L’isola di Pellestrina è un piccolo gioiello, una sottile striscia di terra tra mare e laguna di Venezia, meta preziosa per gli amanti della tranquillità, del cicloturismo, del birdwatching, dei pellegrinaggi e non da ultimi, dagli appassionato del buon cibo.
L’isola di Pellestrina è molto apprezzata soprattutto da chi desidera scoprire i luoghi meno turistici e più caratteristici della laguna veneziana. E’ la meta ideale per chi cerca luoghi autentici e tanta pace.
L’isola di Pellestrina è sicuramente unica nel suo genere, tra le più affascinanti isole della laguna di Venezia con le sue case vivacemente colorate, i piccoli campielli, i vicoli stretti, le barca dei pescatori, i tramonti mozzafiato.
A Pellestrina il tempo sembra essersi fermato.
Immaginati una strettissima lingua di terra, lunga otto miglia fra Malamocco e Chioggia, […].
[…] una vera isola fra mare e laguna difesa dalla parte del primo dai famosi Murazzi – a metà fra questa lingua sorge Pellestrina, a 15 miglia da Venezia, paese di pescatori e di marinai lungo due miglia e largo 30 passi che contiene nelle sue case ammucchiate un 8mila anime. In questo cantuccio del mondo io e Cologna abbiamo scelto il terreo pel nostro duello ad ultimo sangue con la Procedura.
Lettera ad Andrea Cassa, estate 1854, in “Nievo e Venezia”, Ippolito Nievo
Pellestrina, la consapevolezza della sua unicità
La bellissima isola di Pellestrina è una sottile striscia di terra lunga circa 12 chilometri e larga nel suo punto massimo 1,2 chilometri, ma solo 23 metri nel punto più stretto, separa da nord a sud dalla laguna di Venezia dal mare Adriatico.
L’isola conta oggi circa 4mila abitanti, ha due strade che corrono parallele ed è divisa in tre borghi: Santa Maria del Mare, San Piero in Volta, Pellestrina.
Quest’isola era abitata fin dai tempi delle invasioni dei barbari e il suo nome è legato a quello della Fossa Phillistinae, antico canale scavato in epoca romana (o forse etrusca) per collegare le varie isole della laguna.
Molte sono però le versioni sull’origine del nome. Un’altra fa derivare il nome da “pelle strana”, ovvero quella dal colore innaturale dei pescatori, bruciati dal sole.
Nel primo Medioevo fu colonizzata dai profughi padovani in fuga da Monselice, poi abbandonata per diversi anni e ricolonizzata nel XIV secolo ad opera del doge Contarini.
Tra il XV e il XVIII secolo si formò il borgo e venne poi realizzata la diga per la protezione dalle acque alte, i caratteristici Murazzi, che ancor oggi aiutano nella lotta contro le mareggiate e le inondazioni. Pellestrina, in realtà, è stata inondata solo 2 volte: nel 1966 e nel 2019 a causa della combinazione di forti mareggiate con fenomeni importanti di acqua alta.
Dal 1920 il comune autonomo di Pellestrina è divenuto frazione di Venezia.
Da sempre Pellestrina vive di pesca ma ora si punta anche al turismo slow ed esperienziale che sta portando molto turismo, molti visitatori interessati, curiosi e che sanno amare questa terra.
La rinascita di Pellestrina è legata proprio alla consapevolezza della propria unicità.
Isola di Pellestrina, cosa vedere
L’isola di Pellestrina è bella da vedere nella sua semplicità, passeggiando per le piccole vie, tra le casette colorare e imbarcazioni dei pescatori con le caratteristiche reti da pesca.
L’isola di Pellestrina è possibile percorrerla in tutta la sua lunghezza in bicicletta grazie ai percorsi cicloturistici: direi la soluzione miglior per chi vuole visitarla.
Le bici si possono noleggiare allo sbarco del vaporetto che arriva da Chioggia o dal Lido di Venezia, oppure si può arrivare direttamente con la propria, imbarcandola sul vaporetto.
Quando si arriva all’imbarcadero di Pellestrina si può solo decidere se andare a destra, direzione sud verso Chioggia e quindi verso la riserva naturale di Ca’ Roman e i Murazzi, oppure a sinistra, direzione nord verso Venezia, verso il centro di Pellestrina, con le sue casette caratteristiche e le sue chiese. La strada è una sola, o meglio due che corrono parallele, una sulla laguna e una sul mare.
Ecco qui nei seguito cosa non perdersi nella vostra gita all’isola di Pellestrina.
1) Passeggiare sui Murazzi, tra mare e laguna
Pellestrina ha dovuto sempre combattere contro la furia del mare, fino al al 24 aprile 1744 quando si diede inizio ai lavori su progetto del cosmografo ed ingegnere Vincenzo Maria Coronelli,
Fu costruita una vera e propria diga, un muraglione con grossi massi in Pietra d’Istria, cementati con pozzolana, sopra strati di ciottoli ben compatti e grosse palafitte, che permise agli abitanti dell’isola di poter vivere più tranquilli e godersi il loro mare e la loro laguna. Fu l’ultima grande opera della Repubblica Serenissima di Venezia.
I murazzi sono divisi in tre sezioni:
- quella del Lido (circa 5 chilometri tra Ca’ Bianca ed Alberoni);
- quella di Pellestrina ( 10 chilometri tra Santa Maria del Mare e Ca’ Roman);
- quella di Sottomarina (1255 metri tra il Forte San Felice e Sottomarina, ormai ricoperti da vegetazione e cementificazione e ora privi di funzioni protettive).
La parte più bella e spettacolare è proprio quella dell’Isola di Pellestrina, tra il cimitero e Ca’ Roman: vi si può camminare sopra, con la laguna da un lato e il mare dall’altro lato.
I murazzi fanno parte dei Beni del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, che ha il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.
2) Visitare la riserva naturale di Ca’ Roman, tra uccelli e spiagge selvagge
Ca’ Roman è un lembo di terra dell’isola di Pellestrina che parte dalle bocche di porto di Chioggia, ovvero la parte sud dell’isola, e si collega a Pellestrina con la diga artificiale dei Murazzi.
Ca’ Roman è un gioiello naturalistico, uno dei pochissimi ambienti dunali dell’Alto Adriatico rimasti quasi inalterato nel tempo, una vera spiaggia naturale.
La Riserva naturale di Ca’ Roman è un ecosistema unico e di eccezionale interesse naturalistico, un luogo di particolare attrazione per gli appassionati di birdwatching.
Questo perché si trova su una delle più importanti rotte migratorie d’Italia e moltissime specie d’uccelli (si parla di 190 censite complessivamente sino al 2012) la utilizzano in autunno e primavera per riposarsi e nutrirsi prima di riprendere il viaggio.
Si possono trovare uccelli marini come gabbiani corallini, gabbiani reali, sterne, beccacce, piovanelli, ma anche i cormorani cinerini, le garzette, gli svassi, il marangone dal ciuffo e i rapaci come il gheppio, l’assiolo, il falco della palude, lo sparviero.
La LIPU, associazione per la conservazione della natura, la tutela della biodiversità, la promozione della cultura ecologica in Italia, si occupa della gestione naturalistica dell’Oasi di protezione e riserva naturale di Ca’Roman. Contattandoli si può chiedere una visita guidata alla Riserva.
La visita a Ca’ Roman si effettua solo a piedi, attraverso sentieri attrezzati con pannelli didattici ed informativi. La sua spiaggia è considerata tra le più belle e selvagge del Veneto.
info: Lipu
3) Scoprire le chiese votive e il santuario dell’isola
In un’isola di pescatori non possono mancano le chiese votive, tutte con un’interessante storia da raccontare.
- la Chiesa di Ognissanti, è la più antica dell’isola (sembra risalire all’anno 1111) e si trova all’estremo sud dell’isola, il Duomo;
- la Chiesa di Sant’Antonio, edificata nel 1612 come cappella, ma fu ampliata ed elevata a parrocchia nel 1874, è in stile neoclassico con la facciata che si ispira alle chiese veneziane dell’epoca;
- la Chiesa di Portosecco, sorge dove un tempo c’era una piccola cappella detta di “Santa Maria delle Cave”, più volte amplia e ristrutturata;
- La Chiesa di San Pietro in Volta è la chiesa di Pellestrina con memoria storica documentaria più antica: la prima edificazione fu del X secolo, a ricordo della vittoria di Venezia sugli Ungari il giorno di San Pietro. Ha una facciata neoclassica veneziana decorata con degli affreschi.
Poi, meta di pellegrinaggi, è il Santuario della Madonna dell’Apparizione, che venne eretto nella prima metà del 1700 e che custodisce l’antica immagine della Vergine Maria.
La Madonna apparve a Pellestrina il 4 agosto 1716 ad un ragazzo che si chiamava Natalino Scarpa Di Giovanni detto il Muto, di fronte a una chiesetta.
Gli disse che per sconfiggere i turchi, con i quali i veneziani erano in guerra, occorreva celebrare delle messe per le anime dei morti.
Nel luogo dell’apparizione fu costruito poi l’attuale Santuario, in stile palladiano, che ancora oggi è meta di turismo religioso, soprattutto nelle settimane a cavallo dell’anniversario, la Festa della Madonna dell’Apparizione.
4) Fare un’escursione in peschereggio
Sicuramente una bellissima esperienza da fare in laguna, è prenotare un’escursione con un peschereccio caratteristico, un vecchio bragozzo, dove trascorrere qualche ora o anche una giornata intera in laguna. Sono previste soste all’isola di Pellestrina e nelle altre isole minori, ma anche per fare un bel bagno a seconda della stagione. Non manca mai la possibilità di degustare un aperitivo, un pranzo o una cena a base di pesce e di altri prodotti tipici Chioggiotti, anche a bordo, preparati sul momento.
Info qui: Visitchioggia.com



5) Gustare le prelibatezze di mare dell’isola di Pellestrina
La specialità gastronomica di Pellestrina è naturalmente la cucina di mare. Ci sono tanti ristoranti, trattorie ed osterie dove mangiare specialità a km zero.
Schie, moeche, anguille, seppie, gamberetti, canocchie e capesante, cappelunghe, peoci e caparossoli, ma anche verdure coltivate negli orti della laguna.
A Pellestrina potete assaggiare anche la cozze Mitilla, la cozza di Pellestrina, allevata tra laguna e mare aperto da Lorenzo Busetto, che ha conquistato i migliori chef italiani, tra cui Massimo Bottura e i fratelli Alajmo.
Il segreto della loro bontà sta proprio nell’unicità del luogo in cui hanno origine e nella selezione che viene fatta per far sì che nelle nostre tavole arrivi sempre il miglior prodotto.
Uno dei più famosi ristoranti di Pellestrina, e dove piace anche a me andare, è da Celeste, che da quasi 40 anni fa conoscere la tradizione veneziana pura, inizialmente con la cucina “di casa, la cucina della nonna” e oggi anche con un visione più creativa, con uno sguardo verso un futuro.
Ha una posizione unica, invidiabile, sulla laguna, e durante la bella stagione, potendo sfruttare la veranda esterna, si può cenare ammirando tramonti mozzafiato che spaziano sulla laguna, sui colli padovani fino all’arco alpino nelle giornate più terse.

Come arrivare all’isola di Pellestrina
Il modo più classico per arrivare sull’isola di Pellestrina è tramite i vaporetti in partenza da Chioggia: fa due fermate, Ca’ Roman e Pellestrina (centro).
Se si parte da Venezia, invece, la soluzione ideale è il ferry boat dal Lido di Venezia, che vi porterà all’estremità nord dell’isola.
Da Venezia si prende il vaporetto fino al Lido, poi l’autobus 11 fino agli Alberoni dove trovare il ferry-boat pronto per traghettarvi a Santa Maria del Mare, ovvero la parte settentrionale dell’isola di Pellestrina.
Oppure, altra interessante possibilità è quella di noleggiare una bici al Lido e di effettuare la ciclovia “isole della laguna di Venezia” per poi imbarcarsi sul Ferry Boat per Pellestrina e proseguire con l’escursione dell’isola in bici.
Spero di avervi fatto venir voglia di visitare questo piccolo gioiello della laguna di Venezia. Per eventuali altre informazioni, scrivetemi pure.
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