La shakshuka è un piatto a base di uova tipico magrebino e mediorientale che vi propongo in una versione in “verde” con verdure di primavera, in particolare con il tarassaco.
Il tarassaco è il protagonista del mese per il progetto “erbe e fiori del piatto” e quindi a fine articolo troverete i link ad altre quattro ricette realizzate dalle componenti del team con questo ingrediente!
Shakshuka un piatto vegetariano in rosso o in verde!
Letteralmente Shakshuka significa, dall’arabo “mescolato”, “mistura” ed è una ricetta tradizionale molto diffusa in Israele a base di uova affogate in un sugo di pomodoro e peperoni, molto speziato, e servito con pane pita o labneh, il formaggio realizzabile in casa con lo yogurt.
Ma come dicevo in apertura le origini sono in realtà magrebine, in particolare dalla Tunisia, zone da cui sono arrivati gli ebrei emigrati in Palestina a partire dalla metà del ‘900.
Oggi questo piatto è un vero e proprio caposaldo della cucina israeliana, una sostanziosa portata preparata per colazione o pranzo e che varia a seconda delle stagioni per gli ingredienti, ad esempio si usano anche melanzane o patate, in inverno.
Un piatto vegetariano appetitoso e molto semplice da fare, e che, ovviamente, si presta a tantissime varianti; arricchito anche con carne, salsiccia generalmente, ma viene proposto pure vegano con l’uso del tofu al posto delle uova, o altre versioni in base al proprio gusto.
Esiste anche una versione verde, fatta con spinaci, biete, zucchine, od altre varietà di ortaggi. Io ho scelto di realizzare proprio questa versione Green utilizzando, principalmente, il tarassaco.
Non mancano le spezie che rimandano ai profumi mediorientali, quindi zenzero, cumino, coriandolo e peperoncino.
Se amate anche voi i profumi di queste terre allora cliccate qui per altre ricette!
Shakshuka Verde, con uova e tarassaco
Ingredienti
- 4 uova
- 1 cipolla (affettate finemente)
- 1 cucchiaino di semi di cumino (meglio se tostati e poi pestati)
- 1 pezzo di zenzero fresco (grattugiato)
- 500 g di tarassaco sbollentato (oppure mix spinaci, zucchine a fettine, fagiolini lessati o altre verdure di stagione)
- 100 g di spinacino selvatico "farinaccio " (o ortica o altra erbetta)
- 1 manciata piselli freschi
- 1 spicchio di aglio
- qb olio extravergine d’oliva
- 1 lime (facoltativo)
- qb sale
Istruzioni
- Versate dell’olio di oliva in un’ampia padella e aggiungete la cipolla affettata finemente. Fatele cuocere a calore medio per circa una decina di minuti.
- Aggiungete ora lo spicchio d'aglio (intero o triturato a vostro gusto), il cumino e lo zenzero e cuocete ancora qualche minuto.
- Aggiungete ora il tarassaco già sbollentato e strizzato, le foglie di spinacino con un po’ d’acqua. Cuocete per circa 5 minuti, in modo che le verdure si insaporiscano e si ammordiscano, mescolando. Unite i pisellini freschi e cuocete altri 2/3 minuti. Regolate il sale.
- Ora con un cucchiaio “scavate” nelle verdure quattro conche e versateci un uovo in ciascuno.
- Chiudete con un coperchio, tenete la fiamma bassa e lasciate cuocere per pochi minuti fino a che gli albumi saranno cotti.
- Portate a tavola la padella e servitene uno per ogni commensale con le verdure. Se volete accompagnarlo alla mediorientale fatelo con del pane pita o del formaggio labneh*.
Il tarassaco, noto anche come dente di leone, soffione, piscialetto
Il tarassaco è un’erba spontanea molto diffusa, che sicuramente tutti conosciamo per i suoi fiori gialli sgargianti che riempiono prati e campagne a inizio primavera, o per aver giocato a soffiare su quella soffice sfera bianca che altro con è che l’infruttescenza del tarassaco.
Proprio per questa sua particolare infruttescenza, al tarassaco sono state date anche proprietà magica e molti simbolismi. Si diceva che se un innamorato soffiavano su questi frutti avrebbe avuto una premonizione sul suo amore: se tutti i piumini fossero volati via al primo soffio, l’amore sarebbe stato ricambiato; al contrario se qualche seme fosse rimasto attaccato allo stelo, il loro numero corrispondeva al tempo necessario per essere corrisposti.
Il tarassaco viene spesso associata all’immagine di libertà, distacco che permette di “prendere il volo” nella vita e voglia di ricominciare.
Spesso è più conosciuto con i suoi nome dialettali, ma si tratta sempre del tarassaco, Taraxacum officinale, una pianta perenne che nasce spontanea in tutta Italia.
Ma forse non così diffusa in tutte le tavole.
La tradizione contadina ha utilizzato il tarassaco da sempre, non solo per la sua facile reperibilità ma che per le sue ottime proprietà per il nostro organismo. Vediamole insieme.
Proprietà e benefici del tarassaco
Il suo nomignolo “piascaletto” deriva proprio da una delle sue principali proprietà. E’ infatti un ottimo depurativo e diuretico, una delle piante detox per eccellenza!
Questi altri benefici che porta al nostro organismo:
- migliora la funzionalità del fegato: aumentala produzione di bile e migliora il suo deflusso dal fegato all’intestino.
- diuretico e detossificante: le radici e le foglie di tarassaco sono ricche di potassio, minerale che conferisce al tarassaco le sue proprietà diuretiche.
- aiuta la digestione: il tarassaco è una verdura amarognola, e le sostanze responsabili del sapore amaro stimolano la produzione di saliva e acido gastrico, preparando così il nostro organismo al processo digestivo.
- toccasana per l’intestino: grazie alla importante presenza dell’inulina, una fibra solubile molto utile nella regolarizzazione del transito intestinale, ma anche per una buona protezione contro le infezioni.
- contro il colesterolo: la capacità delle sostanze contenute nel tarassaco di aumentare la produzione di bile e farla defluire in maniera più efficiente verso l’intestino comporta anche una miglior eliminazione del colesterolo in eccesso proprio per via biliare.
- previene carenze di ferro: le foglie di tarassaco offrono un buon apporto di ferro, assorbimento poi facilitato dalla presenza di vitamina C.
attenzione:
Se ne sconsiglia comunque l’assunzione in gravidanza, allattamento, anche per chi soffre di gastrite e in caso di alterazioni della funzionalità renale.
Tarassaco in cucina
Il tarassaco fa parte delle erbe spontanee edibili ed è ottimo da aggiungere alla nostra alimentazione quotidiana proprio per i suoi numerosi benefici. Cucinare il tarassaco è anche una scelta facile perchè molto reperibile, e se raccolta in una bella passeggiata in campagna, anche molto economica.
Il momento migliore per raccogliere le foglie di tarassaco è quando le piantine non sono ancora fiorite, questo perchè i principi attivi in esse contenuti sono al loro massimo.
Le parti del tarassaco utilizzate in cucina sono principalmente le foglie, ma anche i fiori sono commestibili che potete aggiungere in una buona insalata primaverile. E io boccoli si possono mettere sott’olio!
Ottimo saltato in padella con aglio e olio, oppure cotto a vapore e condito con olio e limone. Erba perfetta per arricchire le frittate ma anche come ingrediente per torte salate, per fare risotti e zuppe.
Ti ricordo che a fine articolo troverete rai altre 4 ricette sfiziose e diverse per l’utilizzo del tarassaco in cucina.
Progetto “Erbe e fiori nel piatto”
IL TARASSACO
Ecco le ricette proposte da Erbe e Fiori nel piatto
Daniela Boscariolo, blog “Timo e lenticchie”: Insalata di dente di leone
Tiziana Colombo, blog “Nonna paperina”: Gnudi al tarassaco
Miria Onesta, blog “2 amiche in cucina”: Rotolo di frittata al tarassaco con cotto e formaggio
Marialuisa Maruzzella, blog “Mantra bio”: