High Line a New York: passeggiata a 25 metri di altezza

by Elisa Di Rienzo

Se penso a New York, la prima immagine che ho davanti agli occhi è quella di luci, colori, grattacieli, taxi gialli, sirene e gente, tutti con le cuffiette alle orecchie. Un turbinio di tutto questo.

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Ma New York mi ha stupito perché sa regalarti anche luoghi di grande pace, dove ogni cosa scorre più lentamente, dove ci si può fermare e ritagliarsi un po’ di tempo, anche solo per osservare la grande città da un punto di vista insolito.

Uno di questo luoghi è per me la High Line, un percorso pedonale sopraelevato che mi ha fatto scoprire una New York diversa. L’ho scoperto un paio di anni fa, in agosto (2016).

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La mappa dell’High Line

L’ottobre scorso sono tornata a NY e, tra le tante esperienze nuove che volevo fare e vedere, mi ero riproposta di rivivere questa strada! E così è stato. Il primo giorno!

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A New York si torna

Mi piace scoprire luoghi nuovi, c’è un mondo fuori casa che aspetta di essere visto. Ma New York…è New York. E a New York ci sono tornata più volte e ci tornerò ancora!

La prima visita risale al 2006. Avevo tanta curiosità, ma non alte aspettative. Invece mi ha stregato. Da subito. Ancora nel taxi, che dall’aeroporto mi portava a Manhattan. Quando si sono stagliati di fronte a me questi immensi e luccicanti grattacieli son rimasta letteralmente senza fiato.

E ogni giorno mi ha conquistato sempre più.

Siamo ritornati un paio di anni fa, di rientro dal nostra stupendo viaggio tra i grandi parchi e la California.

E ancora questo ottobre. Autumn in New York! Sempre bellissima (anche se a fine ottobre di alberi in livrea autunnale non ce n’erano, purtroppo!!!)

Ci pensavamo da un po’ ad una scappata a New York e rientrati dalle vacanze estive abbiamo deciso di concederci questa ulteriore vacanza oltre oceano.

Abbiamo provveduto in velocità al rinnovo dei passaporti ormai in scadenza. Dovendo richiedere l’ESTAche ha validità di due anni, aveva decisamente senso farla con il passaporto nuovo.

Per soggiornare negli USA dal 2008, sia per lavoro che per motivi personali, per permanenze fino a 90 giorni consecutivi e massimo 180 giorni nel corso dell’anno solare,  non è necessario il visto, ma bisogna richiedere l’autorizzazione elettronica (ESTA), che si ottiene online dal sito del Dipartimento di Sicurezza Nazionale (Department of Homeland Security, DHS). Una procedura veloce e sicura e vi concederà l’autorizzazione in giro di poche ore. Viene anche offerto un servizio di assistenza 24 ore su 24, per risolvere qualsiasi dubbio abbiate.

Sistemate le procedure burocratiche, abbiamo preso il volo per New York e ci siamo goduti 5 splendidi giorni in questa città dal fascino senza confini.

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La High line, un punto di vista diverso su NY

La High line era una linea ferroviaria sopraelevata, la West Line Line, che collegava l’East Side di Manhattan all’Ovest, costruita negli anni Trenta per decongestionare le strade della città soprattutto dalle carozze (e dal letame dei cavalli, si dice!).

Dopo trent’anni venne abbandonata a causa della diffusione delle automobili e in parte demolita negli 1960: l’ultimo treno solcò quei binari nel 1980.

L’unico tratto rimasto venne convertito, recentemente, in parco pubblico, per volere proprio degli abitanti della grande mela: una prima parte del parco ha aperto nel 2009, una seconda parte nel 2011 e la terza nel 2014.

Una lunga passerella a venticinque metri d’altezza, che si sviluppa tra i quartieri di Chelsea e il Meatpacking District, un giardino pensile molto curato che corre attraverso i palazzi della città, con panchine dove fermarsi ad ammirare l’Empire State Building o il fiume Hudson, le architetture moderne che sono sorte ma anche il traffico che scorre sotto la Line.

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Senza dubbio una passeggiata che ci fa vedere una New York differente, se non altro da un nuovo punto di vista. Si costeggiano vecchie edifici, ci si passa attraverso, si ammirano da vicino nuove architetture, opere di architetti come Zaha Hadid e Renzo Piano, tra fiori e piante tutte ben descritte, murales dei muri di Chelsea, pezzi di binario integrati e oltre 210 diverse specie di piante in un percorso di 2,3 chilometri.

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Passeggiando ci si imbatte nello Standard Hotel, un hotel di lusso con oltre 330 camere, aperto nel 2009 che suscitò molte polemiche per la scelta di installare vetri non riflettenti e invitando apertamente i clienti e il personale stesso a non “farsi problemi” ed esibirsi!! Nel 2012 sono stati installati dei pannelli neri coprenti almeno nei bagni!

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Al termine della High Line, a nord, all’interno del parco Hudson Yard, ora si trova la nuova costrizione Vessel, l’edificio-scultura di Thomas Heatherwick, che ha scatenato non poche polemiche. Una torre in acciaio, bronzo e cemento, un dedalo di scalinate alto 45 metri che non ha altra funzione che creare stupore e che diventerà sicuramente una nuova icona di NY. Verrà inaugurata nel 2019.

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Vessel, di Thomas Heatherwick

La High Line è un bellissimo esempio di riqualificazione urbana, una zona di degrado che è stata trasformata in un luogo di aggregazione, in un parco cittadino, dando nuova linfa vitale anche alle zone che la circondano.

Cosa vedere nei dintorni

Merita assolutamente una visita il quartiere di Chelsea, con la sua atmosfera bohémienne, famoso per essere abitato e frequentato da artisti e rockstar di fama internazionale. Nel famoso Chelsea Hotel, uno degli edifici più celebri del quartiere, costruito nel 1884 come condominio di lusso e poi in parte convertito in hotel nel 1903, vi abitarono diversi musicisti e intellettuali.

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Tappa d’obbligo il Chelsea market, un vero paradiso per lo shopping e per il palato. Il mercato si sviluppa all’interno della vecchia fabbrica dei biscotti Oreo, National Biscuit Company, completamente ristrutturata. Non perdete un buon Lobster roll, al Lobster Place. Troverete poi ancora accattivanti pasticcerie, cioccolaterie e gastronomie etniche per tutti i gusti!

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Il quartiere Meatpacking District si è, invece, rinnovato con architetture all’avanguardia, aziende high tech e un’animata vita notturna.

Nell’ex quartiere dei macelli, i vecchi mattatoi e i magazzini della carne sono stati convertiti in boutique hotel e negozi di lusso, diventando una vera attrattiva per turisti e per gli investitori.

In corrispondenza dell’accesso sud della High Line ha aperto nel 2015 il Whitney Museum, un edificio tra architettura industriale e d’avanguardia progettato dal Renzo Piano e interamente dedicato all’arte moderna e contemporanea americana.

Come accedere alla High Line

Gli accessi al parco sopraelevato avvengono con scale e ascensori posti nei nodi di confluenza con le grandi strade newyorkesi. Io ho sempre percorso la High Line da sud a nord, entrando da Gansevoort Street.

Gli ingressi li trovate qui: W14th Street (ascensore) -W16th Street (ascensore) – W18th Street – W20th Street – W23rd Street (ascensore) – W26th Street – W28th Street – W30th Street e 11th Avenue (ascensore) W34th St e 12th Avenue.

La prima tappa, per noi, prima di salire nella Line è la colazione da Standard Grill (qui trovate tutte le informazioni relative alla colazione allo Standard Grill e in altri locali a New York).

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Standard Grill

La High Line si percorre in circa un’ora, ma in realtà dipende molto da quante soste si fanno, da quanto ci si ferma a riposare o ammirare il panorama. D’estate, al tramonto può essere molto affollata.

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(a Giulia)


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