Le Korokke sono le crocchette giapponesi. Nella versione più classica sono fatte con le patate e spesso con aggiunta di carne macinata di manzo e cipolle, mentre le Kabocha korokke sono una buonissima versione fatta con la zucca. La Kabocha, infatti, è una zucca invernale giapponese, da noi nota come Delica, caratterizzata da una buccia verde dura e con la polpa arancione vivo.
Da dove derivano le korokke?
La storia e le origini delle crocchette giapponesi ha molto a che fare con quelle delle crocchette occidentali, lo si capisce dal nome stesso che richiama il termine francese croquette o crocchetta in italiano.
Nel 1887 la crocchetta francese venne introdotta in Giappone, per la prima volta. In Giappone la crocchetta prende piede solo con l’utilizzo delle patate, per poi arricchirsi con carne di manzo macinata.
Questa è per i giapponesi una preparazione molto diffusa, a basso costo, disponibile sempre in tutti i supermercati e come street food.
Le korokke alla zucca
La versione con la zucca delle korokke è molto interessate. La zucca Kabocha, una zucca invernale giapponese ovvero la nostra Delica, ha un sapore dolce e si presta benissimo per questa preparazione.
Le korokke, sono un delizioso snack e un ottimo antipasto: sono fantastiche se le servite con una salsa. Le crocchette giapponesi di patate e carne vengono accompagnate in genere come la salsa okonomiyaki o tonkatsu. Per questa versione vegetariana ho trovato ben riuscito l’abbinamento con una salsa a base di miso, che trovate nella ricetta.
Croccanti, cremose e così colorate, le korokke sono amate da grande e piccini in Giappone ma sono certa che saranno apprezzate moltissimo anche nelle nostre tavole!



Korokke, crocchette alla zucca giapponesi
Ingredienti
Per le crocchette:
- 1 zucca Kabocha- Delica
- 1 cucchiaio di miso bianco (in alternativa un cucchiaino abbondante di tahina e uno di salsa di soia)
- qb sale
- qb olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio semi di sesamo
- 1 cucchiaio erba cipollina tritata
- qb g Panko, pangrattato giapponese o pangrattato (senza glutine per versione gluten free)
Per la salsa: (facoltativa)
- 4 cucchiai miso (in alternativa un po’ di tahina e salsa di soia)
- 4 cucchiai zucchero di canna
- 2 cucchiai sake
- 1 cucchiaio di mirin o aceto di riso
- 1 cucchiaio semi di sesamo bianco
Istruzioni
Preparazione dell'impasto
- Tagliate la zucca a fette spesse con la buccia, togliendo i semi. Distribuitele su una teglia da forno coperta con carta forno e condite con un filo di olio, sale e pepe.
- Infornate la zucca in forno caldo a 180˚C e cucinate circa 30/40 minuti fino a quando la zucca sarà bella tenera.
- Togliete la zucca dal forno, sbucciala e mettete la polpa in una ciotola. Schiaccitela bene con una forchetta, aggiungendo il miso, i semi di sesamo macinati o interi, un pizzico di sale, l’erba cipollina. Sarà un composto morbido.Mescolate bene e fate raffreddare il composto (quando sarà raffreddato mettetelo anche un po’ in frigo. Più freddo è, meglio lo lavorerete dopo).
Preparazione crocchette:
- In un piatto mettete il panko o il pangrattuggiato (io ho aggiunto anche un po’ di sesamo nero)**.
- Prendete una cucchiaiata del composto di zucca e date una forma circolare piatta o oblunga. Passatele nel panko o pangrattato schiacciando con delicatezza, in modo che si rivestano bene.
- COTTURA AL FORNO: disponetele su una teglia da forno coperta con carta forno, e spruzzate un po’ di olio di oliva. Infornate in forno statico a 180˚C ventilato per circa 15 minuti fino a quando non diventano di un bel colore dorato. Potete anche finire con un paio di minuti di grill.
- COTTURA FRITTA (quella tradizionale) friggete le polpette nell’olio a 180°C. Giratele spesso in maniera che la doratura sia uniforme. Quando saranno belle dorate, togliete le polpette dalla padella e lasciatele raffreddare sulla carta assorbente. Altra opzione FRIGGITRICE AD ARIA
Preparazione della salsa:
- Mettete in una casseruola tutti gli ingredienti della salsa tranne i semi di sesamo. Portate ad ebollizione e togliete dal fuoco. Aggiungete i semi di sesamo macinati e servite con le crocchette.
Note
Le korokke de “La ragazza che amava Miyazaki“
Le korokke sono una pietanza che si trova spessissimo nei fumetti e film di animazione giapponesi. Han dato il nome ad un celebre fumetto del 2001 e gli amanti del registra Goro Miyazaki, figlio del celebre regista Hayao Miyazaki, si ricorderanno che nel suo film La collina dei papaveri, le korokke compaiono come simbolo di semplicità e comfort, rappresentando la tradizione e la quotidianità in un periodo di grandi cambiamenti.
Ho travato citate le korokke anche in un un carinissimo libro che ho avuto il piacere di leggere, La ragazza che amava Miyazaki. Si tratta di un romanzo che omaggia il maestro Hayo Miyazaki e celebra l’importanza di seguire i propri sogni e credere nel potere dell’amore, ovunque esso porti.
Mi chiamo Sofia Sanleo, diciotto anni lo scorso gennaio, sogno di diventare una mangaka professionista. A Valvento mi conoscono come la ‘tipa in fissa con Miyazaki’, ovvero il dio-onnipotente-creatore-del-cielo-edella-terra-a-cartoni-animati. Conosco fotogramma per fotogramma La città incantata, Principessa Mononoke, Il mio vicino Totoro e Porco Rosso”.
da La ragazza che amava Miyazaki
Così si presenta la protagonista Sophia in questo romanzo scritto a sei mani da Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua e con le splendide illustrazioni di Giulia Tomai.
Tra disegni, manga, fughe da scuola in bici, castighi e litigi, storie di amicizia e primi amori, Sophia riuscirà ad esaudire i suoi sogni, che sembravano così irraggiungibili. Una bella storia per ragazzi, ma non solo, perchè i sogni non si smettono mai di inseguire!
Tra le pagine vengono citati parecchi cibi giapponesi che Sophia ama mangiare e proprio leggendo queste righe mi è venuta voglia di provarle le korokke, ed eccole qui!
Spero di avervi fatto venire l’acquolina in bocca con queste colorate korokke, crocchette giapponesi, ma anche di avervi invogliato alla lettura di questo romanzo, di cui vi lascio qualche ulteriore dettaglio qui di seguito.
- Titolo: La ragazza che amava Miyazaki
- Autore: Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua
- Illustratrice: Giulia Tomai
- Editore: Einaudi Ragazzi
- Anno edizione: 2024 (in commercio dal 4 giugno 2024)
- Pagine: 320 p., ill. , Brossura
- Età di lettura: Da 12 anni
Ringrazio Raffaella Fenoglio, amica blogger nonché una delle autrici di questo libro, che me ne ha fatto omaggio.
Vi ricordo anche un’altra ricetta e un’altra interessante pubblicazione sempre degli stessi autori ovvero “La cucina incantata”, un libro che unisce il mondo della cucina a quello del cinema, con un ricettario veramente interessante e un po’ magico, visto che come filo conduttore ha i piatti che si possono vedere nei film del maestro Hayao Miyazaki: TORTA DI FAGIOLI AZUKI E CIOCCOLATO, DALLA CUCINA INCANTATA DI HAYAO MIYAZAKI: LA TENERINA GIAPPONESE
Se poi volete farvi una carrellata di piatti tipici della cucina giapponese vi rimando a quest’altro mio articolo: COSA MANGIARE IN GIAPPONE: 20 PIATTI DA NON PERDERE
ciao!
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