Gli gnocchi di ricotta e barbabietola sono accattivanti, molto semplici da fare e sempre di riuscita garantita!
Gli gnocchi con la ricotta sono quelli che più spesso faccio, molto più degli gnocchi di patata (qui la ricetta degli gnocchi di patata alla vicentina).

Questo tipo di gnocchi a base di ricotta e parmigiano, realizzati con gli spinaci, in Toscana si chiamano “gnudi“, ovvero “nudo”, “spoglio” perché si tratta del classico ripieno dei ravioli, ma è un ripieno nudo, senza nessuna sfoglia che li ricopre.
Trovate la mia ricetta degli gnudi qui, e anche tutta la loro storia.
Questa volta ho voluto farli con la barbabietola: non hanno un colore bellissimo?

Gnocchi di barbabietola e ricotta
Ingredienti
- 300 g barbabietole lessate
- 300 g ricotta asciutta
- 80 g farina tipo 0
- 1 uovo (facoltativo)
- 2 cucchiai Parmigiano Reggiano (grattugiato)
- qb noce moscata
Condimento:
- qb burro
- qb semi di papavero
- qb foglie di salvia fresca
- qb Parmigiano Reggiano
- qb scorzette di limone (facoltativo)
Istruzioni
- Frullate le barbabietole lessate e fatele scolare per almeno 1 ora in frigorifero poste in un colino poggiato su una ciotolina (anche una notte intera). Poi unitele alla ricotta setacciata, formando una crema.
- Aggiungete l'uovo, mescolate, quindi aggiungete il parmigiano e pian piano la farina fino a che l'impasto non sarà più asciutto, ma comunque un po' appiccicoso. Regolate di sale e unite un po' di noce moscata.
- Mettete l’impasto in frigo per circa 30 minuti.
- Infarinatevi le mani, prendete una piccola parte dell’impasto e fate delle palline, grandi come una piccola noce e disponetele su un vassoio infarinato.
- Se non li cucinate subito, conservateli in frigorifero.
- Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola capiente con l’acqua per cuocere gli gnocchi. Salate quando inizia a bollire.
- In un padella fate fondere il burro con la salvia (o altre erbe aromatiche).
- Fate cuocere gli gnocchi un po’ alla volta e man mano che vengono a galla, con una schiumarola, scolateli e metteteli nella padella con il burro, rosolateli pochi secondi e serviteli (oppure metteteli direttamente nel piatto e versateci sopra il burro).
- Rifinite con un po’ di semi di papavero ed eventulemente del Parmigiano grattugiato e scorzette di limone.
Note

Gli gnocchi alla ricotta e barbabietola hanno un gusto comunque delicato ma ben si accompagnano a diversi condimenti.
Può essere una fonduta di formaggio, ad esempio, oppure con una salina di zucchine e spinaci, ma secondo me, il mondo migliore per esaltarne il sapore, è un classico condimento con burro ed erbe aromatiche.
Potete scegliere tra erba cipollina, salvia, rosmarino, timo o maggiorana o anche un misto di erbe.

La barbabietola, detta anche rapa rossa
La barbabietola è un tubero ricco di sali minerali, vitamine e antiossidanti. Tra le sue proprietà sicuramente quelle disintossicanti, depurative, antisettiche e mineralizzanti.
È ricchissima di vitamine del gruppo C e B, come l’acido folico, perfette per le donne in dolce attesa.
Tante sono le varietà, tra cui la Nera piatta egiziana, di colore molto scuro, la Detroit, diffusa negli Usa, e la tonda di Chioggia che, una volta tagliata, presenta anelli bianchi e rossi (bellissima! qui una ricetta con l’uso delle barbabietole).
Cercate di acquistarle fresche con la radice bella soda.

Potete conservale in frigorifero per parecchi giorni o eventualmente congelare, dopo averla fatta bollire per qualche minuto.
Fate sempre una buona pulizia, lavatela e strofinatela, eliminando le radici e le estremità.
Per preservare il colore, non togliere la buccia, sarà facile eliminarla una volta cotta.
Non buttate nemmeno le foglie, cucinatele insieme alla radice, sono buonissime.
La cottura può essere al vapore tagliata in quarti, oppure lessata, anche intera (ci vorrà circa 50 minuti).
Io la faccio spesso al forno, tagliata a pezzi, anche con altri tuberi e radici (pastinaca, daikon, rape, topinambur, carote..) a 180°C per circa 50 minuti, condita con un mistura di aceto di lamponi, zucchero di canna, sale, pepe e olio di oliva extravergine.




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