I dolci di mele ci accompagnano per tutta la stagione invernale e allora ti consiglio di provare anche questa crostata di mele con crumble croccante, fragrante di calde spezie.
Le giornate sono più brevi, fuori l’aria è pungente e non c’è nulla di più bello che godersi la casa al caldo rallegrando l’atmosfera con profumi di spezie e preparando qualcosa di dolce. E una torta di mele è sempre una buona scelta, da gustare con una tazza di tè bella calda.
La mia crostata di mele profuma di cannella e di chiodi di garofano, e proprio quest’ultimo è il protagonista della rubrica del mese “Erbe e fiori nel piatto”. A fine articolo le altre proposte delle colleghe del team con questo bocciolo essiccato come protagonista. Mentre nella mia ricetta troverete poi anche delle alternative a questi dormo speziati.
Un mondo di torte di mele
Ma quante torte di mele esistono?? Credo che ogni Paese abbia le sue particolari e tradizionali torte di mele. ricordiamo alcune tra le più famose come l’apple pie dall’America , lo strudel dall’Alto Adige , la tarte tatin di origine francese. Ve ne lascio solo una piccola selezione che potete trovare sul blog!
- TORTA TUTTA MELE
- APPLE HAND PIES
- CIAMBELLA DI NATALE, SPEZIATA E CON LE MELE
- FAGOTTINI DI MELE TURCHI, ELAMALI KURABIYE
- BREAD & BUTTER PUDDING CON MELE E PANE DI SEGALE
- GAMMELDAGS ÆBLEKAGE, IL DOLCE DI MELE DANESI
- MINI PIE CON RIPIENO DI MELE, TIMO, ZENZERO E CANNELLA
- PLUMCAKE DI MELE CON MANDORLE
- TARTE TATIN



Cenni storici delle mele nelle torte
Le prime testimonianze di dolci con le mele risalgono al 1300, dopo un periodo di decadimento ci fu un lento risveglio che avrebbe poi portato agli antichi splendori gastronomici del Rinascimento.
Lo chef francese Guillaume Tirel (1310-1395), cuoco francese al servizio di numerosi sovrani francesi, tra i quali Filippo VI, Carlo V e Carlo VI, ritenuto l’autore del celebre manoscritto di cucina chiamato Le viandier, cucinava la Tarte aux pommes, una sorta di apple pie americana ripiena di mele e dolcificata con cipolle appassite, in alternativa allo zucchero non disponibile.
Dall’Inghilterra sembra arrivare la prima torta di mele, in data 1381, che come ingredienti aveva “buone mele, buone spezie, fichi, ricino e pere“, con una copertura aromatizzata con lo zafferano.


La ricetta della crostata di mele con crumble
Bisogna dire che all’origine di questa crostata c’è il crumble di mele, “apple crumble“, dolce tipico della tradizione anglosassone, nato in Inghilterra nel dopoguerra: nel crumble non c’è la base della torta, ma si sbriciola direttamente il crumble (briciole di pasta frolla” sulla “base” di mele. Un dolce molto confortevole, molto semplice e veloce, che sia adatta ad ogni stagione, utilizzando frutta diversa (qui trovate la ricetta del CRUMBLE DI ALBICOCCHE E LAVANDA, per l’estate).
Un dolce molto diffuso anche per la facilità di reperimento degli ingredienti: mele tagliate a pezzi, aromatizzate con qualche spezia, messe in una terrina di coccio e cotte al forno con queste briciole di impasto fatto a mano con burro, farina e zucchero, impastati grossolanamente e infornati finché diventava croccante.
Nonostante la sua invenzione abbastanza recente, il crumble di mele è diventato un dolce molto diffuso nella tradizione americana e britannica soprattutto nel periodo invernale, quando le mele abbondano nelle nostre case.
Questa versione che vi propongo, invece, è una crostata di mele con crumble, quindi prevede anche una base di pasta frolla, che la rende una vera e propria torta da servire a fette e non al cucchiaio come, invece, avviene con il crumble di frutta.
Se volete accompagnare sia il crumble che la crostata di mele con della crema inglese tiepida, sarà un trionfo, e ci sta benissimo anche una pallina di gelato alla crema.
La crostata di mele che vedete qui è stata fatta con una pasta frolla senza glutine. Vi riporto la ricetta sia con farina di grano che con farina senza glutine. Risultato ottimo in tutte e due le versioni.
Crostata di mele speziata con crumble
Ingredienti
Per la pasta frolla (nelle note versione senza glutine):
- 250 g farina 0
- 125 g burro (temperatura ideale 10°-13°C)
- 100 g zucchero
- 2 tuorli con un po’ albume
- 1 limone (Buccia grattugiata)
- 1 pizzico sale
Per il ripieno:
- 3 mele grandi (io in genere faccio un mix di mele diverse. le più adatte: Renetta, Golden Delicious, Stark Delicious, Fuji, Royal Gala)
- 70 g zucchero di canna
- 1 cucchiaino cannella* (in polvere)
- 4 chiodi di garofano*
- 1 limone (succo)
Istruzioni
Preparazione della pasta frolla:
- Unite in una ciotola il burro, lo zucchero, i tuorli con un po’ di albume (ovvero senza dividerli benissimo), il pizzico di sale, la buccia grattugiata del limone e amalgamate con l’aiuto di una spatola.
- Quando è tutto ben amalgamato aggiungete la/le farina/e (e lo xantano nella versione senza glutine)
- Continuate a mescolare con la spatola finchè il burro non avrà assorbito gran parte della farina e terminate aiutandovi con le mani.
- Non appena si otterrà un impasto omogeneo, create un panetto schiacciato e mettete a riposare in frigorifero per almeno mezz'ora
Preparazione del ripieno di mele:
- Sbucciate le mele, tagliatela a tocchetti e mettetele in una padella con lo zucchero, il succo del limone, la cannella e i chiodi di garofano interi oppure, se desiderate un sapore più intenso, sbriciolate la loro capocchia sulle mele.
- Fai cuocete per circa 5 minuti, finche saranno ius po' ammorbite (dipenderà anche della tipologia delle mele, ma anche a vostro gusto).
Assemblaggio della torta:
- Accendete il forno a 180°C, statico.
- Prendete la pasta frolla e mettetene da parte circa 1/4 abbondante, che servirà per il crumble.
- Stendete ora la pasta con i matterello con spessore di 4 mm circa, mettetela nella tortiera coperta di carta forno o imburrata e infarinata (farina di riso per versione senza glutine), bucherellate la base con i rebbi di una forchetta.
- Versate le mele e disponetele su tutta la base della crostata, livellandole, e poi briciolate grossolanamente sulla superficie la pasta frolla messa da parte. Se vedete che limasti si è "scaldato", mettete la torta altri 15 minuti in frigo.
- Infornate per circa 30 minuti, fino a quando la pasta frolla non sarà cotta e bella dorata.
Note
- 115 g farina di mais
- 115 g farina di riso
- 40 g di fecola di patate
- 100 g zucchero
- 125 g di burro (temperatura circa 10-13°C)
- 2 tuorli medi + un po’ di albume
- 5 g di xantano (da usare se serve una frolla più elastica e lavorabile)
- 1 pizzico di sale
Erbe e fiori nel piatto: Chiodi di garofano
I chiodi di garofano sono i germogli del fiore lasciati seccare al sole del Syzygium aromaticum, un grande albero sempreverde della famiglia delle Mirtacee. Questo albero è originario delle Molucche, isole indonesiane, e viene coltivata in Madagascar, Malesia, Zanzibar, nelle Indie Occidentali e in Brasile.
Queste piccole gemme, raccolte prima di schiudersi, in due periodi dell’anno, da metà a tarda estate a poi ancora a metà inverno perdono il loro colore rosa per assumere una tonalità bruna.
Proprietà e benefici dei chiodi di garofano
I chiodi di garofano sono spezie molto apprezzate in cucina, ma sono anche noti per le loro proprietà benefiche. Eccone alcune:
- Proprietà antiossidanti: contengono un’alta percentuale di polifenoli, pertanto sono considerati degli antiossidanti, aiutano a combattere l’invecchiamento precoce e a rallentare l’ossidazione cellulare, contrastando l’attività dei radicali liberi.
- Proprietà analgesiche, antisettiche e antinfiammatorie: l’olio essenziale di chiodi di garofano, grazie alla presenza di composti come l’eugenolo e l’acetileugenolo, possiede proprietà analgesiche, antisettiche e antinfiammatorie. Possono aiutare a ridurre il dolore. E’ riconosciuto l’uso dell’olio essenziale per il trattamento dell’infiammazione e del dolore a livello di denti
- attenuano problemi digestivi come aerofagia e gonfiore addominale.
(è sempre consigliabile consultare un medico o un esperto prima di utilizzarli come rimedio per problemi di salute specifici o per accertarsi di eventuali controindicazioni. Queste sono solo indicazioni informative)
Chiodi di garofano in cucina
L’aroma dei chiodi di garofano è molto riconoscibile: ricco, caldo, deciso, e si accompagna bene a cibi dolci e salati, di qualsiasi tipo. È importante utilizzare i chiodi di garofano con moderazione, poiché il loro sapore è molto intenso.
Si utilizza per insaporire:
- il pane, soprattutto in terra tedesca
- marinate di carne e anche di pesce
- zuppe e minestre per donare una nota aromatica
- sugni a base di carne come ragù di manzo o di lepre nelle tradizione toscana
- composte e macedonie di frutta
- arrosti e stufati: è consigliabile inserire i chiodi di garofano interi nella carne e poi rimuoverli prima di servire
- verdure
- vin brulè, una bevanda calda a base di vino rosso, zucchero e spezie, e cocktail
- tisane e tè
- Dolci e dessert di ogni tipo, dai biscotti alle creme
I chiodi di garofano si utilizzano interi, oppure, se si vuole enfatizzare ancor più il profumo, vi consiglio di sbriciolare la capocchia del chiodo di garofano nella preparazione.
Progetto “Erbe e fiori nel piatto”
CHIODI DI GAROFANO
Dopo la mia crostata di mele, ecco le altre ricette proposte da Erbe e Fiori nel piatto:
Miria Onesta, blog “2 amiche in cucina”: Pere alla grappa e chiodi di garofano
Tiziana Colombo, blog “Nonna paperina”: Eggnog
Daniela Boscariolo , blog “Timo e lenticchie”: Biscotti deliziosi speziati