Il galateo non è “cosa del passato”, sicuramente si deve adeguare ai tempi e ai cambiamenti delle abitudini, ma la buona educazione, e quelle piccole regole di buone maniere, esistono ancora e sono sempre attualissime!

Non è materia esclusiva per eventi formali, ma ci aiuta a stare in società, a dare una buona impressione di noi, anche nella vita di tutti i giorni: viene senza dubbio apprezzato se tutto è fatto come si deve.
Le precedenze a tavola
Quante volte, durante una cena a casa, vi sarà venuto il dubbio su chi servire per primo!?!
Ed è proprio il galateo che vi può dare una risposta ed evitare così imbarazzi, delusioni e farvi sentire più sicuri!
Come sempre, la prima regola è quella di conoscere le dinamiche e le indicazioni (che in occasioni formali hanno un protocollo rigidissimo!) per poi muoversi con sicurezza e permettersi anche qualche deroga.
Un’altra cosa importate da ricordare è che il nostro compito principale è quello di far stare a proprio agio i nostri ospiti; quindi, se sapete che tra di loro ce n’è uno che ci tiene ad essere servito per primo… beh, accontentatelo!
Queste le persone che, comunque, vanno servite per prime se presenti a tavola:
- Le persone che sono festeggiate
- Il clero
- Le autorità
Ricordate poi che gli ospiti hanno sempre la precedenza rispetto ai familiari.
Come indicazione generali, ad una tavola senza esponenti del clero, di cariche ufficiale e di festeggiati, sono le signore le prime persone che vanno servite, poi si procede con servire i signori, partendo dal più anziano o dalla persona di maggior importanza (anche se in una tavola di amici, mi piace pensare che siamo tutti importanti allo stesso modo!)
Se si ha una persona di servizio, chi ospita va servito per ultimo: la padrona di casa dopo tutte le altre signore, il padrone di casa alla fine.
Se, invece, è la padrona di casa che fa anche il servizio, servirà per penultimo il marito e, infine, se stessa.
Rissumendo, questo è l’ordine:
- Ospite femminile più importante (seduta a destra del padrone di casa);
- Tutte le signore ospiti;
- Padrona di casa (se c’è personale di servizio, altrimenti per penultima);
- Ospite maschile più importante (seduto a destra della padrona di casa);
- Tutti i signori ospiti;
- Padrone di casa.
E con i bambini?
Bisogna ricordare che i bambini hanno tempi e spazi diversi da quelli degli adulti e per una buona riuscita di una cena, in cui sono anche loro presenti, e giusto tenerne conto.
Se sono tanti, la cosa migliore è preparare per loro un tavolo a parte; a me piace che sia, comunque, nella stessa stanza “dei grandi”, per farli sentire partecipi della serata, piuttosto che “relegati ” in cucina.
Ma ognuno si regola anche in base agli spazi a disposizione e alle abitudini.
In alternativa, come preferisco fare io, potete metterli a tavola con voi, cercando di riservare a loro una zona terminale del tavolo, se rettangolare, in modo che possano intrattenersi tra di loro e, quando poi decideranno di lasciare la tavola ne libereranno una parte, senza lasciare “buchi” tra i commensali.
Secondo le “buone maniere”, i bambini andrebbero serviti prima di chi ospita, ma c’è anche chi sostiene che, se seduti a tavola con i grandi, si possono servire per primi, onde evitare problemi (se mai li dovessero creare!)
Quando si inizia a mangiare?
Non avventatevi subito sul cibo, appena siete serviti.
Bisogna, infatti, aspettare che sia la padrona di casa a impugnare per prima la forchetta.
Potrà dire una frase come “Possiamo cominciare”, “Mangiate, pure” accompagnato da un bel sorriso, in modo che tutti possano iniziare.
Non si dice mai “buon appetito”!
La padrona di casa deve, quindi, evitare di servire i suoi ospiti e poi sparire in cucina a controllare i fuochi, avvisando di iniziare pure senza di lei.
Si siede a tavola, fa partire la cena e, in secondo momento, si alzerà scusandosi, se deve tornare in cucina a controllare qualcosa.
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