La zuppa di ortiche e aglio orsino, un piatto che ci traghetta dalle confortevoli zuppe invernali alla verde primavera.
La rubrica L’Italia nel piatto questo mese raccoglie le ricette povere del passato, dei sapori dei piatti semplici ma gustosi di chi andava per campi e per mari e questa zuppa di ortiche ed aglio orsino andrà ad arricchire le proposte di questo mese.
A fine articolo, come di consueto, i link delle ricette tipiche della altre regioni d’Italia.
Le erbe spontanee di primavera
L’uso di raccogliere le erbe spontanee commestibili appartiene ad un rito antico quanto l’uomo. I nostri avi hanno tutti chinato la schiena per raccogliere dalla terra i germogli, i fiori le foglie, le radici per cibarsi e sopravvivere.
Ancor oggi in tutta Italia, c’è la cultura del raccogliere nei campi, nei boschi, a ridosso dei fossi quelle erbe spontanee che ora sono diventate dei ricercati sapori e profumi della cucina italiana.
Zuppe, risotti, gnocchi, pesti, ripieno per la paste, torte salate e sciroppi e anche qualche dolce, hanno spesso tra gli ingredienti principali le erbe spontanee con il loro sapore spiccato e importanti proprietà medicinali soprattutto depurative e diuretiche.
Proprio per quest’ultima qualità le erbe alimentari sono raccolte soprattutto nel corso della stagione primaverile e all’inizio dell’estate, quando l’organismo ha bisogno di purificarsi dalle scorie in eccesso accumulate in inverno.
Nel nome di origine popolare spesso dialettale delle erbe si rivela spesso la caratteristica più saliente della pianta, la sua peculiarità, la sua qualità organolettiche e medicinale e delle credenze cresciutele attorno.
Zuppa di ortiche e aglio orsino
Ingredienti
Per la zuppa:
- 400 g di ortiche
- 200 g di aglio orsino
- 2 patate tagliate a cubetti
- 1 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 1 lt di brodo vegetale
- qb olio extravergine di oliva
- 1 limone
- sale
- pepe
Per accompagnare:
- 1 patata
- 1 cipolla
- qb fiori eduli
- qb crostoni di pane di ortica*
- qb olio di oliva extravergine (anche aromatizzato all’aglio orosino)
Istruzioni
Preparazione della zuppa:
- Tagliate a cubetti la cipolla e le patate, affettate l’aglio e mettete il tutto in una padella con un cucchiaio di olio.
- Fate appassire per 5–10 minuti finché le verdure si saranno ammorbidite. Poi aggiungete il brodo e cuocete a fuoco lento per 10 minuti.
- Unite le ortiche e le foglie di aglio orsino ben lavati e cuocete a fuoco lento per 30 minuti. Regolate di sale e pepe.
- Togliete dal fuoco e frullate con un frullino ad immersione e aggiungete una spruzzata di succo di limone.
Preparazione dell'accompagnamento:
- Tagliate la patata a dadini e lessatela per pochi minuti, finché sarà tenera. Scolatela e tenetela da parte.
- In un tegame mettete la cipolla affettata finemente con 2 cucchiai di olio di oliva e un pizzico di sale e fate appassire a fuoco lento, mescolando ogni tanto. Aggiungete i dadini di patata e fateli rosolare.
Preparazione del piatto:
- Disponete nelle ciotole la zuppa di ortiche e aglio orsino e guarnite con le patate e le cipolle spadellate. Decorate con qualche fiorellino edule, anche di aglio orsino.
- Condite con un filo di olio (potete anche farlo insaporire con qualche foglia di aglio orsino) e servite con dei crostini di pane, conditi con dell’aglio orsino tritato e olio.
Note
L’ortica
In questa zuppa la protagonista è l’ortica, una pianta perenne che cresce dappertutto.
Ha foglie lanceolate con margine dentato e sia i fusti che le foglie sono coperte da peli urticanti. Mettete sempre dei guanti per pulirle.
La medicina popolare le attribuisce proprietà:
- diuretiche
- depurativa
- alcalinizzante
- vasocostrittrici (contrae i vasi sanguigni),
- analgesiche
- espettoranti
- emostatiche (ferma le emorragie)
- astringenti
- ferro e l’acido folico stimolano la produzione dei globuli rossi.
In cucina si consumano i germogli e le foglie più tenere, perfette per zuppe, risotti e focacce.
L’aglio orsino
L’aglio orsino è la versione selvatica del comune aglio. È una piantina officinale spontanea, aromatica, di gradevole aspetto, commestibile ricca di numerose proprietà come quella di abbassare il tasso del colesterolo e antibiotica (molto più efficace rispetto a quella dell’aglio tradizionale).
Inoltre, svolge una potente azione purificante, antimicotica e antifungina ed è in grado di ridurre la presenza di metalli pesanti nel sangue.
Contiene anche una buona quantità di vitamine e minerali, ed è il cibo preferito degli orsi (da qui l’origine del nome ‘orsino’) che, appena si svegliano dal lungo letargo invernale, ne mangiano grandi quantità per riacquistare le forze e riattivare le funzioni vitali.
In Italia è presente in tutto il territorio: in primavera cresce spontaneo nei luoghi umidi, nei boschi ombrosi, nei prati, accanto ai ruscelli, ai laghi.
Sia le foglie, che il bulbo, che i fiori sono ottimi per aromatizzare i piatti, essere utilizzati per infusi, frittate, minestre senza gli inconvenienti dell’aglio.
L’Italia nel piatto
“Le ricette povere e semplici del passato ” è il tema della rubrica de L’Italia nel Piatto per il mese di aprile.
Io ho proposto questa zuppa di ortiche e aglio orsino, di seguito i suggerimenti delle altre Regioni d’Italia.

Liguria: Sbira o zuppa di trippa (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: Torta Verde con riso e spinaci della nonna (blog: La cascata dei Sapori)
Valle d’Aosta: Frittata alpina “fritò de montagne” (blog: Delizie & Confidenze)
Lombardia: Minestra Mariconda (blog: kucina di Kiara)
Trentino Alto Adige: Bro Brusà o Zuppa di farina abbrustolita (blog: Profumi e colori)
Friuli Venezia Giulia:
Emilia Romagna: Le zavardone (blog: Zibaldone culinario)
Abruzzo: La Pizza Scima abruzzese (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: La sbroscia, zuppa antica della Versilia (blog: Acquacotta e fantasia)
Umbria: Passato di fave – Ricetta con fava cottora dell’Amerino (blog: Due amiche in cucina)
Marche: I frascarelli (blog ospite: Taartetaina)
Molise: Cicoria ricamata (blog: TartetaTina)
Lazio: L’acquacotta alla viterbese (blog: Meri in cucina)
Puglia: Capriata martinese (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Cardilli, pomodori e pane (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: L’acquasale dei pastori: ricetta povera della cucina lucana (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Pani cu ‘u salaturi (blog: Il mondo di Rina)
Sardegna: Minestra ‘e Merca (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Pasta alla Paolina (blog: Profumi di Sicilia)
per voi!
Ho raccolto più di 40 ricette della tradizione del Veneto in questa pubblicazione:
La mia cucina, ricette della tradizione veneta.
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12 comments
L’ortica è forse l’unica erba che ancora non mi sono decisa a cucinare, devo rimediare, questa zuppa è favolosa.
Tantissimi auguri di Buona pasqua
ma veramente non l’hai mai cotta?? devi rimediare, certo!!
auguroni!
elisa
Ciao Elisa bella, colorata e saporita questa zuppa! Auguri 🙂
Grazie mille!
ciao e auguri!
elisa
bellissima la tua proposta e poi, diciamocelo, il verde delle ortiche è diverso, brillante e che piùverdenonsipuò… complimenti anche per le foto! un abbraccio e tanti auguri!
Si, vero! se ben trattate le ortiche hanno un bellissimo colore e anche l’aglio orsino contribuisce!
grazie mille
elisa
Una zuppa indubbiamente ricca di gusto, che rispecchia perfettamente il tema di questo appuntamento.
Mi piacciono moltissimo questi piatti realizzati con ingredienti semplici, che sanno di tradizione.
Un ottimo piatto confortevole e gustoso.
decisamente un piatto semplice, con le Erbette prese nei campi e giusto due patate!
e che bontà!
grazie Sabrina,
elisa
Una zuppa veramente invitante e non solo per le tue bellissime foto.
Ecco io con le erbe selvatiche non abbiamo molto feeling perché le conosco poco, a parte l’ortica che quando la trovo la raccolgo.
Le erbe selvatiche meritano di essere provate!
grazie,
ciao!
elisa
Non sai quanto mi piacerebbe essere in grado di riconoscere le erbe per poterle raccogliere, ci penso da tanto tempo e chissà se esiste un corso o un gruppo con cui poter imparare quest’arte! Ma torno al tuo piatto per dirti che mi piace tantissimo e che sarei tanto curiosa di assaggiarlo! Un abbraccio
Ciao Meri, ti dirò che purtroppo nemmeno io riesco ad andare per campi a raccoglierle. Le riconosco quando so cosa sono ma non sono nemmeno io un’esperta.
Però su nostri colli organizzano (organizzavano) delle uscite a raccogliere le erbe selvatiche con tanto di spiegazione.
Mi sono sempre riproposta di farlo, ma per ora non ancora fatto!
grazie,
ciao!
elisa