La zuppa di pane e latte era la colazione, ma anche la cena, più diffusa negli anni Cinquanta e Sessanta, realizzata con ingredienti poveri alla portata di tutti.
Vi parlerò di questo piatto, nella sua semplice preparazione, quella della tradizione, ma anche di una versione fatta da un grandissimo chef, Massimo Bottura, con gli stessi identici ingredienti, ma con una preparazione, semplice comunque, che la rende veramente golosa e appetibile: una crema di pane e latte.
“Una ricetta dedicata ai nonni” è il tema del mese de L’italia nel piatto, una ricetta dei ricordi, che ci è stata tramandata dai nonni o che che ci fa subito pensare a loro.
Visto che la rubrica è regionale, e io rappresento il Veneto, mi sono concentrata sui nonni materni, sulla nonna in particolar modo.
Chi mi segue da un po’, avrà già avuto modo di leggere che alla mia nonna cucinare e non interessava particolarmente, e nemmeno mangiare. Quindi a parte i crostoli (che vi ho già proposto la ricetta qui) e le fettuccine tirate a mano in maniera meravigliosa, una sola volta all’anno, a carnevale, nessun piatto mi è stato tramandato da lei.
Ma c’è una preparazione che mi fa subito pensare alla mia nonna Franca: pane e latte, o meglio pan biscotto e latte caldo! Quanto le piaceva! Non so se lo beveva anche a colazione, ma io mi ricordo che la sera, se poteva non cenare con il classico primo e secondo, lei si faceva una scodella di pane e latte! Era sicuramente quello che oggi noi chiamiamo suo “comfort food”.
Probabilmente con un cucchiaio d’argento in mano, truccata e vestita per bene, come piaceva sempre essere lei.
La zuppa di pane e latte, io non l’ho mia assaggiata!
Ora però vi confesso un’altra cosa: io non ho mai assaggiato una tazza di pane e latte!
Innanzitutto dall’età di 3-4 anni io non ho più voluto bere il latte, non mi piaceva più e non mi piace tuttora. Lo uso per cucinare, ma non fatemi bere un bicchiere di latte, caldo o freddo che sia. Non ho mai bevuto nemmeno un cappuccino!
Poi l’idea del pane che si inzuppa totalmente in un liquido e prende quella consistenza molliccia, beh a me non mi ha mai attirato!
Ho comunque deciso di raccontarvi di questa ricetta perché è senza dubbio la “ricetta” che più ricorda mia nonna, e poi, a parte i miei gusti personali, è una preparazione che andava alla grande nel dopo guerra, in tutte le famiglie e forse sarebbe da riprendere in considerazione nuovamente come sana colazione e merenda per i nostri figli.
Sono certa che questo piatto risveglierà tanti tantissimi ricordi!
Un’antica ricetta da riciclo, dalla versione dei nostri nonni a quella stellata
La zuppa di pane e latte ha spopolato a partire dagli anni Cinquanta, è stata la colazione e la merenda preferita di tantissimi bambini italiani, a base di due soli ingredienti, tra i più genuini e semplici e nutrienti della nostra cucina, che diventavano qualcosa di veramente confortevole. Ma era spesso anche il pasto serale, se non si poteva avere altro.
Si aveva attenzione in cucina, non si buttava nulla, e si inventavano piatti con quello che si trovava casa. Non si poteva sprecare e il riutilizzo era all’ordine del giorno.
Se avete visto recentemente il bellissimo film “C’è ancora di domani” di Paola Cortellesi, avrete fatto sicuramente caso alla zuppa di pane e latte! Ve ne parlo dopo la ricetta.
Ecco che questa diventa la ricetta del buon ricordo, queste grandi tazzine colme di latte fumante e pane inzuppato, che può tornare ad essere una buonissima e consapevole colazione anche oggi
Ora vi presento due ricette:
La zuppa di pane e latte: la ricetta tradizionale
La prima è la ricetta più tradizione, più semplice quella che faceva la mia nonna, e tante altre mamme e nonne d’Italia.
Zuppa di pane e latte della nonna
Ingredienti
- 300 g di pane raffermo
- 600 ml di latte
- qb zucchero
- 50 cl caffè o orzo (facoltativo)
Istruzioni
- Suddividete nelle due ciotole il pane tagliato a cubetti o anche in modo più grossolano, ma non troppo grandi.
- Quando il latte bolle, spegnete la fiamma e versatelo nelle tazze, zuccherate a piacere e mescolate bene.
- Se volete aggiungete nella tazza un po' di caffè o orzo.
- Fate riposare qualche minuto in modo che il pane si ammolli per bene e poi mangiate.
La crema di pane e latte: la ricetta rivisitata di Massimo Bottura
La seconda versione, invece, è una preparazione leggermente più ricercata realizzata dallo chef Massimo Bottura (3 stelle Michelin con l’Osteria Francescana di Modena, uno degli chef più famosi al mondo): crema di pane e latte.
Questa è piaciuta pure a me!!
Ogni mattina a colazione io e i miei fratelli litigavamo per gli avanzi di pane della sera prima, per inzupparli nel latte caldo con un goccio di caffè.
Chiamavamo questo pasticcio “zuppa di latte”… Poi, per mio diletto, aggiungevo lo zucchero, tanto zucchero, finché mia madre non iniziava a urlare “Massimoooo – è troppo zucchero!”
Lei adorava raccontare questa storia agli sconosciuti, con tanto di commento “E guardalo ora – un cuoco famoso!”.
Massimo Bottura
Crema di pane e latte
Ingredienti
- 400 g latte fresco intero
- 50 g pane raffermo
- 50 g zucchero di canna chiaro
Istruzioni
- Tagliate a pezzetti il pane raffermo e mettetelo in una casseruola con lo zucchero.
- Fatelo cuocere finché non comincia a dorarsi e a prendere il profumo di zucchero caramellato, quindi copritelo con metà del latte.
- Cuocete il composto finché il pane non si sarà disfatto e il latte non sarà evaporato, lasciando nella casseruola un composto cremoso.
- Aggiungete quindi il latte rimasto, riportate a bollore e cuocete per 3-4 minuti.
- Spegnete e lasciate raffreddare, quindi frullate tutto ad alta velocità, per ottenere una crema fluida e liscia.
- Per renderla ancor più vellutata, potete passarla al setaccio.
- Versatela in 2 tazze e lasciatela riposare in frigorifero per 1 ora, prima di servirla, accompagnandola a piacere con altri cubetti di pane caramellati.
Dal ricordo di questa zuppa di latte è nato anche uno dei piatti simbolo dell’Osteria Francescana. Il Pane è Oro, infatti, è uno dei dessert più celebri dello chef, nato proprio dai ricordi d’infanzia, rielaborati con sentimento, tecnica e innovazione.
Una crema di pane e zucchero ricoperta di sfoglie croccanti e servita con gelato al caramello salato e impreziosita dal color oro, idea folgorante nata per caso “L’ordinario divenne straordinario“.
Bottura non poteva immaginare che il nome del dessert sarebbe divenuto poi una filosofia:
Come potevo sapere che una ricetta sarebbe diventata un inno con il quale cantiamo i valori non celebrati delle ricette di recupero e di tutti quegli ingredienti scartati, sottovalutati e trascurati?
Massimo Bottura
La zuppa di latte nel film della Cortellesi “C’è ancora domani”
La zuppa di latte è anche protagonista nel recente lavoro “C’è ancora domani“, bellissimo film del 2023 diretto e interpretato da Paola Cortellesi, al suo esordio come regista.
La guerra è finita da qualche mese e anche a a casa di Ivano e Delia non ci sono tanti soldi e si mangia poco.
E se le patate per errore si bruciano, la cena salta e mamma Delia risolve, dopo essersi presa la colpa e le insolenze del marito, proprio con una zuppa di latte. Un piatto semplice, di recupero, e anche di rippacificazine che riunisce la famiglia in difficoltà.

La parola d’ordine era risparmiare negli ingredienti ma anche nel gas, nella legna, “meno si cucinava e più si risparmiava energia”, racconta al Gambero Rosso l’antropologo Marino Niola, e quest azuppa di latte era il pasto per eccellenza votato al risparmio.
Quello che succede nella scena del bellissimo film di Paola Cortellesi è quello che succedeva in tantissime famiglie italiane nel dopo guerra.
Questa zuppa di latte viene citata anche nel film E’ stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino che ha partecipato alla aggiudicandosi il Leone d’argento alla 78ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
La mamma si dispera per non avergli preparato niente di buono per festeggiare il suo compleanno del figlio, ma lui la tranquillizza suggerendole la zuppa di latte che “è buonissima”.


Fonti
Riccardo Angiolani, Il caffellatte con il pane raffermo: una zuppa per colazione, La cucina italiana, 5/2/23
Antonella Dilorenzo, La zuppa di latte è il vero protagonista del film di Paola Cortellesi, Gambero Rosso, 6/11/23
Redazione, Pane, latte e poco altro: così si vive con circa seicento euro al mese, La Nazione, 3/10/2012
Michela becchi, Il pane è oro. Il libro di Massimo Bottura contro lo spreco alimentare, Gambero Rosso 12/12/2017
Redazione, Crema di pane e latte di Massimo Bottura, La cucina Italiana, 5/9/2020
L’Italia nel Piatto
“Una ricetta dedicata ai nonni” è il tema della rubrica de L’Italia nel Piatto per questo mese. Ecco le altre ricette delle Regioni d’Italia.

Liguria: polpettone di zucca (blog: Arbanella di basilico)
Lombardia: I bruscitt col purè, ricetta della nonna Gina (blog: Pensieri e Pasticci)
Friuli Venezia Giulia: Mele al vino rosso (Blog: La gallina vintage)
Emilia Romagna: Merluzzo e cipolle alla piacentina (blog: Zibaldone culinario)
Umbria: Schiacciata al pomodoro e cipolla (blog: 2 amiche in cucina)
Abruzzo: Minestra con i fagioli all’abruzzese (blog: Un’americana tra gli orsi)
Toscana: Polpettone di nonna Lina (blog: Acquacotta e fantasia)
Marche: Maritozzi marchigiani (blog: Forchetta e Pennello)
Lazio: La torta di compleanno (blog: Meri in cucina)
Puglia: Coniglio al forno (blog: Breakfast da Donaflor)
Campania: pane al finocchietto selvatico (blog: Fusilli al tegamino)
Basilicata: Le fascine o strascinati di nonna Elisabetta (blog: Quella lucina in cucina)
Calabria: Pizza dolce di nonna Assunta (blog: Dolcemente inventando)
Sardegna: Le polpette di nonna Teresa (blog: Dolci Tentazioni d’autore)
Sicilia: Pesce stocco a tuttu d’intra Messinese (blog: Profumi di Sicilia)
14 comments
Semplice e invitante in tutto il suo calore del ricordo!
Grazie Carla!
elisa
Quanti ricordi mi evoca la zuppa di pane e latte…Mi ricorda la mia nonna materna, che ho conosciuto poco purtroppo. Quando venivamo in vacanza in Italia, per colazione abbrustoliva il pane sulla brace del camino e poi lo spezzava e lo inzuppava nel latte e caffè. Era di una bontà infinita! Ho provato più volte a rifarlo come lei, ma non è la stessa cosa …Bellissimo il tuo post Elisa!
Baci e buon anno nuovo,
Mary
Ci credo che non sia la stessa cosa…
Felice di aver risvegliato un bel ricordo anche per te!
ciao
elisa
Accidenti Elisa che bel post! Incredibile come una ricetta così semplice e di recupero possa essere fonte di ispirazione per attori, registi, chef. Anche mia nonna, mia madre la mangiavano: all’inizio per necessità poi però era diventata una vera golosità, il nostro attuale comfort food!
Ti auguro un anno bellissimo!
E’ stato proprio interessante scrivere questa articolo! E quanti ricordi! 🙂
a questo punto bisogna provare pure la versione di Bottura, io a differenza, faccio sempre colazione con il cappuccino. Anche i miei nonni erano sostenitori della zuppa con il latte o zuppa con l’olio, nel primo caso lo zucchero nel secondo il parmigiano erano sempre abbondanti, così da renderli una vera golosità, Buon Anno!
Immagino, che golosità!!!
ciao,
elisa
Che bello questo post! Chapeau!
Mia nonna ed io, soprattutto d’estate, vivevamo a pane e latte…quanti ricordi, lei non buttava nulla ed era un modo perfetto per consumare il pane avanzato 😉
Un caro saluto
Sicuramente era una cucina che non buttava via nulla e pensa quanti bei piatti nati dal recupero!
Grazie,
elisa
Ciao Elisa, anche mia nonna era una gran fan del pane e latte e anche io come te non l’ho mai apprezzato. Interessante la ricetta moderna di Bottura.
La versione di Bottura è molto più golosa! 😉
ciao,
elisa
Pane e latte fa parte dei ricordi della mia infanzia. Ancora oggi, quando ne ho voglia, questo “zuppone” (come lo chiamiamo qui da noi) diventa la mia cena ideale.
Mi segno la versione di Bottura, sembra davvero molto golosa.
Provala la versione di Bottura, ti piacerà sicuramente!
ciao
elisa