Cosa mangiare in Giappone? Il cibo in Giappone non è solo sushi e sashimi, tutt’altro! Il Giappone è la capitale del cibo nel mondo e cercare di conoscere il più possibile la loro cucina significa entrare veramente nel viaggio.
Il Giappone è la capitale del cibo nel mondo
Tokyo è riconosciuta come la città con la miglior cucina al mondo, la metropoli con la più ricca offerta di ristoranti, con tanti diversi stili di cucina, sempre con qualità di ingredienti altissima e un’attenzione particolare alla presentazione dei piatti e alle stoviglie stesse.
Tokyo è la città più “stellata” al mondo per la guida Michelin, con 227 ristoranti stellati, di cui il 60% offre cucina giapponese e il 25% francese.
Se questa è Tokyo, non è da meno Osaka, anzi. Osaka è considerata la vera mecca del cibo in Giappone, la città -culto in fatto di cibo, il riferimento gastronomico assoluto per chi è interessato ad approfondire la cucina giapponese.
Le strade sono inondate da mille profumi dei piatti caratteristici e la difficoltà principale è proprio quella di non saper cosa scegliere, in particolare se decidi di passeggiare a Dotombori, il quartiere per eccellenza dello street food giapponese a Osaka.

Cosa sapere dei ristoranti in Giappone
La cucina giapponese è ricchissima. Ci sono tantissimi piatti da noi molto meno noti, rispetto a “sushi/sashimi/ramen” che meritano assolutamente di essere assaggiati.
Un viaggio in Giappone non può prescindere dall’immergersi completamente nella sua cucina. Questo lo credo in ogni viaggio, ma in Giappone è una componente fortissima, strettamente legata alla cultura e alla tradizione.
Una caratteristica dei ristoranti giapponesi è che sono quasi sempre specializzati in una particolare preparazione o tipologia di cottura. Questo fa sì che, ovunque sceglierete di mangiare, quel piatto sarà fatto benissimo, sarà la loro specialità.
I ristoranti sono spesso molto piccoli, di solito c’è solo un cuoco che cucina per tutti. A volte il ristorante è composto da un bancone con 5/8 posti a sedere di fronte al cuoco, che prepara i piatti, o con pochi altri tavolini attorno.
I ristoranti hanno (quasi) sempre il menu anche in inglese, ma nel caso fosse solo in giapponese, con l’app di Google traslate, inquadrando i testi avrete subito la traduzione, cosa molto utile.
I giapponesi si daranno sempre da fare per aiutarvi: in un piccolissimo ristorante a Kyoto, il cuoco aveva preparato dei cartoncini illustrati che ci mostrava per indicarci la sequenza corretta per degustare il piatto che aveva cucinato per noi.
Inoltre ricordatevi che in Giappone sono diffusissime le riproduzioni in resina dei cibi, i sampuru.
Sono delle vere e proprio opere d’arte, incredibilmente realistiche, che servono anche a dare prestigio al locale. I ristorantini più modesti espongono solo delle foto dei piatti disponibili, quelli di medio livello espongono copie di piatti in cera che acquistano nei negozi specializzati, mentre i ristoranti più esclusivi si fanno realizzare delle riproduzioni in cera da abilissimi artigiani.
Questo “menù 3D” torna però utilissimo anche a chi non conosce il giapponese e aiuta a destreggiarsi tra le proposte!
La prenotazione dei locali non è sempre facilissima perché a volte è necessario prenotare solo via telefono e talvolta risponde personale che non parla inglese. In ogni caso noi siamo sempre riuscita a prenotare (essendo in 7 era fondamentale prenotare per noi).
(Altre importati informazioni da sapere quando si pianifica un viaggio in Gippone le potete leggere qui: VIAGGIO IN GIAPPONE: 10 COSE DA SAPERE PER ORGANIZZARLO AL MEGLIO)
Cosa mangiare in Giappone
Ecco 20 piatti tra quelli che ho assaggiato che voglio ricordare e consigliarvi. Molte sono anche preparazione tipiche da street food. Sono in ordine alfabetico!
1. ANPOAN, panino con azuki
L’anpan è un panino dolce farciti con anko, ovvero la marmellata di fagioli rossi azuki, e burro, che piace molto ai giapponesi e devo dire che anche a me piaceva.
L’anpan può essere preparato anche con altre farciture, come i fagioli bianchi e le castagne.
2. DOMBURI, la ciotola di riso giapponese
Uno dei più popolari piatti giapponesi è il donburi, ovvero una ciotola di riso (don significa scodella) da guarnire con i più svariati ingredienti, pesce, carne, verdure. Si tratta di un piatto semplice, veloce da preparare e molto ricco.
Se il domburi è a base di pesce fresco e frutti di mare crudi assortiti tagliati a fettine, ovvero sashimi, si chiama kaisendon.
In Giappone, i piatti domburi hanno un enorme successo perchè sono leggeri ma nutrienti, un’ottima opzione per il pranzo.
3. GYOZA, i ravioli giapponesi

I gyoza sono i ravioli giapponesi (di origine cinese) divenuti famosi anche da noi in Occidente. Sono formati da un guscio di pasta di grano, ripieni di carne macinata (di maiale o pollo), cavolo tritato, cipollina fresca, aglio e un po’ di zenzero che dona freschezza, e sigillati con la pressione delle dita.
Vengono poi cotti su una piastra da un lato finché non formano una sottile crosticina, viene poi aggiunta un po’ d’acqua e chiuso il coperchio per terminare la cottura al vapore. Sul tavolo è sempre presente una speciale salsa fatta di soia e aceto (sujouyu) che si accompagna al piatto in cui vengono intinti prima di essere gustati. Croccanti e aromatici a me piacciono molto!
4. MELON PAN, il pane dolce


E’ un pane dolce leggero e morbido all’interno e con una crosta, invece, leggermente più croccante e ricoperta di zucchero. Non ha sapore di melone, salvo che non sia specificatamente menzionato che è aromatizzato.
Ottimo a colazione oppure mangiato per strada farcito con il gelato. A me piaceva moltissimo!
5. MISUSHIRO, la zuppa di miso

Anche questa è una delle più importati ricette tradizionali giapponesi, un piatto quotidiano, con la stessa importanza che può avere il riso.
Il miso è pasta di soia fermentata, a cui si aggiunge il brodo, e poi a scelta tofu, verdure varie come porro, alghe, carote, funghi, ma anche pesce, frutti di mare e tanto altro, per fare una zuppa sorprendente e saporita.
Si trova anche nella colazione tipica giapponese (se la fate nei ryokan ad esempio) o come accompagnamento a tanti altri (tutti) altri piatti giapponesi.
6. MOCHI, bellissimi dolcetti di riso
I mochi sono il tipico dolcetto a base di riso glutinoso. Sono carini ma anche un po’ gommosi, spesso ripieni di marmellata ai fagioli rossi. A me non fanno impazzire, per la consistenza soprattutto. Ne faccio a meno, ma sono veramente belli da vedere nelle vetrine o scatole.
7. SUSHI e SASHIMI



Per noi occidentali questi sono i piatti simbolo della cucina giapponese, cosa che in Giappone non è, e non è certo un piatto di consumo quotidiano.
Il termine sushi indica del riso con aceto leggermente dolce che poi viene servito in varie forme con pesce crudo, cotto o marinato, carne, verdure, uova e alghe.
ll nigiri è il tipo di sushi iconico, ovvero il mucchietto di riso attentamente preparato a mano su cui viene steso il neta (la guarnizione ).
Un’altra varietà molto nota è il maki, in questo caso il cuoco posiziona il neta su un letto di riso per poi arrotolare il tutto aiutandosi con una piccola stuoia di bambù, dandogli la forma caratteristica.
Nei bei ristoranti di sushi, sarà il cuoco che metterà il wasabi nei vostri nigiri o maki, solo se riterrà che vada messo.
Per degustare il sushi seguendo la tradizione basta passare dal gusto più delicato a quello più deciso e piccante: di solito si inizia con platessa o seppia, si continua con tonno e aringa e si termina con anguilla, sgombro, uova di pesce, riccio di mare.
Con i nigiri, ricordati di intingere nella soia solo la parte di “guarnizione”, il pesce. Il riso non dovrebbe assorbire la soia: si andrebbe a coprire il gusto del sushi oltre a disfarsi la polpetta di riso! Se viene servito dello zenzero, mangialo tra una portata e l’altra per pulire il palato, ma non usarlo come guarnizione.
Si usano le bacchette per mangiare il sushi, ma è consentito anche servirsi con le mani, soprattutto nei ristoranti di alto livello.
Il sashimi è, invece, un piatto costituito esclusivamente da uno o più tipi di pesce e molluschi serviti rigorosamente crudi.
Le fettine devono avere uno spessore compreso tra 5-8 mm è proprio questo il lavoro più importante dello chef: eseguire un taglio perfetto del pesce, in modo che ogni pezzo abbia la stesse dimensioni, inoltre, se effettuato correttamente, la superficie deve presentarsi liscia al tatto.
Per esaltare il gusto del sashimi questo viene generalmente servito insieme a delle salse: dalla classica salsa di soia, alla saporita salsa Tamari fino alla più ricercata salsa Ponzu (una salsa dal sapore molto particolare con alla base l’agrume yuzu).
E’ assolutamente da assaggiare durante viaggio in Giappone, anche per farsi un’idea di cosa sia il vero sushi. Difficile da dimenticare!
8. SOBA, gli spaghetti di grano saraceno


Sono degli spaghetti realizzati con grano saraceno (infatti sono di colore grigio/marrone, come i nostri pizzocheri!) accompagnati da cipollotti e wasabi, serviti generalmente freddi con un brodo di accompagnamento molto saporito. E’ un piatto molto consumato in Giappone.
La soba si può trovare anche come yakisoba ovvero con gli spaghetti cotti alla piastra e accompagnati con carne o verdure: molto saporito!
I soba risalgono al periodo Edo (1603-1868), quando divennero popolari tra i Samurai.
9. ONIGIRI, la polpetta di riso


L’onigiri è un mucchietto di riso di forma triangolare ricoperto di alga nori e ripieno solitamente di pesce. Ottimo per pranzi veloci o goloso spuntino.
Forse è il cibo giapponese più iconico, anche questo a noi conosciuto grazie ai manga, ai cartoni giapponesi, come Pokemon e Sailor Moon, Dragon ball per citarne alcuni.
Questo piatto tipico della cucina giapponese è tra i più antichi, probabilmente risale all’XI secolo ed era il pasto tipico dei samurai durante la guerra, proprio perchè era comodo da mangiare, non richiedeva né bacchette né un tavolo dove appoggiarsi.
Si trovano ovunque, in tutti i supermarket, nei banchi frigo. I più buoni li abbiamo assaggiati al food court Ginza Mitsukoshi, a Tokyo.
10. OKONOMIYAKI, la pizza di Osaka
E’ definita pizza Giapponese o pizza di Osaka (con la pizza italiana non ha nulla a che vedere): è una sorta di pancakes/frittata di farina, uova, fettine di verza e diversi altri ingredienti, cotta su una piastra calda.
Questa grande piastra si trova nel bancone dei cuochi ma fa anche parte del tavolo dei commensali che possono mantenere calda l’okonomiyaki preparata dai cuochi o cucinarla direttamente.
Si cucina aiutandosi con delle spatole metalliche per non farla attaccare alla piastra (teppan), va poi completata con l’apposita salsa ed il katsuobushi, ovvero soffici scaglie di tonno fermentato e affumicato.
Noi l’abbiamo assaggiata a Tokyo. Non ci è dispiaciuta, ma non abbiamo fatto il bis.
Se ti ricordi il cartone giapponese Kiss Me Licia, molto popolare negli anni ’80, sicuramente non avrai dimenticato il ristorantino di papà M’arrabbio: bene, lui proponeva proprio questa celebre specialità.
11.RAMEN, noodles in brodo
Una ciotola di ramen è una gioia! Un brodo saporito con all’interno i noodles, spaghetti di frumento, e tanti altri diversi ingredienti che si possono scegliere tra cui fette di carne o pesce, alghe, uovo marinato. Di origine cinese in realtà.
Al ramen ho dedicato un articolo con la ricetta per farlo in casa, lo puoi leggere qui: RAMEN, RICETTA DELLA ZUPPA GIAPPONESE FATTA IN CASA
Come per il sushi, anche il ramen si può trovare in Italia, ma assaggiatelo in Giappone e poi mi saprete dire! Uno dei miei cibi preferiti della cucina giapponese.
E’ un piatto popolare, anche economico, e molto diffuso soprattutto per i pranzo, una sorta di fast food giapponese.
12. TAKO SANBEI, crackers di riso
I take sanbei sono dei crackers gigante fatti con una pastella di crackers di riso e polpi o gamberoni interi. Andate a vedere il video che ho fatto per capire, qui!!
Ne avevo sentito parlare e sono andata al mercato ittico di Tokyo con l’obiettivo (tra i tanti!!) di vedere fare e assaggiare quei crakers. La fila era lunga, ma è stato troppo divertente e ci è pure piaciuto!
13. TAKOYAKI, polpette di polpo


I takoyaki sono uno dei più tipici piatti da street-food, ovvero delle polpette di pastella di farina, lievito, dashi e uovo con all’interno dei pezzetti di polpo, servito con abbondante salsa otafuku (un condimento giapponese piuttosto denso, dolciastro) e katsuobushi, le scaglie di tonno essiccato. Queste polpette sono croccanti fuori e molto (troppo per i miei gusti) morbide dentro.
Anche questa specialità giapponese l’avrete vista in tantissimi manga giapponesi, molto presenti in One piece.
Un piatto tipico da street food: lo abbiamo mangiato a Dotonbori a Osaka, ma è stato anche la nostra prima specialità giapponese assaggiata appena arrivati a Tokyo. Era già sera inoltrata ci trovavamo in zona Rappongi, famosa innanzitutto per la sua incessante vita notturna, ma non riuscivano a trovare un locale che avesse posto per 7, oppure non volevano minori. E così ci siamo seduti in piccolo locale che faceva takoyaki come specialità!
14. TAMAGOYAKI, la frittata arrotolata
E’ una sorta di frittata agrodolce che si ottiene dalla cottura di un composto di uova con aggiunta di brodo dashi, salsa di soia, mirin, sake e, in alcune zone, anche con zucchero.
Vengono cucinati in una speciale pentola dalla forma quadrata o rettangolare che facilita la creazione del rotolo. Non si può considerare un vero e proprio piatto principale ma più un accompagnamento o uno stuzzichino: lo si trova negli izakaya, i bar giapponesi, sempre nei bento, i pranzi da asporto, e nelle colazioni giapponesi.
15. TEMPURA, la frittura
La tempura, la frittura leggera e croccantissima di pesce o verdure, è diffusissima in Giappone.
Si dice che furono i missionari gesuiti portoghesi sbarcarcati a Nagasaki nel XVI secolo a introdurre in Giappone l’incredibile arte di friggere il cibo. E ne sono diventati maestri.
La tempura è un ottimo spuntino; si mangia anche con il riso o nella zuppa di udon.
16. TONKATSU, la “cotoletta” giapponese
Non è una semplice cotoletta, ma molto di più!
Si può scegliere tra diversi tagli di maiale (come filetto, sottofiletto o lonza) che vengono cotti a bassa temperatura, impanati nel panko (il croccante pan grattato giapponese), e poi fritti a immersione nell’olio bollente. Viene servita con una salsa simile ad una densa Worcestershire e un’insalata di cavolo cappuccio condito da una salsa a base di sesamo.
La tomkatsu è un pilastro della cucina giapponese, quindi non perdetevelo, scegliendo un ristorante specializzato solo in questo.
17. UDON, spaghetti di grano spessi
Gli udon sono praticamente degli spaghetti di grano molto spessi, serviti in brodo caldo.
Si trovano in tantissime versioni, il kitsune udon contiene tofu fritto, mentre il tempura udon viene servito con tempura appena fritta.
Mangiando gli udon, e anche soda e ramen, è concesso fare rumori di “risucchio”: si dimostra che si apprezza il piatto. Paese che vai usanze che trovi.
18. UNADON, riso e anguilla glassata


Questo un gran piatto prelibato. Unagi è il nome comune dato all’anguilla d’acqua dolce. Il piatto è composto da tranci di anguilla cotti alla griglia, dove lascia il grasso, glassati con una salsa piuttosto dolce e poi serviti su un letto di riso.
Questo piatto viene consumato principalmente d’estate perché col caldo si tende a mangiare di meno e si dice che l’anguilla ridoni le forze a chi la mangia.
Di solito a fine luglio, in quello che viene considerato il giorno più caldo dell’estate (Doyo Ushi no Hi), mangiare unagi è considerato di buon auspicio per preservare la salute nel resto dell’anno.
Probabilmente visti i 38°C di quel giorno che l’abbiamo mangiato a Kyoto, sarà di grande supporto per tutto l’anno!!
A me è piaciuto tantissimo.
19. WAGYU E KOBE, la carne di manzo più pregiata



Una delle carni più selezionate al mondo per le sue caratteristiche uniche di sapore, tenerezza e succosità è la carne del manzo razza Wagyu, all’interno della quale possiamo trovare tante tipologie di carne derivanti da animali allevati in zone diverse del Giappone, come ad esempio la rinomata Kobe. Buonissima e carissima.
La particolarità è che la carne appare marmorizzata, ovvero ha un tessuto ricco di grassi insaturi, che tendono a distribuirsi e lasciare striature simili alle venature del marmo nello spessore delle masse muscolari. Questa caratteristica rende la carne di wagyu particolarmente saporita e tenera.
I giapponesi dicono che una bistecca perfetta deve essere possibile tagliarla con le bacchette.
L’abbiamo assaggiata più volte, anche come “street food” la mercato Tsukiji fish market di Tokyo, dove potevi scegliere diverse tipologie e taglio (e diversi costi) che veniva grigliata al momento e servito a mo’ di spiedino, pronto da gustare.
Da Osaka o da Kyoto, una gita in giornata fattibile è proprio alla città di Kobe, dove è possibile assaggiare la carne più pregiata in tanti ristoranti specializzati.
20. YAKITORI, gli spiedini



Sono degli spiedini di carne realizzati, principalmente, con tutte le diverse parti del pollo (del pollo non si butta nulla in Giappone!), tra i più amati la coscia (momo), la pelle (kawa).
Spesso sono marinati e/o aromatizzati in cottura con vari condimenti e serviti caldissimi.
Anche questo è un classico piatto da street food ma si trovano anche tanti ristoranti specializzati.
Per finire, altri sfizi giapponesi






Sicuramente l’articolo non è esaustivo di tutte le specialità giapponesi, ma sicuramente utile per avere una bella carrellata di proposte da provare!
Fatemi sapere cosa vi è piaciuto di più o cosa vorreste assaggiare per primo!!
Vi ricordo altri 2 articoli interessanti che potete trovare sul blog, relativi al nostro viaggio in Giappone:
VIAGGIO IN GIAPPONE: 10 COSE DA SAPERE PER ORGANIZZARLO AL MEGLIO
ITINERARIO DI VIAGGIO IN GIAPPONE: 15 GIORNI + MARE A ISHIGAKI
Se poi vuoi ascoltare una mia intervista su questo viaggio in Giappone tra architettura, cibo e tradizioni, vai a questo PODCAST su Tasting Divulgazioni Culturali.
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