Lo spritz è, da sempre, l’aperitivo più bevuto in Veneto ma oggi è anche il cocktail simbolo degli aperitivi italiani, ormai noto in tutto il mondo, colorato, fresco e non eccessivamente alcolico.
Ma le sue origini parlano austriaco e anche la sua versione originale non è proprio quella che intendiamo oggi.
Se volete saperne di più sullo spritz, e soprattutto come prepararlo a regola d’arte non vi resta che leggere questo articolo, scritto per la rubrica L’Italia nel piatto che questo mese è dedicato proprio all'”L’aperitivo“. A fine articolo le proposte delle altre regioni d’Italia.
Qualche cenno storico sullo spritz, da bianco a colorato
Questo ormai famosissimo drink ha le sue origini tra la fine ‘700 e l’inizio ‘800, durante il periodo della dominazione asburgica del territorio Lombardo-Veneto.
Si racconta che gli austriaci abituati a bere birra, quindi a bassa gradazione alcolica, non sopportassero bene i vini veneti, dal “grado” decisamente più elevato, e così prese piede l’abitudine di spruzzare nel bicchiere un po’ di acqua frizzante per alleggerirli un po’.
Da qui il termine spritz, dal tedesco spritzen, cioè spruzzare.
Questa usanza austriaca di aggiungere dell’acqua al vino è ancora molto diffusa, tanto che in Friuli se chiedete uno spitz vi verrà servito proprio quello bianco, quello originale.
Una prima evoluzione si ebbe nei primi del ‘900, quando si diffusero i primi sifoni per il seltz che divenne un’alternativa all’acqua frizzante.
Successivamente si arriva allo spritz “colorato” ovvero macchiato con il bitter, il cocktail che siamo soliti bere oggi.
Si iniziò, infatti, ad aggiungere l’Aperol della ditta padovana dei Fratelli Barbieri presentato nel 1919 alla prima fiera campionaria d’Italia a Padova (che passò nel 1991 alla Barbaro 1891, diventando poi famoso nel mondo con l’acquisizione da parte del Gruppo Campari nel dicembre 2003), o il Select prodotto dai fratelli veneziani “Fratelli Pilla & co”, dal sapore amaro e secco.
Le tante varianti dello spritz
Lo spritz nacque, quindi, bianco per poi colorarsi di bitter successivamente.
Ma oltre a queste prime versioni di spritz macchiato negli anni se ne sono aggiunte molte altre: rosso con il Campari (il mio preferito), ma anche le varianti scure con il Cynar, la China Martini o Vermouth in Piemonte.
Anche la base di vino cambia tra provincia e provincia: a Padova si mette come base il vino bianco frizzante, a Treviso si usa assolutamente il prosecco e a Venezia il vino bianco fermo.
In giro per l’Italia varia anche il nome Bianchin (nel milanese), il Pirlo (a Brescia), lo Spruzzato (Piemonte).
E poi ci sono le versioni stravaganti: Spritz al melograno, Spritz al rosmarino, quello al rabarbaro e quello allo zenzero, chissà quante altre versioni!


spritz euganeo

Da qualche anno è comparso anche lo Spritz Euganeo, marchio registrato, che ho avuto il piacere di assaggiare offertomi proprio dall’ideatore Pino Cesarotto dell’Enoteca di Arquà Petrarca.
Si tratta di uno spritz bianco preparato con il moscato fior d’arancio, poi con un ingrediente segreto in grado di smorzare il sapore dolce del fior d’arancio ed una giuggiola al posto della classica oliva, altro prodotto tipico del territorio di Arquà Petrarca.
Come preparare uno spritz, l’aperitivo veneto
Non è facile dare la ricetta perfetta dello spritz, perchè tante sono le varianti e le interpretazioni, come abbiamo visto.
Vi propongo la ricetta dello Spritz classico veneto e quella che è diventata diffusa come Spritz-cocktail, tanto da essere riconosciuta anche dall‘International Bartenders Association (IBA), l’organizzazione internazionale che ha lo scopo di rappresentare i barman presenti in tutto il mondo.
Elementi fissi sono: vino frizzante + acqua gassata o seltz + bevande alcolica prescelta (la più diffusa: aperol o campari?).
A concludere l’opera una fetta di arancia o limone, ghiaccio e un’oliva.
Lo spritz
Ingredienti
Lo spritz veneto ricetta classica:
- 1/3 di vino bianco frizzante
- 1/3 di bitter
- 1/3 di acqua frizzante
- ghiaccio (facoltativo)
Lo Spritz-cocktail ricetta ufficiale IBA:
- 6 cl di prosecco
- 4 cl di Aperol
- qb spruzzata di soda/seltz
- qb ghiaccio
- 1 oliva verde
- 1 fetta di arancia
Istruzioni
- Riempite di ghiaccio un bicchiere (calice di vino o un bicchiere basso rock/old-fashioned) e versate nell’ordine il vino, il bitter e infine l’acqua o il seltz.
- Mescolate e guarnite, se volete, con una oliva infilata in un lungo stuzzicadenti e una fetta d’arancia.
Vino, spunciotti e condivisione: questo l’aperitivo veneto
Se c’è da brindare a qualcuno state certi che in Veneto lo si fa con un bicchiere di buon vino o uno spritz durante un aperitivo, il momento più sacro della giornata.
Il piacere più grande è proprio lo stare insieme, dopo una giornata di lavoro e condividere con gli amici un aperitivo, un bicchiere di vino due cicchetti e qualche risata.
Lo spritz va sempre accompagnato con cicchetti, spunciotti, bocconcini, che le osterie propongono sempre in grande varietà. Purtroppo, oggi, in molto locali ci si limitata a patatine e noccioline!
Ecco alcune preparazioni che dovrebbe accompagnare un vero spritz veneto!
- polpettine di carne
- crostino o quadrotta di polenta con baccalà mantecato
- crostini con formaggi e salumi locali, in particolare con soprèssa vicentina e formaggio Asiago
- fritti misti
- tramezzini triangolare farcitissimi o tartine
L’Italia nel piatto
“L’aperitivo” è il tema della rubrica de L’Italia nel Piatto per questo mese: ecco di seguito i suggerimenti delle altre Regioni d’Italia. Diamo il benvenuto nel team a Giuliana Fabris, bravissima collega autrice del blog La Gallina Vintage!

Liguria: Frittata di cipolle (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: (blog: La cascata dei Sapori)
Valle d’Aosta: Polentine dorate con crema di broccolo e tonno (blog: Delizie & Confidenze)
Trentino Alto Adige: I sapori del Garda e di Funes in un aperitivo (blog: Profumi e colori)
Lombardia: Mini sbrodolone al Grana Padano (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: Punte di asparagi e San Daniele croccante, infusione di basilico (Blog: La gallina vintage)
Emilia Romagna: Stecchi alla Petroniana (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Hummus di cicerchie con grissini al farro e cipolla (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Crostini alla chietina (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: Panigacci e tagliere toscano (blog: Acquacotta e fantasia)
Marche: Il chichiripieno, la focaccia ripiena di Offida (blog: forchetta e pennello)
Molise: Aperitivo molisano (blog: TartetaTina)
Lazio: (blog: Meri in cucina)
Puglia: Cozze fritte (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Panzarotti napoletani (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: Aperitivo in Basilicata (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Aperitivo alla calabrese (blog: Il mondo di Rina)
Sardegna: Polpettine di Purpuzza con cuore filante di Dolce sardo (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Aperitivo siciliano sapori e profumi di un isola (blog: Profumi di Sicilia)
Idea regalo per voi o per un amico
Se le ricette della tradizione vi appassionano potete acquistare il mio libro, disponibile su Amazon
“La mia cucina, ricette della tradizione veneta“

ciao!

14 comments
Delizioso Spritz, per fortuna anche a Genova lo preparano quasi ovunque!!!
immagino!!!
Lo spitz ormai è ovunque!!
ciao,
Elisa
Non sono molto ferrata sugli aperitivi ed è stato quindi molto interessante scoprire la storia e le varianti dello spritz
Grazie Manu
Ora non resta che provare!
cia
elisa
Uno spritz non si rifiuta mai! Ed ora che so anche della variante bianca, ho la scusa per un bis!
ahh!!!
se stai a guardare i colori, altro che bis!!!
un abbraccio,
elisa
Come sempre ci hai regalato un articolo interessantissimo Elisa! Lo Spritz ha proprio una bella storia e ora so anche come farne uno come si deve. Lo proverò presto!
Bacio grande,
Mary
Grazie Mary!
e allora buon aperitivo!!
ciao
elisa
Articolo molto interessante. Un omaggio doveroso alla tua regione per questo tema.
eh sì… non potevo non dedicargli un articolo!!
ciao
elisa
Davvero molto interessanti tutte queste informazioni!
Lo spritz è davvero diventato famoso e, hai ragione, simboleggia proprio l’ aperitivo italiano nel mondo. In questo periodo vedo moltissimi turisti stranieri passeggiare qui per Torino, un po’ per l’imminente Eurovision ed un po’ per l’ aumento dei voli low-cost dalle tante città europee, e molto spesso li sento ordinare proprio lo Spritz.
A presto
Eh sì!! lo immagino!
E uno spitz a Torino me lo verrei a bere anch’io!
Per poi passare qualche vostro buon vino!!
ciao
elisa
Conosciutissimo!!!!! Un bel post, ricco di info. Da stampare e conservare.
Grazie!!
elisa