Il Vov è un antico liquore fatto con il tuorlo d’uovo, una sorta di zabaione liquoroso, nato alla fine dell’800 a Padova, un liquore che non mancava mai nel carrello dei nostri nonni.
Ha un color solare, un gusto così caratteristico difficile da dimenticare, sa di buono e genuino, ed è un liquore nato dall’esigenza di non sprecare, quando il “non sprecare” era necessario e sincero.
“Vini, liquori ed infusi” è il tema di questo mese per l’Italia nel piatto e questa è la mia proposta per Il Veneto! A fine articolo i link a tutte le altre proposte dalle diverse regioni d’Italia.
La storia del Vov ha inizio a Padova
La storia del liquore Vov ha inizio a Padova nel 1845, in via dei Servi, un tratto della odierna via Roma, già allora strada centrale ricca di negozi, pasticcerie e caffè, tra cui quella di Gian Battista Pezziol che produceva cioccolata e confetteria.
La sua creazione partì da un nobile prodotto di scarto, in quanto Pezziol produceva soprattutto torrone, per la cui ricetta utilizzava l’albume di moltissime uova e, di conseguenza, gli restavano tantissimi tuorli in esubero, nonostante cercasse comunque di sfruttarli o di donarli.
Decise così di trovare un utilizzo per quelli tuorli e prova a mescolarli con il vino Marsala, aggiungendo un po’ di alcol e zucchero per trasformarlo in un liquore all’uovo, che inizialmente si chiamava proprio “vovi“, ovvero uova in dialetto veneto.
Questa preparazione ebbe subito un grandissimo successo anche al di fuori del Veneto tanto che si decise di dargli un nome più adatto: nacque il VoV.

Nel 1856, dopo solo 11 anni dalla sua creazione, il VOV conquista tanti riconoscimenti tra cui il prestigioso brevetto con l’aquila a due teste degli Arciduchi d’Austria, in quel periodo nord Italia era governato dall’Impero Austriaco, con la principessa Sissi e Francesco Giuseppe d’Austria.
Il Vov fin da subito fu riconosciuto come bevanda ricostituente, tanto che durante la Seconda guerra mondiale i soldati la scelsero come bevanda ufficiale.
Venne chiamata VAV ovvero “Vino Alimento Vigoroso” e invece che nella bottiglia di vetro veniva confezionato in cartone pressato vetrificato, per un più agevole trasporto.
L’azienda G.B. Pezziol divenne nel 1935 proprietà dei fratelli padovani Dalle Molle resi famosi anche per aver creato nel 1948, il celebre liquore al carciofo Cynar. Nel 1955 fondarono il Gruppo Grandi Marche Associate in cui confluirono 5 grandi aziende del settore liquoristico italiano.

Negli anni 60/70 arriva il vero successo, con tante imitazioni sul mercato tra cui anche il ferrarese Zabov, il liquore a base di zabaione e brandy, sponsor di diverse edizioni del Giro d’Italia, del Cantagiro e del Festivalbar (se guardate tra il link a fine articolo, troverete lo stesso liquore, il VOV, proposto anche da Zibaldone Culinario per l’Emilia Romagna!).
Negli anni ’90 invece, ha successo all’estero ma inizia un lento declino in Italia.
Oggi è un marchio ritenuto un po’ vintage ma che tuttora è l’ingrediente principale per la preparazione del bombardino, un cocktail “esplosivo” che si può degustare in tutte le baite e rifugi sulle piste da sci delle dolomiti, nei mercatini natalizi del nord-Italia, con brandy e guarnito di panna montata e naturalmente con il VOV. Grazie. questo Cocktail il liquore all’uovo e tornato in auge.
Nel 2000 il Vov passò alla Società Italiana Liquori (SIL) e poi, acquisito dalla Molinari nel 2012, e la produzione del vov si è quindi spostata negli stabilimenti di Moncalieri, Torino.
La bottiglia, un’icona vintage
La bottiglia del VOV, icona nel mondo dei liquori italiani, con la sua particolare bottiglia di vetro bianco ha mantenuto questo aspetto fino ai giorni nostri.
Ancora oggi vediamo la scritta tridimensionale gialla su sfondo blu e l’immagine della Basilica di Sant’Antonio di Padova, a memoria delle sue origini padovane.
La modifica che è stata apportata con i tempi è sulla bottiglia, che non è più di vetro bianco, ma ha un foglio di plastica incollato all’interno della bottiglia trasparente.
Vov, liquore all’uovo
Ingredienti
- 4 tuorli d'uova (anche pastorizzati)
- 400 g di zucchero semolato
- 400 g latte fresco intero
- 100 ml Marsala secco
- 100 ml di alcol a 95° per liquori
- 1 bacca di vaniglia
Istruzioni
- Portate a bollore il latte con i semi delle vaniglia e metà dello zucchero (200 g) per 2 minuti, poi spegnete.
- Nel frattempo montate i tuorli d’uovo con i restanti 200 g di zucchero. Aggiungete a filo il latte filtrato ancora caldo e continuate a mescolare. Poi aggiungete il Marsala e l’alcol, sempre continuando a montare.
- Se si dovesse formare in superficie una patina spumosa eliminatela con un cucchiaio.
- Con un telo di cotone pulito, o un colino a maglie finissime, filtrate il liquore e versatelo in bottiglie precedentemente sterilizzate e conservatele, tappate, in frigorifero.
- Prima di berlo, agitate la bottiglia per amalgamare gli ingredienti, perché il tuorlo d’uovo tenderà a separarsi dall’alcol e di conseguenza affiorare in superficie.Potete berlo fresco da frigo oppure scaldato in un pentolino a bagnomaria.
- Il Vov va conservato obbligatoriamente in frigo e consumato entro tre mesi.
Come gustare il VOV
Il VOV, questo liquore a base di uova tipico veneto, è veramente delizioso, perfetto da gustare a fine pasto. Non lo assaggiavo da tantissimi anni!
Quando ero piccola c’era sempre una bottiglia nel mobile bar e ricordo benissimo che veniva spesso offerto agli amici a cena.
Buono da solo, si può servire freddo, a temperatura ambiente, o caldo.
Ottimo anche accompagnato con biscottini di pasta frolla, savoiardi, lingue di gatto o zalèti (i biscotti di farina gialla veneziani) o servito caldo con un po’ di panna montata.
L’Italia nel piatto
“Vini, liquori, infusi” è il tema della rubrica de L’Italia nel Piatto per questo mese: ecco di seguito i suggerimenti delle altre Regioni d’Italia.

Liguria: Coniglio al Rossese (blog: Arbanella di basilico)
Piemonte: (blog: La cascata dei Sapori)
Valle d’Aosta: Crema al cioccolato e castagne con Genepy (blog: Delizie & Confidenze)
Trentino Alto Adige: Ratafià di noccioli e corniole sotto grappa (blog: Profumi e colori)
Lombardia: La rusumada, antica bevanda Milanese (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: Stinco di maiale al Cabernet franc (Blog: La gallina vintage)
Emilia Romagna: Il Vov (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Pane al Sagrantino e cipolla rossa di Cannara (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Tozzetti al vino con cioccolato e nocciole (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: La vinata e il vino picciolo (blog: Acquacotta e fantasia)
Marche: Torta al vino rosso e visciole (blog: forchetta e pennello)
Molise: Liquore milk (blog: TartetaTina)
Lazio: Caffè corretto alla sambuca (blog: Meri in cucina)
Puglia: Liquore di melagrana (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: Liquore limoncello (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: Gambrinus in versione lucana (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Liquore al bergamotto (blog: Il mondo di Rina)
Sardegna: Liquore di alloro (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Crema al Marsala (blog: Profumi di Sicilia)
18 comments
Io lo adoro questo liquore!!!!!
Non l’ho mai fatto in casa ma sempre comprato. Mi segno la tua ricetta.
da provare!!!
elisa
Mi piace tanto questo post Elisa, e non sai uanto mi piace il Vov!
allora devi farlo!!!
ciao
elisa
Adoro questo liquore!
Bellissime immagini, risaltano tutta la cremosità del VoV ed il suo colore acceso inconfondibile!
Grazie! 🙂
Grazie per la ricetta del VOV un liquore molto apprezzato e che mi fa ritornare bambina
Volevo chiedere se hai mai provato a fare questo liquore iniziando dalle uova intere, mettendo l’uovo a sciogliere nel limone … però poi … quali altri passaggi ci fossero non saprei, ricordo solo il risultato finale , che era ottimo
Complimenti per le bellissime ricette
Grazie Daniela.
No, sinceramente non ho provato dalle uova intere… ma ora mi hai incuriosito!
ciao
elisa
Non conoscevo la storia di questo famosissimo e buonissimo liquore….grazie per il post bellissimo!
Un abbraccione cara 🙂
Grazie a te!
🙂
elisa
Quanti ricordi! Anche i miei genitori lo avevano nel mobile bar e mai avrei immaginato quanta storia ci fosse dietro! La bottiglia è bellissima, mi rendo conto che non la avevo mai osservata così da vicino. Le tue foto splendide come sempre, un abbraccio
In quella bottiglia c’è tutta la storia!
Felice di averti risvegliato qualche ricordo!
ciao!
elisa
Ecco la bottiglia mitica del Vov con anche lo skyline di Padova, sai che me la ero dimenticata? Sempre buonissimo con gli zaleti poi una vera bontà!
eh sì!! bottiglia veramente mitica!!!
Da conservare!
ciao,
elisa
Non conoscevo la storia di questo liquore Elisa, grazie per il post interessantissimo! La bottiglia è stupenda, ricordo ancora quando la mia nonna materna ci spediva questa delizia in America…
Baci,
Mary
pensa te!!
che bello!
ciao, elisa
Che meraviglia e quanta storia… quante cose si scoprono di mese in mese! A presto LA
hai ragione!
elisa