Pantelleria è un piccolo gioiello nel mar Mediterraneo, una meravigliosa isola vulcanica più vicina all’Africa che all’Italia, perfetta per chi vuol scappare dai frenetici ritmi della vita di tutti i giorni, però non è per tutti: “o la ami o la odi“. Noi l’abbiamo amata!
Ora vi racconterò perchè l’abbiamo amata, ma vi descriverò anche quelli che possono essere gli aspetti che potrebbero far sì che quest’isola non sia la meta giusta per le tue vacanze.
A partire dal fatto che Pantelleria non è una meta per una vacanza, ma è un vero e proprio viaggio.
Pantelleria: perchè ci ha conquistato
Pantelleria è un’isola che ti permette di stabilire subito un fortissimo contatto con la natura, è un’isola che ti regala un’energia incredibile, un’isola con cui devi entrare in armonia per poterla vivere, attraverso tutti i 4 elementi ben presenti qui: terra, acqua, aria e fuoco.
La TERRA,
che ha Pantelleria è nera, intensa, puntellata dal verde della macchia mediterranea, dal bianco dei tetti e, in primavera, dal giallo dei suoi fiori;
Il VENTO,
una presenza costante a Pantelleria, a volte leggero a volte incredibilmente forte, per giorni è una carezza, in altri una violenta sferzata;
L’ACQUA,
del mare profondo, misterioso, sempre presente. Ma anche di quell’acqua che arriva poco dal cielo e del’eroismo dell’uomo che fa di tutto per preservare quel poco di umidità della notte per poter sopravvivere.


Il FUOCO,
che si fa sentire sotto i piedi, nelle mani, che arriva dalla terra, ma anche dall’aria e dal mare.
Pantelleria offre molto di più di una vacanza, Pantelleria è un vero e proprio viaggio.
Vi propongo ora questo brano che avevo letto prima di partire, trovato in un gruppo su Facebook dedicato a Pantelleria, di cui purtroppo, ora, non sono più riuscita a recuperare l’autore.
Ma ve lo voglio riportare perchè riassume in poche righe quello che è realmente Pantelleria, ho ritrovato tutto quello che mi ha conquistato di quest’isola.
Pantelleria è:
Un viaggio dove l’Europa viene accarezzata dall’Africa,
Un viaggio tra rocce laviche scolpite da grandiosi artisti,
Un viaggio tra i profumi del Mediterraneo portati dal vento,
Un viaggio tra i colori caldi e stridenti di terre laviche,
Un viaggio tra i colori freschi di cale incontaminate,
Un viaggio tra i colori accesi di tramonti infuocati,
Un viaggio tra sapori a volte delicati, a volte decisi, che incontrano l’Africa,
Un viaggio tra sentieri di polvere e rocce scavati dal tempo e dagli elementi,
Un viaggio in un mare cristallino che a volte ti culla ed a volte ti maltratta,
Un viaggio dove non importa tanto il tempo che ci impieghi, ma piuttosto come lo impieghi,
Un viaggio tra gente vera estremamente cordiale e ospitale che ti farà sentire a casa sulla loro isola.
Insomma Pantelleria è veramente la Perla Nera del Mediterraneo,
e in quanto tale nella sua unicità, forse non per tutti.
Scritto da un viaggiatore in un gruppo pubblico “Pantelleria” su FB
10 motivi per cui Pantelleria potrebbe non fare per te
1) Non andare a Pantelleria se ami la spiaggia (a Pantelleria non ci sono spiagge ma solo baie e cale incastonate tra le rocce);
2) Non andare a Pantelleria se vuoi passare la giornata al mare su un lettino all’ombra del tuo ombrellone (a Pantelleria non avrai né lettini né ombrelloni);
3) Non andare a Pantelleria se vuoi arrivare comodo e parcheggiare a pochi metri dal mare (molto spesso, per raggiungere le baie più belle, dovrai percorrere sentieri tra piante anche spinose e rocce, e saranno sempre in pieno sole);
4) Non andare a Pantelleria se non ami nuotare (il mare è da scoprire, da vivere, è Pantelleria stessa);




5) Non andare a Pantelleria se hai bambini che vogliono giocare con secchiello e palette in riva al mare (a Pantelleria, ci sono tante altre cose da fare, ma queste no!)
6) Non andare a Pantelleria se non ami il vento (Pantelleria è figlia del vento, è uno dei suoi elementi);
7) Non andare a Pantelleria se lo scopo della tua vacanza è fare festa notturna (locali, lounge bar, beach bar ce ne sono, soprattutto nella zona di Scauri, ma non è il punto forte dell’isola. Sicuramente più facile godersi un aperitivo al tramonto, ma una vera e propria vita notturna a locali, no);



8) Non andate a Pantelleria se cerchi il paesino dove passeggiare la sera tra bancherelle, negozietti carini, paninerie, dove fare shopping (la città di Pantelleria va bene per andare in pescheria a prendere dell’ottimo pesce fresco, o per acquistare strepitosi arancini o i ravioli panteschi da magiare a casa, o gustarsi, in un semplice baretto del porto, una buona granita e brioche, fare il pieno di carburante all’auto, ma nulla più);



9) Non andare a Pantelleria se vuoi risiedere in un albergo o villaggio turistico tutto comodità, all-inclusive e baby club (a Pantelleria sono pochissime le strutture ricettive di questo tipo. Pantelleria va vissuta in un dammuso e questo non significa non vivere in comodità, ma diversa!);




10) Non andare a Pantelleria se vuoi muoverti in un comodo SUV (a Pantelleria solo lo scooter si muove con agilità tra le strette e ripide stradine! Ottime alternative, ma le uniche, una bella spiaggina Mehari o una stretta Panda!)


Qualche informazione pratica
Non mi soffermerò su cosa vedere a Pantelleria, nel dettaglio.
Pantelleria è un’isola piccolissima (un perimetro di 52 km) che quindi visiterete per lungo e per largo senza bisogno di particolari indicazioni e suggerimenti. In ogni caso sul mio profilo Instagram trovate una raccolta di foto e indicazioni di tutto il nostro soggiorno. (cliccate)
DOVE ALLOGGIARE
Noi abbiamo affittato in un meraviglioso Dammuso tra Cala Levante e l’arco dell’Elefante, quindi sul lato Est dell’Isola che io ho trovato essere la zona naturalisticamente più bella.
La posizione era ottima, comoda sulla strada provinciale perimetrale, vicinissima al centro di Tracino (per le spese di tutti i giorni) e potevamo anche raggiungere il mare a piedi, anche se ogni giorno ci si muoveva alla scoperta dell’isola.
Il nostro Dammuso, oltretutto, aveva un stupenda posizione con vista su cala Levante e sull’Arco dell’ Elefante, regalandoci, delle albe favolose.


Per la prima volta, in una vacanza al mare, ho trovato molto utile la presenza della piscina dove risiedevamo.
La mattina, con calma, si prendeva l’auto e si andava alla scoperta di una nuova baia, quindi camminata, bagno, snorkeling, poi si stava un po’ seduti sulle rocce a godersi il sole per poi ributtarsi in acqua.
Ma non è un mare dove poter trascorrere una giornata, quello di Pantelleria. Quindi verso le 14 si mangiava qualcosa e poi si trascorrevano le ultime ore della giornata in relax in piscina, tra le risate e i giochi dei bambini.
Per il dammuso vi lascio questo contatto: https://ildammuso.com/it/dammusi/


QUANTO TEMPO FERMARSI
Noi abbiamo soggiornato a Pantelleria 2 settimane (agosto 2021) convinti che fosse il tempo giusto per un’isola così piccola. Ma poichè noi ne siamo rimasti incantati, avremmo potuto fermarci anche molto di più!!
DOVE MANGIARE
Se volete mangiare fuori-dammuso prenotate per tempo, se andate in alta stagione. I locali a Pantelleria non sono tanti e si riempiono facilmente. Ecco alcun ristoranti che abbiamo provato e che meritano una visita:
L’osteria Il Principe e il Pirata, a Punta Karace, bel ristorantino sul mare, mangiato bene.
Ristorante Bar La Vela per un pranzo al mare, a Scauri.
La favarotta, per una cena pantesca sotto i carrubi.
A pranzo, di rientro dal mare fermatevi al food-truck Sea food –Al Bivio (vicino a punta Spadello), fanno dei panini al pesce e piccole altre specialità di mare, al momento come vuoi tu, eccezionali!
Consiglio di organizzare un bell’aperitivo con degustazione vini/cibo in una delle tante cantine dell’isola (Cantina Basile, Coste ghirlanda, De Bartoli, e tante altre).







SPECIALITA’ GASTRONOMICHE E DOVE COMPRARLE
Un altro aspetto di Pantelleria che vi conquisterà sarà il cibo. Tra le specialità che dovrete assolutamente assaggiare ci sono:
- i capperi (declinati in tutte le possibili sfaccettature: boccioli, frutti e foglie!)
- il cous cous pantesco di pesce;
- i ravioli amari (che amari non sono, ma ripieni di ricotta e menta);
- un piatto di spaghetti con il pesto pantesco;
- l’insalata pantesca con pomodori, patate, cipolle rosse, olive e capperi;
- lo sciakisciuka o caponata pantesca;
- la tumma, formaggio fresco, regina degli antipasti da servire condita con olio, sale e capperi;
- I’irresistibile bacio pantesco, fritelle farcite con ricotta e gocce di cioccolato;
- brioche e granita (alle mandorle, ai gelsi, al limone…)






Ecco alcuni indirizzi da segnarvi:
@ Da non perdere l’azienda agricola Emanuela Bonono: fate una bella spesa e poi fatevi spedire a casa tutto. Capperi, oli, marmellate e il sugo di pomodoro è poesia!
@ Panificio Mangiaforte a Pantelleria: ottimi arancini e ravioli;
@ Panificio Terremoto a Khamma, fantastiche focacce, arancini, dolci…
@ La nicchia, tutto il mondo dei capperi in tutte le sue sfaccettature! Da non perdere il museo.
@ La portella a Tracino: è un ristorante-pizzeria. Non abbiamo mai mangiato sul posto perchè il locale è veramente da “restaurare”, però abbiamo ordinato qualche volta da asporto per poi cenare nel nostro bel dammuso. Il Cous cous pantesco che fanno non lo dimenticherò mai!



Le mie letture pantesche
Proprio qualche mese prima della nostra vacanza, anzi viaggio, a Pantelleria è uscita una bellissima non-guida/non-magazine/non-libro fotografico edito da Erato Mediterraneo: Pantelleria, una guida in memoria poetica. Bellissime letture, splendide fotografie.
Paolo Rumiz, Il ciclope, Feltrinelli, 2015
Giosuè Calaciura, Pantelleria l’ultima isola, La Terza , 2016
Sospesa tra noi e l’Africa, drammatica e soave, inquietante e dolcissima, nera di lava e d’ossidiana, verde di uva di Zibibbo, di capperi e ulivi, azzurra di lago, indaco di mare, Pantelleria è un’isola limite.
Pantelleria è bellezza. Esuberante di venti, di mare, di odori. Di vulcano. La sua natura estrema, nei millenni, ha costretto a trovare soluzioni, a contendere, pietra dopo pietra, terra alla lava, a opporre intelligenza alla ferocia dello scirocco e del maestrale. Isola di approdi perenni: è stata fenicia, romana, bizantina, araba, normanna, spagnola.
Pantelleria è un confine non solo geografico, è una frontiera che accoglie, è un luogo che ci ricorda quanto sia fragile e al tempo stesso eccezionale la condizione umana.
Giosuè Calaciura, Pantelleria l’ultima isola
Per qualsiasi ulterior richiesta scrivetemi pure”
Ciao
vi aspetto su INSTAGRAM, FACEBOOK
2 comments
Pantelleria mi I Teresa alloggiare nel Damaso con piscina .
Possibile?
Nell’articolo ho messo il Link dove può far richiesta, https://ildammuso.com/it/dammusi/.
elisa