentata ai nostri occhi come l’immagine della tradizione, dell’influenza cinese, del comunismo, che sa rapirti con i colori e i sorrisi.
Dove mangiare: delizioso ristorante il Ngon Villa Restaurant, un ambiente molto suggestivo. Abbiamo mangiato molto bene, degustando una ricca carrellata di piatti della cucina vietnamita dal nord al sud… giusto per iniziare a destreggiarsi!
Anche i bambini hanno apprezzato!
Giorno 2: Hanoi
Giornata dedicata alla visita della città: la pagoda di Tran Quoc e il Tempio della Letteratura, un raro esempio di architettura tradizionale vietnamita.
Fu costruito nel 1070 per volere dell’imperatore Ly Thanh Tong che lo dedicò a Confucio, per rendere omaggio a eruditi e letterati.
Nel 1076 divenne sede della prima università del Vietnam che istruiva i figli dei mandarini fino al 1802, quando l’imperatore Gia Long decise di trasferire l’Università Nazionale ad Hué, la nuova capitale.
In tarda mattinata abbiamo fatto un interessante giro tra i mercati di Hanoi, tra profumi, colori. Era l’inizio della nostro programma dedicato alla cucina vietnamita. Ci siamo poi recati in una grande antica casa e abbiamo realizzato alcuni piatti tradizionali: due diversi tipi di Rolls, tra cui gli involtini primavera vietnamiti, e i noodles alla maniera del sud, oltre ad aver appreso l’arte di intagliare pomodori e cetrioli.
Abbiamo poi visitato il Museo dell’Etnografia, molto interessante per capire la storia e la cultura di questo popolo e il tempio di Ngoc Son.
Dove mangiare: Ly Club, in una vecchia casa coloniale con atmosfera orientale, vicino all’ambasciata italiana. Un locale raffinato e personale attento. Una pianista ha allietato la nostra cena con la sua musica. Abbiamo scelto dei menù degustazione, cucina vietnamita (ma disponibili anche molti piatti di cucina europea).
Giorno 3: Hanoi – Ninh Binh (110 Km–2.5 ore di strada)
Partiamo con il nostro van, accompagnati da autista e una bravissima guida, per la provincia di Ninh Binh. Ci siamo fermati nel villaggio di Nho Quan verso ora di pranzo e abbiamo pranzato in una casa del villaggio: i proprietari avevano preparato per noi un delizioso pranzetto e poi abbiamo giocato nella corte con i loro bambini e i loro semplici giochi: è bastato un pesetto di plastica con una piuma per divertirsi!
Subito dopo pranzo siamo saliti sulle biciclette e siamo partiti per una bellissima (e caldissima!!!) biciclettata attraverso il villaggio di Gia Hung, e sugli argini del fiume Boi, in mezzo alle risaie. Splendido! Consiglio vivamente di fare questa esperienza.
Affrontare una bicicletta all’1.30 pm con una temperatura di 33º, per fortuna con cielo velato, e l’umidità al top, con biciclette molto semplici e bambini “a carico” non è stata proprio una …. passeggiata!
Ma i paesaggi stupendi, il verde delle risaie e le distese di fiori di loto hanno reso il tutto fantastico….. e in vacanza si fa questo ed altro!
Per non spaventarci e non farci desistere ci avevano detto che il giro era di circa 8/10 Km, ma siamo sicuri di averne fatti 14/16!!! Diciamo che hanno fatto bene a tenercelo nascosto! Probabilmente avremmo rinunciato e sarebbe stato un vero peccato! (In alternative alle biciclette si può fare il giro anche in motorino, accompagnati).
Arrivati a Van Long, siamo saliti a bordo di piccolissime barche in bambù a remi per una traversata tra campi di riso e lo spettacolare scenario di picchi rocciosi, canali e vegetazione.
Giorno 4 : Ninh Binh – Ha Long (180 km–4 ore di strada)
Partiamo in mattinata per Halong. Verso le 13, dopo aver visitato un’azienda di allevamento di perle e aver assistito all’interessante procedimento di innesto della perla nella conchiglia, ci siamo imbarcati su una tipica gioca di legno e abbiamo fatto una mini-crociera (due giorni) in questa splendida baia, patrimonio dell’Unesco. La giornata era molto bella, permettendoci così di fare il bagno, di andare in canoa e di godere di un tramonto da lasciarci senza parole.
La baia è punteggiato da decine e decine di barche che, chiaramente rovinano, un po’ l’atmosfera, ma il posto è talmente magico, che seduti sul ponte, con un cocktail in mano a guardare il sole che scende, le altre barche sparivano…
Giorno 5 : Ha Long- Hoi An (180 km – 3,5 ore di strada+volo)
Ci siamo svegliati all’alba, bambini compresi, alle 5.30, per fare Viet Tai Chi sul deck della nave: Viet sta per “elevarsi”, Tai per “coltivare” e Chi per “energia”, ovvero “Coltivare l’energia per elevare se stessi”.
Dopo colazione abbiamo preso parte ad un’escursione in una grotta nella baia e poi abbiamo iniziato la navigata di rientro. Dopo una giornata di sole e un tramonto fantastico, la baia di Halong, però, ha voluto farsi vedere anche nel suo lato uggioso, in questa stagione abbastanza frequente. Siamo rimasti sul ponte ad ammirare, per le 2 ore di traversata, questo “nuovo” paesaggio che avevamo davanti a noi, avvolto nella pioggia torrenziale e nella nebbia. Un bellissimo ricordo, anche questo. Suggestivo.
Ritornati in tarda mattinata al porto, abbiamo ripreso il nostro pulmino e ci siamo diretti verso Yen Duc, un piccolo villaggio agricolo dove abbiamo assistito allo spettacolo tradizionale di marionette sull’acqua, all’aperto.
Abbiamo poi ripreso la strada, attraversando distese di risaie, lungo il delta del fiume Rosso, per arrivare in aeroporto e volare su Da Nang, per poi giungere ad Hoi An.
Giorno 6 -11 : Hoi An
Abbiamo soggiornato 6 giorni and Hoi An, località che abbiamo scelto per rilassarci un po’ al mare, in quanto quella metereologicamente più adatta nel mese di agosto. In Vietnam non si viene per il mare, non è nulla di particolare, comunque come pausa,, durante il nostro tour è stato perfetto.
La città di Hoi An, la città delle lanterne, così viva, così frizzante, un po’ turistica, sicuramente, ha reso veramente piacevole questo soggiorno. È una cittadina di una bellezza magica, che colpisce e emoziona.
Abbiamo alternato giornate di viste alla città e ai dintorni, a giornate di relax in spiaggia.
Il primo giorno abbiamo visitato, con la nostra guida, l’antico villaggio di Hoi An, patrimonio Unesco, entrando in una fabbrica di lavorazione della seta, potendo assistere a tutto il processo di lavorazione, dalle larve fino alla filatura, e alla realizzazione di incredibili quadri ricamati, abiti e le famose lanterne di Hoi An.
Poi in bicicletta tra le vie del villaggio di Duy Vinh, tra risaie e bambù.
Abbiamo scoperto vecchie tradizioni e i bambini sono stati coinvolti in tantissime attività di vita quotidiana con gli abitanti della città!
Hanno fatto la farina di riso, realizzato la rice paper per i noodles, lavorato al telaio per creare stuoie di cai còi, pianta che cresce rigogliosa in quest’area.
Poi a bordo di una imbarcazione locale abbiamo raggiunto un villaggio dei pescatori, al di là di una piccola diga. Ci siamo fermati in una abitazione locale con pochi tavoli, sul fiume, dove ci è stato preparato un pranzo eccellente, tra piatti tipici e pesce fresco.
I bambini si sono poi divertiti in una lunga escursione nelle tipiche barchette a cesto, a caccia di granchi.
Di sera città di Hoi An diventa magica. La magia la creano anche le lanterne di seta colorate: a Hoi An, conosciuta proprio come “città delle lanterne”, fatte di strisce di seta e asticelle di bambù, le lanterne sono appese per le strade, fuori dai negozi, lungo i balconi, leggere come palloncini.
Se dovete organizzare una visita alla città cercate di visitarla durante il “Hoi An lantern festival“, ogni 14º giorno del calendario lunare.
Tutta la città per una notte accende solo candele e lanterne per illuminare le vie del centro e anche lungo il fiume vengono lasciate scivolare piccole luci.
Siamo tornati più volte a passeggiare nella città vecchia, per le stradine della città alla scoperta delle antiche case, cinesi, giapponesi, vietnamiti, sale delle adunanze cantonesi e negozi che nascondono splendidi giardini segreti, dove potersi sedere ad assaporare una tazza di te verde o caffè vietnamita, seguendo i loro riti.
E i vestiti!!!! Non si può stare ad Hoi An e non vivere un’esperienza in sartoria!!! Entri, scegli un modello, tra quelli nei manichini, o tra le decine e decine di cataloghi a disposizione, o da un modello che vuoi i tu, ti scegli la stoffa e in 24 ore il tuo vestito sarà pronto, consegnato anche in hotel! (noi Simao stati al Yali couture, a fianco al ristirante Lantern town)
The Marble Mountains, le montagne di marmo, è un’altra gita che consiglio, a pochi chilometri da Hoi An. Cinque colline calcaree modellate dall’erosione, ognuna associata ad un elemento, acqua, terra, fuoco, metallo e legno.
Dove mangiare:
Hai cafe : Siamo arrivati in questo locale per sbaglio, la prima sera ad Hoi An, dopo che nei due locali che ci avevano suggerito, non abbiamo trovato posto, non avendo prenotato. Siamo stati colpiti dalla corte e dal buon profumo di carne alla griglia, loro specialità, che viene cotta su grandi bbq a vista. Molto buona la carne, ma anche i piatti vietnamiti. Quella sera ci sono stati un po’ di problemi di luce, generatori rumorosi.. ma è andata bene.
Lantern town: Bella atmosfera in questo ristorante con un ingresso nella via principale ed uno sul fiume. Il servizio è stato un po’ lento, ma nel complesso siamo stati bene.
Morning glory: questo locale si trova nella via centrale della Hoi An antica. Locale gettonato, in po’ di coda per entrare, nonostante la prenotazione. Abbiamo mangiato benissimo, la ricordiamo come una delle cena migliori del Vietnam.
The chef: Passeggiando abbiamo visto delle luci su una terrazza, tra i tetti, e incuriositi abbiamo deciso di prenotare una cena.
Si entra da una bella libreria in una delle vie principali, vicino al ponte giapponese, e si sale. Al piano superiore c’è il locale indoor, ma salendo ancora si arriva in una deliziosa terrazza sui tetti di Hoi An, in bellissima atmosfera, circondati da lanterne.
Cibo discreto.
Orivy Local Food Restaurant: locale molto accogliente, elegante, in una bella corte, un po’ fuori dalla città antica. Molto gentile e simpatico il tutolare, che parla un ottimo inglese. Serviti piatti veramente buoni, con ricette di tradizione di famiglia e con materie prime di altissima qualità.
Giorno 12 : Hoi An – My Son – Hue (40 km +130 km – 4 ore di strada)
In mattinata siamo andati a visitare il complesso dei templi Cham, My Son, patrimonio Unesco, a 30 km da Hoi An.
Questo complesso è un luogo religioso risalente ai periodi dal IV al XIII secolo del Regno Cham. All’interno di una vallata solitaria, immersi nella giungla lussureggiante, sono ancora visibili una ventina di torri in mattoni dei 70 originali, distrutti anche dai bombardamenti americani.
I vietcong usarono My Son come loro base militare.
Dopo un piacevole pranzo lungo il fiume ad Hoi An, siamo partiti per Huè, passando per il passo di Hai Van, famoso con il nome di “colle delle nuvole”, che offre, sulla sua cima, uno stupendo panorama sul litorale e segna il confine geografico, climatico e culturale tra il nord e il sud del Vietnam. Il suo nome è dovuto al fatto che, di norma, in cima al passo la vista si oscura di nubi, il vento si alza e fa molto freddo.
Noi, invece, abbiamo avuto la fortuna (o sfortuna?!!) di vederlo in una giornata di cielo terso godendo di splendidi panorama.
Abbiamo fatto poi una sosta a Lang Cô, superba lingua di terra che arriva sino al mare, con allevamenti di ostriche e gamberi.
Dove mangiare: (pranzo Hoi An) sul fiume Brother’s caffè: la tavola era preparata molto bene, all’ombra degli alberi, lungo il fiume.
(cena a Huè): Ancient Hue, location molto suggestiva e di impatto. Noi abbiamo mangiato nella corte all’esterno, nel giardino.
Giorno 13 Huè
Giornata dedicata alla visita della città imperiale, considerata una delle città più belle del Vietnam grazie alla sua posizione lungo il Fiume dei Profumi e al passato imperiale di cui conserva importanti testimonianze.
Siamo partiamo dalla cittadella Imperiale, il cuore storico della città, un ampio complesso di templi e pagode costruiti tra l’800 e i primi decenni del ‘900 dagli imperatori della dinastia Ngyen.
Custodita all’interno del recinto imperiale, possenti mura alte oltre 6 metri, fatte erigere dai francesi secondo i canoni di architettura militare europea, il complesso della Cittadella Imperiale rappresenta uno dei tesori architettonici più preziosi del Vietnam, anche se molti templi sono in cattivo stato e di alcuni restano solo dei ruderi.
Nonostante questo il tutto è di grande impatto e coinvolgimento.
Poi in cyclo (che avventura!!!) sulla strada che costeggiamo il fiume fino ad arrivare alla pagoda di Thien Mu. Ci siamo fermati in una una casa con un giardino tipico della città di Huè, costruita secondo le antiche norme della geomanzia. E poi al mausoleo di Minh Mang.
Huè è un simbolo della cultura e della storia del Vietnam. Una delle caratteristiche della cultura di Huè è la gastromia, che conserva tutt’oggi l’influenza della gastronomia reale, perciò molto variegata negli ingredienti e con una grande attenzione all’arte della presentazione dei piatti.
Dove mangiare: Les Jardins de La Carambole, cucina francese – vietnamita.
Giorno 14 : Hue – Ho Chi Minh (volo aereo)
Partiamo di mattina presto, per il volo su Ho Chi Minh.
Appena arrivati capisci subito che Ho Chi Minh City non ha nulla a che fare con Hanoi, quella città rappresenta il progresso, il capitalismo, si sente più forte l’influenza occidentale.
Arrivati nella capitale veniamo accolti dalla nostra “nuova” guida che ci porta subito a visitare l’interessantisismo museo di FITO: oasi di pace nella caotica capitale commerciale del Paese, questo museo racchiude in sé la storia della fitoterapia, una pratica medica ancestrale tutt’ora radicata in Vietnam. Visita veramente interessante, oltre le aspettative, abbiamo acquistato rimedi contro ogni cosa!!! Inoltre il museo è allestito in una magnifica casa.
Abbiamo poi visitato il quartiere cinese di Cho Lon, in particolare il mercato Binh Tay, la pagoda Thien Ha, l’Ufficio Postale, la Cattedrale Notre-Dame e la via Dong Khoi.
Nel pomeriggio abbiamo deciso di andare al Il museo della guerra, una lucida mostra fotografica sulla guerra del Vietnam.
Un museo che ci mostra la guerra con gli occhi dei vietnamiti, ci racconta cosa significó per le popolazioni del sud, dilaniato da bombe, attacchi e dal famigerato “agente orange”.
Inquietanti le prigioni, le gabbie dove venivano rinchiusi i prigionieri.
Inquietanti gli occhi dei soldati impressi nelle fotografie… gli occhi delle mamme… gli occhi dei bambini…
Foto e testimonianze che toccano la coscienza. Solo vedendolo si può capire… E’ una tappa da fare.
Dove mangiare: Chill Skybar, Restaurant & Lounge: a due passi dal centro, è la location ideale dove trascorrere l’ultima notte in Vietnam, nella Capitale sempre viva e dinamica, godendo di una vista mozzafiato sull’intera città. La cena non è stata un granchè, ma i cocktail after-dinner ammirando la città (e il traffico!!) hanno reso indimenticabile la nostra ultima notte in Vietnam. Consiglio quindi più per un dopo cena!
Giorno 15 Ho Chi Minh – Ben Tre (90 km – 2 ore di strada e ritorno)
La mattina partiamo con il nostro van per Ben Tre. Arrivati al molo ci siamo imbarcati in una piccola motonave e navigato l’affluente del Mekong, ammirando le attività quotidiane del fiume. Ci siamo fermati in una bottega in cui vengono prodotti mattoni ancora a mano, con gli stampi e la cottura al forno e, lungo il canale, botteghe dove lavorano il cocco e realizzano caramelle.
Poi a bordo di un carretto a motore (xe lôi), attraversando campi di riso e coltivazioni di verdure per toccare con mano l’autentica vita rurale, ci siamo fermati in un ristorantino per una buonissima pranzo vietnamita, sotto ad una pagoda, con un incredibile pesce fritto!
Terminiamo la giornata con una bella navigata su un ruscello contornato di palme (ruscello di Cái Cối) su una canoa.
E così si rientra ad Ho Chi Minh… per poi andare in aeroporto e tornare, a casa, felici di questo viaggio che a riservato per noi grandi sorprese. Il Vietnam ci ha ammaliato, abbino trovato una popolazione colta e civilizzata, una bellezza paesaggistica da lasciarci spesso a bocca a aperta il fiato, ricca del fascino delle tradizioni e dalla modernità delle città pronte a proiettarsi nel futuro.
Per qualsiasi informazione o richiesta abbiate bisogno sarò pronta a rispondervi (vi consiglio di scrivermi nei commenti così mi arriva la notifica e posso subito rispondervi, oppure scrivetemi a ilfiordicappero@gmail.com).
ciao!
vi aspetto su INSTAGRAM, FACEBOOK e TWITTER
9 comments
Complementi per il tuo condiviso. Mi piace molto. Ci sentiamo a presto.
Grazie mille, a presto!
elisa
Grazie per questo resoconto fantastico, leggendo viene voglia di partire subito, farò tesoro di tutte le indicazioni! Potresti fornirmi indicazioni più precise dell’agenzia Gorgonia Viaggi? Grazie mille ancora
Ciao Barbara, volentieri.
Gorgonia viaggi è un tour operator che ha sede in Toscana, a Marina di Carrara.
Io li ho contattati una decina di anni fa per organizzzare un viaggio in Malesia e Borneo. Ci siamo trovati benissimo e da allora organizzo con loro ogni viaggi (dalla sola biglietteria aerea a viaggi con guida privata, o come quest’annno un viaggio self drive in Namibia e loro si sono occupati di tutte le prenotazioni, auto, lodge e aerei)
Sono specializzati soprattutto su oceano indiano -sud est asiatico-polinesia, ma ho fatto con loro viaggi ormai ovunque.
Mi sento di consigliarlo perché non abbiamo mai avuto un minimo problema, sono molto professionale e tutti i partner in loco a cui si affidano lo sono altrettanto.
Questo il loro sito https://www.gorgoniaviaggi.com, dagli un’acchita ma in ogni caso prova a contattarli per un preventivo. (fai pure il mio nome, nessun problema!)
ciao
Ciao Elisa, complimenti per la tua interessantissima pagina e per il tuo racconto condiviso sul viaggio in Vietnam. Anch’io sto pianificando il viaggio e farò tesoro delle preziosissime indicazioni, oltre a contattare la Gorgonia viaggi. Ciao, Pamela
Grazie a te di esserti soffermata!
buona pianificazione!
elisa
CIAO ELISA,
COMPLIMENTI PER IL TUO RACCONTO. IO E IL MIO COMPAGNO STIAMO PENSANDO DI SCOPRIRE IL VIETNAM. ESSENDO CHE CON VOI C’ERANO DUE BAMBINI MI SONO INCURIOSITA E MI CHIEDEVO: NON HAI AVUTO PAURA DELLE MALATTIE? AVETE FATTO I VACCINI DEL CASO? ..HO LETTO ALTRI BLOG E COMUNQUE TUTTI CITANO I VACCINI PRIMA DI PARTIRE. PREMETTO CHE SIAMO STATI IN INDIA L’ANNO SCORSO E ABBIAMO GIA MOLTI VACCINI IN CORPO 😉 MA DOVREMMO SICURAMENTE FARE DEI RICHIAMI E FARNE DI NUOVI (TIPO MALARONE). SO ANCHE CHE SE SI LEGGONO CERTE COSE ALLORA UNO DOVREBBE STARSENE A CASA SUA IN QUARANTENA MA OVVIAMENTE NON E’ IL MIO CASO!
GRAZIE CIAO
Ciao Maria,
Per io Vietnam, due anni fa, non abbiamo dovuto fare nessuna particolare vaccinazione, a parte esser a posto con le solite “da viaggiatore”, anti tetanica, tifo, apatite.
In ogni caso ti consiglio, come ho fatto io, di telefonare/prendere un appuntamento con l’Ambulatorio di Vaccinazione e di Profilassi per i Viaggi Internazionali della tua ulss e chiede a loro: in vìbase alle specifiche zone che andrete a visitare vi diranno che fare, e se fare qualcosa.
Dipende anche dove volete andare…Noi abbiamo fatto un giro “classico” e le zone erano tutte sicure. Se ci si addentra in foreste o zone meno protette allora è probabile che siano richiesti dei vaccini in più.
Buon viaggio!!!!!
Ciao Maria,
Per il Vietnam, due anni fa, non abbiamo dovuto fare nessuna particolare vaccinazione, a parte esser a posto con le solite “da viaggiatore”, anti tetanica, tifo, apatite.
In ogni caso ti consiglio, come ho fatto io, di telefonare/prendere un appuntamento con l’Ambulatorio di Vaccinazione e di Profilassi per i Viaggi Internazionali della tua ulss e chiede a loro: in vìbase alle specifiche zone che andrete a visitare vi diranno che fare, e se fare qualcosa.
Dipende anche dove volete andare…Noi abbiamo fatto un giro “classico” e le zone erano tutte sicure. Se ci si addentra in foreste o zone meno protette allora è probabile che siano richiesti dei vaccini in più.
Buon viaggio!!!!!