Pizza “veneta” con Asiago Dop, tastasale e radicchio

by Elisa Di Rienzo

Oggi facciamo la pizza! Si tratta di una pizza speciale che racconta di alcuni sapori della mia Regione, il Veneto.

E’ la mia proposta per il consueto appuntamento di inizio mese con il progetto di “L’Italia nel piatto”, e questa volta parliamo di pizza!

20 regioni presentano la loro pizza “tipica”, tipica soprattutto nella farcitura, nei condimenti.

Cosa ho pensato per il Veneto? Asiago Dop, Tastasale e radicchio!

Pizza veneta, con Asiago Dop, tastasale e radicchio

Portata: piatto unico
Cucina: Veneta

Ingredienti

per la pasta della pizza:

  • 400 g di farina 0
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio di fiocchi di patate (quelli per il puré istantaneo, di buona qualità-facoltativo)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di miele (o malto o zucchero)
  • 3 g di lievito fresco

Per il tastasale:

  • 500 g di tastasale
  • 1 cipolla
  • cannella
  • chiodi di garafono
  • noce moscata
  • pepe
  • rosmarino
  • pepe
  • 1/2 bicchiere vino bianco

Per la crema di Asiago DOP:

  • 200 g di Asiago Dop fresco
  • 1 noce di burro
  • 1 bicchiere di latte

Altri ingredienti:

  • 1 cespo di radicchio rosso

Istruzioni

Pasta per pizza:

  • Fate sciogliere nell'acqua il lievito con il miele.
  • Mettete la farina, i fiocchi di patate, il sale in una grossa ciotola.
  • Versate l’acqua, con lievito e zucchero, e poi l’olio. Mescolate per 1-2 minuti velocemente, per far amalgamare tutti gli ingredienti.
  • Coprite con la pellicola e mettete in frigo per 20/24 ore. Il giorno successivo tirate fuori l’impasto dal frigo 2/3 ore prima di infornare e lasciarlo a temperatura ambiente. *
  • Rimpastate e fate le pieghe del primo tipo. Poi coprite il tutto con un panno umido.
  • Nel frattempo ungete la teglia e poi stendere l’impasto con le mani. Per questa pizza io ho tenuto l'imapsto abbastanza alto, per un effetto "focaccia".
  • Infornate, io a 220°C statico, funzione cottura pizza, per 20 minuti, per una prima cottura in bianco.

Per il tasta sale:

  • In un tegame fate soffriggere con poco olio la cipolla tritata finemente e poi aggiungere il tastasale e fate rosolare bene. Unite poi tutti gli aromi.
  • Fate sfumare con il vino bianco e procedete la cottura per una ventina di minuti, fino ad ottenere una sorta di ragù bianco. Assaggiate ed eventualmente regolate di sale.

Per la crema di Asiago DOP:

  • Grattugiate il formaggio e, se avete tempo, tenetelo in ammollo una ventina di minuti nel latte.
  • Poi mettete sul fuoco basso fino a farlo sciogliere. Mescolate bene con una frusta.

Assemblaggio pizza:

  • Togliete la pizza "bianca" dal forno e spalmatela con la crema di formaggio Asiago.
  • Aggiungete il tatstasale e mettete nuovamente la pizza in forno per 10 minuti.
  • Estraete dal forno e tagliare la pizza in 8 parti e su ogni spicchio aggiungete il radicchio rosso tagliato a julienne.

Note

 *Se utilizzate l’abbattitore: per 12/14 ore a temperatura controllata +5°C poi 2 ore con funzione lievitazione a +24°C)

Asiago Dop, il formaggio dell’altopiano che ha 1000 anni

Il formaggio asiago si produceva nell’altopiano da cui prende il nome fin dall’anno mille.
L’Asiago più antico, più vicino alla tradizione dei casari altopianesi e dal sapore più intenso e avvolgente, è quello Stagionato.
Nei primi anni del Novecento, dalla tradizione della zona DOP, combinata alle più innovative tecnologie casearie, è nato l’Asiago Fresco. Il gusto di questo formaggio, dolce e morbido, ne ha permesso la diffusione internazionale.
Inizialmente si usava latte di pecora, mentre dal 1500, con il progressivo aumento degli allevamenti bovini sull’Altopiano, la materia prima usata è il solo latte vaccino.

E’ un prodotto con Denominazione di Origine Protetta (DOP), la miglior garanzia di eccellenza di un prodotto agro-alimentare europeo.
Nel caso del formaggio Asiago, indica che le sue qualità sono dovute principalmente all’ambiente geografico in cui è prodotto, inclusi i fattori naturali e umani, e che la sua produzione, trasformazione ed elaborazione avviene esclusivamente nella zona di origine.

Per questa ricetta ho usato il formaggio Asiago Fresco, chiamato anche Asiago pressato, che viene prodotto con latte intero e fatto maturare per almeno 20 giorni.

Il colore è bianco o leggermente paglierino, ed è caratterizzato da un’occhiatura marcata e irregolare e dal sapore di latte appena munto; è delicato e gradevole, e si scioglie piacevolmente in bocca lasciando un’irresistibile nota dolce e lievemente acidula.

Lo corso aprile ho superato l’esame di 1° livello ONAF (organizzazione nazionale assaggiatori di formaggio) e ho avuto modo di conoscere bene anche il presidente del Consorzio di Tutela dell’Asiago Dop e a luglioo, invitata ad un evento organizzato proprio da ONAF, in una malga dell’Altopiano di Asiago ho potuto assistere alla “magia” della caseificazione di un formaggio Asiago con le tecniche che venivano utilizzate in alpeggio agli inizi del secolo scorso, fino all marchiatura a fuoco “Prodotto della Montagna” che viene riservata a quei formaggi Asiago Dop il cui ciclo di produzione e affilatura viene realizzato sopra i 600 slm.

Il tastaste

Il tastasale, o meglio il tastasal, è un prodotto che deriva dall’impasto delle salsicce e del salame freschi.

Nasce da una tradizione contadina, quando si ammazzava il maiale a casa e si confezionavano le salsicce e il salame, e con l’impasto avanzato si condiva la pasta o si faceva il risotto: ed allora era festa grande.

Il risotto al tastasal e’ diventato un piatto tipico della zona di Verona. A Vicenza, invece, si condiscono i bigoli.

Se non riuscite a reperirlo, si può anche realizzare in casa: prendete 5 etti di carne di spalla di maiale, della pancetta fresca (quantità a discrezione del proprio gusto personale), 5 grammi di sale ed abbondante pepe.

Il tutto va tritato finemente con il tritacarne. Poi si cucina con l’aggiunta di spezie, come cannella, noce moscata e chiodi di garofano, peperoncino, e, volendo, anche con qualche pomodorino verso fine cottura (come tutte le ricette ogni famiglia ha la sua. Io lo preferisco in bianco!)

Il radicchio

In Veneto c’è una gran bella produzione di radicchio, di Treviso, di Castelfranco, di Verona, di Chioggia per citare i più famosi.

A piace molto utilizzare il radicchio rosso di Treviso, sia precoce che tardivo.

Se volete sapere di più di questo meraviglioso prodotto, leggete questo mio articolo.

L’Italia nel piatto

Ecco tutte le pizze proposte dalle altre Regioni d’Italia, per L’Italia nel piatto:

banner-veneto

Liguria: Pizza dell’Andrea (blog: Arbanella di basilico)

Piemonte: Pizza con Prosciutto Crudo di Cuneo D.O.P. e Gorgonzola dolce (blog: La cascata dei Sapori)  

Valle d’Aosta: (blog: A casa di Vale)

Lombardia: Pizza Mantovana (blog: Kucina di Kiara)

Trentino Alto Adige:  La pizza coi sapori del Trentino – Alto Adige (blog: Profumi e colori)

Friuli Venezia GiuliaPizza friulana con Montasio e crudo di San Daniele  (Blog: That’s Amore)

Emilia RomagnaPizza con squaquerone e mortadella (blog: Zibaldone culinario)   

Abruzzo Pizza di Solina con patate pecorino e tartufo (Blog: Un’americana tra gli orsi)

Toscana: Pizza di farina di farro, con Pecorino Toscano DOP, Finocchiona IGP e cavolo nero (blog: Acquacotta e fantasia)

UmbriaPizza patate e salsiccia   (blog: Due amiche in cucina)

MarchePizza alla marchigiana con caciotta di Urbino e prosciutto Carpegna (blog: Forchetta e pennello)

Molise: (blog: Donne pasticcione)

LazioLa pizzetta rossa (blog: Meri in cucina)

PugliaPizza con capocollo di Martina Franca, pomodori secchi e rucola  (blog: Breakfast da Donaflor)

Campania: Pizza con il cornicione ripieno di ricotta di bufala campana DOP  (blog: Fusilli al tegamino)

Basilicata: Pizza con peperoni cruschi e scamorza (blog: La lucana in cucina)

CalabriaPizza piccantina alla moda calabrese (blog: Il mondo di Rina)  

Sicilia: Pizza alla Siciliana (blog: Profumo di Sicilia)

SardegnaS’anguli ‘e cibudda (blog: Dolci Tentazioni d’autore)  


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12 comments

elena 2 Ottobre 2019 - 14:25

mi piace l’idea dei fiocchi di patate nell’impasto mi ricorda la focaccia pugliese! e il tastaste deve essere di una bontà unica! un bacione!

Reply
elisa di rienzo 2 Ottobre 2019 - 18:45

Il tastasale è di una bontà incredibile!!!
e pure la pizza con i fiocchi di patate! hai ragione.. ricorda un po’ la focaccia pugliese!
ciao

elisa

Reply
Giovanna 3 Ottobre 2019 - 11:11

Complimenti per questa splendida pizza! Una combinazione di ingredienti che mi attira tantissimo. E grazie per tutte le dritte e le info!

Reply
elisa di rienzo 4 Ottobre 2019 - 11:28

Da provare allora!!!

ciao
elisa

Reply
Mary Vischetti 4 Ottobre 2019 - 22:27

La tua pizza mi intriga assai Elisa! Gli ingredienti sono l’uno più delizioso dell’altro e l’idea dei fiocchi di patate mi incuriosisce molto! Mio fratello, che è bravissimo a fare la pizza, aggiunge sempre un paio di patate bollite all’impasto. La prossima volta voglio provare ad unire i fiocchi! Complimenti!
Baci e buon weekend,
Mary

Reply
elisa di rienzo 9 Ottobre 2019 - 18:11

eh si…anche la mia nonna a metteva sempre le patate lesse nell’impasto per pizza e focaccia!!!
Prova con i fiocchi, viene bene!
ciao

elisa

Reply
marina riccitelli 5 Ottobre 2019 - 9:23

Elisa come al solito le tue foto parlano e invitano all’assaggio!! Grazie a L’Italia nel piatto conosco ogni volta un sacco di prodotti nuovi, tipici e molto interessanti, stavolta il tastasal! e poi complimenti per il tuo nuovo brevetto, che bello!!

Reply
elisa di rienzo 9 Ottobre 2019 - 18:10

Grazie mille Marina!
Per il tastasale.. occorrerebbe anche assaggiarlo!!
ciao
elisa

Reply
Natalia Piciocchi 5 Ottobre 2019 - 19:18

Non conoscevo il tastasale. Quante cose si imparano! Pizza molto invitante.

Reply
elisa di rienzo 9 Ottobre 2019 - 18:09

Gran cosa il tastasale!!!
ciao

elisa

Reply
milena 6 Ottobre 2019 - 19:56

Il tastasale sulla pizza dev’essere di una goduria…!
L’impasto si vede che è morbidissimo con i fiocchi di patate!
un abbraccio

Reply
elisa di rienzo 9 Ottobre 2019 - 18:08

il tastasale sta bene ovunque!!!
a prescidere! 😉
ciao

elisa

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